Valguarnera: bliz dei Carabinieri al poliambulatorio

Valguarnera. Ispezionato dai Carabinieri di Valguarnera e dei Nas di Catania il poliambulatorio del luogo che ospita tra l’altro “Guardia Medica” e “118”. Lo scorso lunedì, mentre decine di utenti erano in fila per delle prestazioni sanitarie ed amministrative, i carabinieri e il personale del nucleo antisofisticazione di Catania sono andati a “visitare” il Poliambulatorio di contrada Sottoconvento, per effettuare un controllo sulla struttura e verificare le condizioni igienico sanitarie. Dopo alcuni inevitabili attimi di stupore i militari hanno cominciato a setacciare i locali del piano terra e del primo piano rilevando, fotografando e mettendo a verbale lo stato di vetustà dell’edificio.
poliambulatorio di Valguarnera
I carabinieri, una decina in tutto, hanno ispezionato tutti i locali: sanitari, amministrativi, quelli del “118” e della Guardia Medica rilevando, da quanto emerso, diverse criticità. Sull’esito degli accertamenti, vige tuttavia il massimo riserbo. La struttura del Poliambulatorio “Sebastiano Arena”, una volta fiore all’occhiello della sanità valguarnerese versa da tempo in condizioni non ottimali. Numerose sono state nel tempo le segnalazioni da parte degli utenti, per lo più anziani e disabili che giornalmente vi si recano per delle prestazioni sanitarie, che degli organi di stampa che hanno segnalato in diverse occasioni lo stato di precarietà dell’edificio. L’anno scorso anche l’ex consigliere comunale Mario Bruno, sollevando un polverone, denunciò lo stato di completo abbandono e di degrado della struttura, ma da allora poco è cambiato. Da tempo si parla pure di trasferire in sedi più consone sia la Guardia Medica che il “118”. Nei mesi scorsi, nel corso di un incontro con la direzione sanitaria che ne avrebbe sollecitato il trasferimento, il sindaco Francesca Draià avrebbe comunicato la disponibilità a reperire altri locali, ma i due presidi sono ancora lì. I carabinieri nel corso della loro ispezione, avrebbero riscontrato i locali non sicuri dal punto di vista della sicurezza e pure alcune criticità alla struttura, diffidando l’Asp ad adempiervi nei termini previsti. Nella fattispecie avrebbero rilevato che non è dotato di scale di emergenza né di uscite di sicurezza, né di barriere architettoniche. L’ambulatorio di fisiatria non è facilmente raggiungibile dai disabili con sedie a rotelle, per i quali non esiste nemmeno uno scivolo per salire alcuni gradini. In alcuni soffitti avrebbero riscontrato pure tracce di umidità. Anche il muro dell’ingresso ove è collocata la Guardia Medica l’avrebbero trovato scrostato per troppa umidità, mettendo in discussione il sistema elettrico. Avrebbero pure segnalato alla dirigenza che la struttura è priva di porte antipanico e di illuminazione di emergenza. La gente si chiede quali soluzioni intendono adottare sia l’Asp di Enna che l’amministrazione comunale per rendere il Poliambulatorio più funzionale. E’ inutile sottolineare come una struttura del genere che ospita giornalmente servizi essenziali e necessari, abbia bisogno di essere adeguata ai criteri normativi. Nel pomeriggio di ieri, nonostante vari tentativi, non è stato possibile interloquire con l’ufficio stampa dell’Asp per una replica.

Rino Caltagirone