Consuntivo dell’attività 2015 della Guardia di Finanza di Enna

sequestro tangente Guardia Finanza NicosiaNel corso dell’anno 2015 i Reparti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Enna conformemente agli indirizzi ricevuti dall’Autorità di Governo e definiti dal Comando Generale del Corpo hanno posto in campo le proprie risorse umane e materiali per contrastare i fenomeni illeciti di sistema che recano nocumento al Bilancio pubblico e all’economia legale.

Le strategie operative sono state poste in atto attraverso il perseguimento di tre obiettivi “strategici” e un obiettivo “strutturale”, realizzati mediante l’esecuzione di specifici piani operativi per corrispondere alle effettive esigenze di tutela dell’economia a presidio del territorio contro ogni forma di illegalità economico-finanziaria.

Tali obiettivi vengono inquadrati in tre aree strategiche :

  1. contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali;
  2. contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e all’illegalità nella Pubblica Amministrazione;
  3. contrasto alla criminalità economico-finanziaria”.

 Oltre ai predetti obiettivi, le sinergie sono state dedicate al “concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese”.

Gli sforzi operativi si sono concentrati sulla lotta alle frodi fiscali e all’economia sommersa, sul corretto impiego delle risorse pubbliche, fenomeni che creano profonda sperequazione sociale e distorsioni del mercato.

La lotta alla criminalità economica e il contrasto alle altre forme d’illegalità sono state svolte attraverso l’azione sistematica e mirata contro i patrimoni illecitamente accumulati dalle organizzazioni criminali e da coloro che vivono di proventi di attività delittuose, o che manifestano ricchezze sproporzionate rispetto ai redditi dichiarati

Vengono di seguito indicati i più rilevanti risultati conseguiti nel contesto dei diversi obiettivi strategici.

CONTRASTO ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALIAl fine di contrastare i fenomeni evasivi più gravi e pericolosi, nell’anno 2015 sono stati portati a termine complessivamente circa 295 interventi nei confronti di altrettanti contribuenti che presentavano i più elevati profili di rischio, individuati attraverso un’attenta selezione preventiva e mirata degli obiettivi, supportata dal ricorso alle varie banche dati e applicativi informatici disponibili, dall’intelligence e dal controllo economico del territorio.Sono state espletate indagini di polizia giudiziaria eseguite con specifico riferimento ai reati tributari, che hanno portato alla denuncia di 19 soggetti, (emissione e/o utilizzo di fatture e altri documenti per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta).Al fine di assicurare il recupero delle imposte evase sono state avanzate alle competenti Autorità Giudiziarie proposte di sequestro, nella forma “per equivalente”, di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un ammontare di circa 4 milioni di euro.Nell’ambito del contrasto all’evasione rientra anche la lotta alla c.d. “’economia sommersa”, finalizzata al recupero di risorse sottratte ai bilanci pubblici e ad arginare la diffusione di fenomeni d’illegalità che danneggiano il tessuto imprenditoriale sano che opera sul mercato nel rispetto delle regole.In tale contesto sono stati scoperti e verificati 25 “evasori totali”, soggetti che, pur avendo svolto attività produttive di reddito, sono risultati completamente sconosciuti al fisco.In materia di “sommerso da lavoro” sono stati scoperti 18 lavoratori in nero e/o irregolari.

CONTRASTO AGLI ILLECITI IN MATERIA DI SPESA PUBBLICA E ALL’ILLEGALITA’ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONEIl corretto utilizzo delle risorse pubbliche comunitarie, nazionali e locali ha assunto un ruolo fondamentale nelle politiche d’intervento a sostegno della finanza pubblica, allo scopo di garantire il regolare afflusso e il corretto impiego delle risorse destinate al benessere della collettività e al sostenimento delle politiche di armonico sviluppo economico e sociale del Paese.In tale contesto la Guardia di Finanza è stata chiamata ad assicurare un efficace dispositivo di controllo anti-frode sui flussi della spesa pubblica: dai contributi alle imprese, ai finanziamenti del servizio sanitario nazionale, dalle risorse utilizzate per gli appalti pubblici a quelle relative al sistema previdenziale. Sono stati eseguiti complessivamente circa 100 interventi per il controllo sulla corretta richiesta e utilizzo delle risorse pubbliche procedendo alla verbalizzazione di 129 soggetti, di cui 77 denunciati all’Autorità Giudiziaria. I contributi complessivamente controllati ammontano a € 11.319.587,00 a fronte dei quali sono state riscontrate indebite percezioni pari a € 4.122.588,00, mentre i contributi per i quali è stata bloccata l’erogazione sono stati quantificati in € 1.608.540,00.Per quanto concerne i reati contro la Pubblica Amministrazione, sono state 32 le persone denunciate per i reati di peculato, abuso d’ufficio e concussione, di cui 1 soggetto tratto in arresto.Nel settore degli appalti pubblici sono stati denunciati 2 soggetti per riscontrate irregolarità nelle procedure di affidamento adottate.Sono stati segnalati alla Magistratura Contabile danni erariali ammontanti a €.4.727.640,00 ed inoltre sono stati svolti controlli diretti a verificare la sussistenza dei requisiti di legge previsti per l’erogazione delle cc.dd. “prestazioni sociali agevolate” e per l’esenzione dal ticket sanitario, con percentuali di irregolarità rilevate pari al 32%.

