Bruxelles. Nessuna certezza su Patricia Rizzo, ne parla il cugino

patricia-rizzo“Quando ho saputo dell’attentato a Bruxelles ho provato a mettermi in contatto con mia cugina Patricia. Ma lei non ha risposto alle mie chiamate cosi ho chiamato i miei zii e ieri ho poi saputo che Patricia non si trovava” a parlare è Mario Niffeci 50 anni in servizio nei carabinieri di Enna.
Patricia Rizzo, la funzionaria dell’Ue, di cui si sono perse le tracce dopo l’attentato in Belgio, è figlia di una sua cugina, erano emigrati in Belgio nel 1962 (la mamma di Patricia all’epoca aveva 16 anni). Sposata e madre di un figlio era stata a Calascibetta in vacanza lo scorso agosto. “Mia nonna e suo padre erano fratelli, ma aldilà del grado di parentela siamo stati sempre in ottimi rapporti. Loro ogni estate vengono a Calascibetta dove hanno mantenuto rapporti affettuosi con molti amici e noi parenti. I miei zii sono sconfortati – aggiunge Niffeci – sono in una stanza in un ospedale di Bruxelles, insieme agli altri parenti dei feriti che attendono gli aggiornamenti. Continuiamo a sperare che tutto finisca bene e che Patricia sia in uno dei 25 ospedali dove sono disseminati gli oltre 300 feriti”.