Enna. La moglie di Di Vincenzo: “Non ci arrendiamo alla scomparsa, chi sa parli!”

Vincenzo Di VincenzoNon si arrende al silenzio la moglie di Vincenzo Di Vincenzo, l’uomo scomparso due mesi fa. Da quel 15 febbraio si sono perse le tracce senza che nessuno abbia saputo fornire indicazioni o spiegazioni alle forze dell’ordine o alla famiglia che da due mesi vive nell’angoscia. L’unica notizia in questi sessanta giorni è il ritrovamento della macchina in una zona vicino alla miniera di Pasquasia. Auto che, dice la moglie Maria, “noi non abbiamo ancora visto perchè sotto sequestro”. Non vuole arrendersi la donna insieme ai quattro figli: “Non ho dimenticato mio marito e non mi fermo fino a quando non saprò la verità” dice la donna che con frequenza chiede alla polizia degli aggiornamenti che possano farla sperare: “Mi dicono che ci sono delle indagini, ma per noi è un dramma non sapere nulla”. Da qui un nuovo appello: “Chi sa qualcosa, qualsiasi indizio, lo dica, lo faccia per i nostri figli, si passi la mano per la coscienza e capisca quale angoscia stiamo passando”. La donna, infatti, non si capacita di questo silenzio assordante che fa molto male: “Vorrei sapere di più, che si possa arrivare presto alla verità”.
Non passa giorno senza che la donna ed i figli di Di Vincenzo si chiedano il perchè di questo dramma: “La nostra rabbia è forte anche perchè mio marito non ha detto nulla, tutto era normale fino a quel giorno”. Sul ritrovamento dell’auto, invece, dice: “Quella non era una strada che lui percorreva per andare a lavoro”.
Mille assilli, mille dubbi che tormentano la famiglia Di Vincenzo: “Mi rivolgo a chiunque sappia qualcosa, ditelo, dateci anche un indizio che ci permetta ancora di sperare perchè questi due mesi sembrano due anni ed io – conclude Maria, stanca perchè sta portando avanti l’azienda agricola di famiglia e stremata dal dolore – non ho intenzione di arrendermi, andrò avanti fino a quando non avrò delle notizie su mio marito”.

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