Donna di Sperlinga muore ad Agrigento, la famiglia dona gli organi

ospedale agrigentoEsiste in ospedale la reperibilità, 365 giorni all’ anno, di un’ equipe multidisciplinare che consente di recuperare con tempestività quegli organi che, in assoluta urgenza, possono salvare vite umane.
…Cuore, fegato, reni e polmoni. Sono almeno quattro le persone che, dopo l’ espianto multiplo di organi all’ ospedale «San Giovanni di Dio» di Agrigento, avranno una possibilità in più di salvarsi. A donare gli organi è stata la famiglia di una quarantasettenne di Sperlinga, piccolo centro alle porte di Nicosia, nell’ Ennese. Una donna che è deceduta a causa di una emorragia cerebrale. L’ intervento, ter minato nella prima mattinata di domenica scorsa, ha visto il coinvolgimento di chirurghi e sanitari appartenenti ai diversi reparti ospedalieri del “San Giovanni di Dio”, seguiti dal responsabile dell’ unità di Anestesia e Rianimazione, il dottor Alfonso Palillo. «Abbiamo impiegato complessivamente 24 ore – ha spiegato ieri il direttore sanitario Asp, Silvio Lo Bosco per arrivare a questo risultato. Coinvolti anestesisti, chirurghi, personale di sala operatoria. Rientra nell’ obiettivo del ministero della Salute per l’ implementazione della donazione di organi, in favore di chi attende e rischia di soccombere. E’ vero che l’ organizzazione sanitaria ha un costo, mala salute non ha prezzo. La direzione strategica dell’ azienda sanitaria provinciale di Agrigento -prosegue il direttore sa nitario Silvio Lo Bosco – esprime profonda soddisfazione per la perfetta riuscita dell’ intervento di prelievo multi -organo e rimarca la professionalità e la dedizione mostrata dai medici e dagli infermieri che hanno lavorato in completa sinergia. Nonostante il fatto che l’ ospedale di Agrigento sia privo del reparto di Neurochirurgia, il che riduce necessariamente l’ attività inter mini di prelievo, esiste in azienda la reperibilità, 365 giorni all’ anno, di un’ equipe multidisciplinare che consente di recuperare con tempestività quegli organi che, in assoluta urgenza, possono salvare vite umane».
Grande – e va sottolineato – la generosità dei familiari della paziente deceduta ed il grande valore umano sotteso alla scelta di acconsentire all’ espianto degli organi. Si tratta di un gesto esem plare e da mettere in assoluta evidenza perché, grazie alla donazione, è oggi possibile offrire nuove speranze a molte persone in serie difficoltà. L’ auspicio è che questo evento, che è soltanto l’ ultimo di altri precedenti per l’ ospedale di Agrigento, costituisca un esempio e possa agevolare uno slan cio verso la consapevole cultura della donazione. «A prescindere dalle nobili finalità etiche e medico -sociali sottese alla donazione – conclude Lo Bosco – non vanno disattesi anche i risvolti in termini di raggiungimento degli obiettivi dell’ Asp di Agrigento e dell’ assessorato regionale alla Salute tenden ti ad implementare al massimo le attività di trapiantologia in tutti i settori».
Per la donazione ed il trapianto degli organi, il 21 e 22 aprile, nella sala convegni del presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio”, si terrà il corso d’ aggiornamento su «Donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti».


Concetta Rizzo per il quotidiano Giornale di Sicilia