Piazza Armerina. Assolto genitore dall’accusa di lesioni al fidanzato della figlia

pistola puntata alla tempiaPiazza Armerina. Un fidanzamento contrastato dal padre della ragazza, finito con una quasi aggressione che ha provocato delle lesioni e dei danni all’auto del ragazzo e poi l’accusa di furto di auto, addirittura una pistola puntata alla tempia per costringerlo a non cercare la fidanzatina di 15 anni. Tutto questo è avvenuto a Piazza Armerina nel 2008 ed il processo si è concluso la scorsa settimana con l’assoluzione del padre della ragazza perchè molti reati sono andati in prescrizione, essendo passati ben otto anni dai fatti accaduti e come reato è rimasto soltanto l’accusa del furto della macchina, dal quale è stato assolto. E.C., padre della ragazzina, aveva avvertito il giovane fidanzato (20 anni) di lasciare in pace la figlia, ma il ragazzo ha continuato a frequentarla ed un giorno il padre ha intercettato i fidanzatini dentro la macchina a poca distanza dall’abitazione. Preso dall’ira con un tubo di ferro ha rotto un vetro della macchina ed ha costretto il ragazzo a fuggire, lasciando l’autovettura. Giorni più tardi i due si sono incontrati e il genitore avrebbe anche colpito con un tubo di plastica, provocando al ragazzo delle lesioni e costringendolo nuovamente a fuggire. Il genitore è finito sotto processo per lesioni, minacce, danneggiamento e violenza privata. Ora il giudice monocratico Vittorio La Placa, accogliendo la tesi del difensore del genitore, avvocato Sinuhe Curcuraci, lo ha assolto con formula piena dall’accusa di essersi preso la macchina del ragazzo, “perché il fatto non sussiste”. L’avvocato Curcuraci ha dimostrato nella sua arringa difensiva che il padre non aveva certo intenzione di rubargli la macchina, da qui l’insussistenza dell’accusa di furto. Il genitore, nel corso del processo, ha ammesso le minacce e lesioni, dichiarando che era preoccupato per la figlia che era appena quindicenne, e tra l’altro accusava il ragazzo di essere uscito di notte con la ragazzina ad insaputa del padre. Oltre le lesioni, c’erano anche le minacce con una pistola calibro 7,65; il danneggiamento del vetro della macchina, e pare che avrebbe anche sparato due colpi nella parte posteriore della vettura. Episodi questi che sarebbero accaduti nel 2007.