Regalbuto: sospensa licenza al “Caffè Vittorio Veneto” perchè “divenuto abituale ritrovo di persone pregiudicate e pericolose”

Regalbuto Caffè Vittorio VenetoNella mattinata odierna, è stato eseguito un provvedimento di sospensione della licenza di somministrazione bevande ed alimenti, ex art.100 T.U.L.P.S., emesso dal Questore di Enna, Enrico De Simone, nei confronti del Bar denominato “Caffè Vittorio Veneto” sito in Regalbuto (EN), in Piazza Vittorio Veneto. La richiesta di sospensione è stata avanzata dal Comando Compagnia Carabinieri di Nicosia lo scorso febbraio 2016. Le motivazioni che hanno determinato la sospensione del titolo autorizzativo consistono nel fatto che detto bar è divenuto abituale ritrovo di persone pregiudicate e pericolose e pertanto costituisce pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, oltre a essersi verificati nel tempo episodi di liti e risse. Il provvedimento di sospensione della licenza di somministrazione di bevande ed alimenti avrà una durata di 7 giorni a far data da ieri 17 marzo 2016.
Il Comune di Regalbuto è un piccolo centro dell’ennese. La sua economia è basata, in via principale, sull’agricoltura e sulla zootecnia, in ragione, soprattutto, della naturale conformazione del suo territorio. In tale contesto, uno dei fattori che ha indotto un elevato allarme sociale, peraltro aggravato dalla cronica mancanza di lavoro, è risultato il consumo e la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, il cui abuso è stato riscontrato, in maniera preponderante, tra la popolazione giovanile. Stante quanto sopra, appare logico e conseguenziale dedurre come la criminalità locale abbia potuto trarre, da una siffatta condizione sociale, immediata opportunità di infiltrazione e propagazione. Nell’ambito di tale quadro, rivestono vitale importanza i luoghi di aggregazione sociale. Questi ultimi, in conseguenza di ciò, possono trasformarsi senz’altro in pericolosi serbatoi di manovalanza criminale che i soggetti appartenenti alla criminalità comune ed organizzata sono soliti ricercare tra i più giovani e tra i soggetti meno avveduti, e, sicuramente, tra i frequentatori del predetto “luogo di ritrovo”. L’emissione di tale provvedimento rappresenta, non solo una garanzia di sicurezza per i cittadini, ma anche un tutela nei confronti degli stessi commercianti.