IL CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ECONOMICO-FINANZIARIALa Guardia di Finanza attraverso l’esecuzione di indagini patrimoniali e di polizia giudiziaria si pone l’obiettivo di individuare e sottrarre beni e disponibilità riconducibili non solo a soggetti indagati o indiziati di reati di mafia o altri reati gravi, ma anche ai responsabili di ripetuti delitti di natura economica e finanziaria, nonché ai loro prestanome, per recuperare a favore della collettività la ricchezza illecitamente accumulata e rafforzare il valore educativo della legalità.A completare il quadro operativo descritto è l’attività svolta a tutela del mercato dei capitali, dove l’attività del Corpo è finalizzata a ricercare e reprimere quei fenomeni illeciti quali, in particolare, il riciclaggio, l’usura, il trasferimento fraudolento dei valori, in grado di contaminare i circuiti legali dell’economia e di alterare le condizioni di concorrenza e la corretta collocazione e distribuzione delle risorse. In tale contesto l’analisi dei flussi finanziari è l’elemento che caratterizza ogni indagine investigativa che consente di risalire ai reali mittenti e beneficiari dei profitti illeciti. L’approfondimento delle segnalazioni sospette, i controlli e le ispezioni antiriciclaggio costituiscono un ulteriore importante punto di riferimento per il controllo degli operatori che devono sottostare ai vincoli della normativa antiriciclaggio.Sono stati eseguiti dal Comando Provinciale di Enna numerosi accertamenti economico-patrimoniali che hanno riguardato persone fisiche e giuridiche risultate coinvolte in attività criminose, a seguito dei quali sono state avanzate all’Autorità Giudiziaria proposte di sequestro pari a 2,5 milioni di euro.Al fine di prevenire il rischio di utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio sono state approfondite 10 segnalazioni di operazioni finanziarie sospette, e sono stati eseguiti ispezioni/controlli antiriciclaggio nei confronti di professionisti. Vieppiù, sono state condotte n.123 indagini di Polizia Giudiziaria su delega dell’A.G. che hanno comportato la denuncia di 33 soggetti per violazioni nei vari settori.

LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE E ALLA PIRATERIA AUDIOVISIVA E INFORMATICALa lotta alla contraffazione, all’abusivismo commerciale e alla pirateria audiovisiva si è svolta con più interventi mirati, in occasione di feste patronali, mercati rionali e fiere. Sono stati denunciati n.12 soggetti e sono stati sequestrati circa 2.734 articoli in quanto contraffatti, pericolosi per la salute ovvero recanti false indicazioni di origine e provenienza.

IL CONTROLLO ECONOMICO DEL TERRITORIO E IL CONCORSO ALLA SICUREZZA INTERNA ED ESTERNA DEL PAESENel quadro della più ampia missione di concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese, la Guardia di Finanza assicura attraverso il “controllo economico del territorio”, un costante presidio contro le diverse forme di illegalità che integra quello già messo in atto dalle altre Forze di Polizia per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica.In tale contesto si collocano:˗ oltre 1.000 pattuglie impiegate nel corso del 2015 nell’ambito del servizio di pubblica utilità “117” che operano 24 ore su 24 su tutto il territorio provinciale, al fine di accrescere il livello di prevenzione e sicurezza con riguardo alle varie fenomenologie di criminalità presenti sul territorio;˗ n.250 pattuglie impiegate in piani di azione operativa consistenti in interventi integrati multilivello di controllo del territorio, da affiancarsi al pattugliamento ordinario quotidiano.