Mirello Crisafulli: Non saranno quattro corvacci di malaugurio a mutare la cultura del mio partito

Raciti-Crisafulli“Non saranno quattro corvacci di malaugurio a mutare la cultura del mio partito”. Noi non possiamo scadere allo stesso livello di chi vorrebbe fare diventare una caciara la vicenda del Partito democratico ennese. Ho sentito che c’è chi vorrebbe aprire altri circoli (ndr i renziani): u Signiruzzu li accompagni, ni scrivimu tutti là e prendiamo la maggioranza anche di quei circoli e il problema è risolto”. Così l’ex senatore Mirello Crisafulli nel suo intervento all’assemblea provinciale dei circoli Pd di sabato pomeriggio. Assise provinciale che, come si ricorderà, era stata preannunciata al segretario regionale, Fausto Raciti, dallo stesso Crisafulli nel corso dell’assemblea cittadina che si è svolta il 27 gennaio scorso, qualora il commissario Carbone non avesse convocato subito il congresso. Un nodo questo del congresso, per ora tutto intatto anche perché, mentre a Enna lo si invoca per attuare una nuova fase di riorganizzazione interna che porti alla elezione degli organi statuari, a Roma invece la segreteria nazionale e l’assente commissario non fanno nulla per scioglierlo. “Noi siamo un partito – ha detto Crisafulli – che ha vissuto negli anni una grande capacità di espansione e ha saputo dare giudizi e valutazioni sulle vicende politiche del nostro territorio. enna-crisafulli-vladimiro 3Ci siamo contraddistinti e siamo stati elementi di attrazione, nonostante abbiamo dovuto combattere battaglie con chi riteneva potesse fare pesare il ruolo delle correnti e delle fazioni all’interno del partito”. A Crisafulli non preoccupa tanto “il fatto che Luca Carboni (lapsus subito corretto dall’assemblea, si chiama Ernesto) abbia ritenuto di non dover incontrare i segretari di circoli” ma “il tentativo in atto di delegittimazione del gruppo dirigente”. “Gruppo dirigente – ha affermato – ampiamente legittimato dalla vostra presenza così numerosa” che non si farà intimidire da “chi manda messaggi che prenderà a calci”. Il riferimento è a un dirigente dell’area renziana, (n.d.r.: il riferimento forse è ad Angelo Argento) talmente preso dalla foga che ricorda a Crisafulli “un condottiero della letteratura internazionale che cercava di vincere una battaglia e che poverino non si era accorto che a forza di combattere era già morto”. “Io credo – ha chiosato l’ex senatore – che così finirà, ne penso di dover sprecare molto olio per chi grida e insulta. Lo voglio dire a voce alta: non consentiremo a nessuno, tanto meno a chi dovrebbe garantire la regolarità della funzione del partito, di insultare e additare al pubblico ludibrio i nostri migliori dirigenti. PD tessera 2016 Vladimiro CrisafulliE se mi permetterete, non consentiremo a nessuno che Fabio Venezia (ndr sindaco di Troina, che si era candidato alla segreteria provinciale attualmente sotto scorta) possa essere isolato agli occhi del Partito democratico. Che si metta in discussione chi sta mantenendo un fronte e rischia di persona perché ciò significa che non si ha il senso dell’appartenenza al partito e della decenza nei confronti di chi quotidianamente sacrifica se stesso per gli interessi della città, del partito e dell’intera comunità provinciale. Non c’è spazio per questi provocatori del Partito democratico”. Crisafulli ha quindi concluso l’intervento chiedendo che, attraverso un “messaggio di compostezza e serenità, i segretari dei circoli si attivino per raccogliere le firme degli iscritti per dire: noi vogliamo il congresso; noi vogliamo che gli iscritti decidano delle sorti del Pd della provincia di Enna”.

Giacomo Lisacchi