Assoconsumatori e Asso-consum: appello ai cittadini su deposito cauzionale e partite pregresse

Pippo Bruno“Facciamo fronte comune per ottenere il rimborso di quanto illegittimamente versato”: è questo l’appello lanciato ieri da Pippo Bruno, rappresentante delle Associazioni Assoconsumatori e Asso-Consum, in occasione dell’assemblea svoltasi al Centro Polifunzionale di Enna, sul tema della illegittimità, riconosciuta di recente da una sentenza del giudice di pace di Enna, delle somme richieste da Acquaenna a titolo di deposito cauzionale e partite pregresse.

L’appello delle Associazioni dei consumatori era stato rivolto anche ai sindaci dei comuni ennesi, ma è rimasto senza risposta anche da parte dell’amministrazione Dipietro, la quale – almeno fino a stamani – non aveva ancora ufficialmente chiarito neppure la posizione del Comune di Enna in ordine ai ricorsi-mediazione presentati dai contribuenti ennesi avverso gli avvisi di pagamento TARSU 2009 e 2010, altro annoso problema che è emerso dalla discussione.

A quest’ultimo interrogativo, il consigliere Paolo Garaglione, presente all’assemblea di ieri, ha anticipato che la posizione dell’amministrazione al riguardo sarà a breve chiarita dall’assessore Girasole in un incontro con le Associazioni dei consumatori e sarà quella di usufruire del nuovo strumento della mediazione tributaria, per pervenire ad una definizione pacifica del contenzioso, ferma restando la legittimità della tariffa ratificata dal Consiglio.

Le Associazioni, tuttavia, chiariscono che sarà necessario distinguere le situazioni, considerato che le problematiche giuridiche relative all’anno 2009 e al 2010 sono diverse: mentre per il 2009 si confuta l’incompetenza dell’organo che ha emesso la delibera (e tale problematica può essere definita in mediazione), per il 2010 si confuta anche la validità della ratifica da parte del consiglio comunale, intervenuta dopo due anni; termine che potrebbe rientrare nel “ragionevole termine” previsto dalla normativa amministrativa ma che contrasta con quello di approvazione del bilancio previsto invece dalla normativa tributaria.

Ma tornando al problema idrico, il consigliere Gargaglione ha fatto un’altra importante dichiarazione relativamente alle somme che i contribuenti hanno già versato a titolo di deposito cauzionale all’Asen, che gestiva il servizio idrico prima di Acquaenna. Tali somme sarebbero accantonate in bilancio e sarebbero dovuto essere trasferite automaticamente ad Acquaenna; quest’ultima, quindi, dovrebbe rivalersi sull’Asen per ottenerle piuttosto che chiederne nuovamente il versamento ai contribuenti, come ha invece fatto.

A questa dichiarazione è seguito un ulteriore appello da parte del legale delle Associazioni Ilaria De Simone, che ha invitato le forze politiche presenti in consiglio a interrogare l’amministrazione comunale in ordine a tali somme accantonate e, a quanto pare, indebitamente trattenute dall’Asen.

Il M5S di Enna, rappresentato dalla portavoce Marilina Frattalemi, ha risposto positivamente all’appello, volendosi fare il più possibile chiarezza su questa vicenda anche in ambito regionale e concordando che essa  si è svolta sin dall’inizio al di fuori delle disposizioni normative vigenti in materia.