Enna. Incontro con l’Università e le associazioni e i club service della città

università kore ennaL’incontro tra i vertici dell’Università Kore e la società civile ennese, rappresentata dalle associazioni e dai club service cittadini, ha avuto buon esito e, soprattutto, ha registrato l’avvio di un dialogo che darà buoni frutti a tutto vantaggio dell’Ateneo e di Enna, che vuole svolgere il suo ruolo di ‘città universitaria’, nella vera accezione del termine. Dopo l’introduzione di Nino Gagliano, presidente dell’Accademia Pergusea, promotore dell’incontro, e dopo il saluto del Prof. Vincenzo Fasone, del corpo docente della Kore, che dalla promozione di questo incontro ha percepito “un clima collaborativo tra la città e l’Università”, ha esordito Cataldo Salerno, presidente dell’Ateneo, che, nel ringraziare le associazioni e i club per gli appelli sottoscritti a difesa dell’istituzione, ha detto che “l’Università ha rischiato la chiusura nell’ ‘assoluto silenzio’ della città. Si sono avuti, anche nel recente passato – ha affermato – vari tentativi esterni contro l’Università. Ogni anno abbiamo subito attacchi da più parti, specie dai media e dai tre atenei siciliani, ai quali la Kore ha sottratto circa 5000 studenti, molti dei quali a Catania, un pò meno a Palermo e pochi a Messina. Solo nel 2015 abbiamo avuto un calo d’immatricolazioni, ma siamo pur sempre intorno ai 10.000 studenti, iscritti ai nostri corsi di laurea. La più grande soddisfazione è sapere di essere al 2° posto in Italia per indice di gradimento degli studenti. I giovani che s’iscrivono alla Kore provengono da tutte le province della Sicilia, che è il nostro serbatoio; noi cerchiamo d’arrestare l’emorragia di nostri studenti (circa 45.000) che s‘iscrivono nelle sedi del centro e nord Italia. Nei dieci anni di vita della Kore abbiamo realizzato molto. Nel giro di pochi anni sono sorti tre nuovi edifici, costruiti con sistemi d’avanguardia, recentemente inaugurati, che fanno capo alle facoltà tecnologiche (ingegneria dinamica, ingegneria aeronautica, con il suo simulatore di volo, unico in Europa) e l’ultima realizzazione, la Biblioteca d’Ateno, la più grande in Italia”. La prof. Marinella Muscarà, che dirige il centro linguistico d’interfacoltà, ha annunciato, tra l’altro, “che il corso in lingue, da triennale è diventato laurea magistrale quinquennale, ma la grande conquista è stata quella di avere ottenuto dalle autorità accademiche della Cina l’Istituto Confucio, il primo nel sud Italia, dopo Roma e Napoli. Avrà un collegamento con le Università cinesi e opererà in tutta la Sicilia”.
Nell’intervento conclusivo, Cataldo Salerno, nel ringraziare tutti gli intervenuti “per i suggerimenti e i contributi”, ha informato gli astanti sulle delocalizzazioni verso la città alta (Banca d’Italia, Palazzo Benedettini e Vecchio Ospedale). Ha però informato che per fare ciò “occorre pensare ai servizi e alla mobilità tra la città alta e quella bassa. In atto a Enna bassa vi sono in arrivo e in partenza circa 150 corse giornaliere di autobus provenienti da ogni angolo della Sicilia che rispettano gli orari; a Enna alta occorrerebbe potenziare quantomeno le cinque linee urbane esistenti. Siamo disponibili – ha concluso – a realizzare qualcosa nel centro storico ma ci devono essere le condizioni necessarie per raggiungere tale obiettivo”. Nino Gagliano nel ringraziare il presidente Cataldo Salerno e i docenti ha proposto un successivo incontro di approfondimento dei temi trattati per martedì 27 aprile.

Salvatore Presti



Salvatore Presti Enna