Enna. Ex CISS, M5S interroga Regione: ennesima opera pubblica incompiuta

ex Ciss Pergusa (2)Il gruppo parlamentare M5S interroga il presidente della Regione e l’assessore alla Salute per “chiarimenti in ordine allo stato dei lavori di ristrutturazione del fabbricato ex CISS, oggi Centro riabilitazione interprovinciale multidisciplinare (C.R.I.M.)”.
“Si tratta dell’ennesimo caso – afferma il primo firmatario dell’atto ispettivo, il parlamentare Giorgio Ciaccio – di opera finanziata da fondi pubblici rimasta incompiuta. Una struttura che per il territorio ennese costituirebbe un’importante risorsa”.
Il recupero della struttura di 7200 mq, distribuita su tre piani e in grado di accogliere 150 persone, avrebbe dovuto ospitare, un centro dotato di due reparti di medicina fisica e di riabenna ex cissilitazione e riabilitazione cardiopolmonare, oltre a varie camere di degenza, aule per la formazione e una serie di spogliatoi e ambienti di servizio per il personale medico.

Il finanziamento iniziale non ha consentito di ultimare i lavori di ristrutturazione iniziati nel 2006, e nel 2012 l’Azienda ha dovuto elaborare un ulteriore progetto di completamento degli spazi esterni afferente ad un finanziamento, ex art.20 legge 67 del 1988, per un importo complessivo di un milione e 400 mila euro; e un ulteriore specifico finanziamento è stato richiesto per l’acquisizione di tecnologie ed attrezzature per due milioni di euro.
Pergusa Ex CissNel 2014 l’allora assessore alla Sanità, Lucia Borsellino, annunciava di aver ottenuto dal Ministero per l’ex CISS di Pergusa un finanziamento per circa 3,4 milioni di euro ma, ad oggi, nulla è stato concesso dall’assessorato competente.
“I dubbi sulle modalità di attivazione della struttura – continua Ciaccio – non riguardano, tuttavia, solo i lavori pubblici, ma anche la natura dell’assegnazione dei posti letto per il centro interprovinciale per la riabilitazione poiché non appare chiaro, dai decreti assessoriali emanati al riguardo, se trattasi di posti letto ordinari di ricovero ospedaliero o di posti letto residenziale/territoriale”.
“Anche in questo caso, tuttavia, – conclude il deputato Cinquestelle – la risposta a tali quesiti risulta prioritaria per l’Asp di Enna, sia ai fini dell’attivazione della struttura e della definizione delle possibili procedure amministrative e finanziarie per l’attivazione del centro, che per la formulazione delle proposte di determinazione della dotazione organica aziendale, poiché diversi sono i parametri di personale per l’assistenza riabilitativa ospedaliera rispetto a quella residenziale/territoriale”.

IL TESTO COMPLETO DELL’INTERROGAZIONE
Chiarimenti in ordine allo stato dei lavori di ristrutturazione del fabbricato ex CISS, oggi Centro Riabilitazione Interprovinciale Multidisciplinare (C.R.I.M.).
DESTINATARI:
Al Presidente della Regione;
all’Assessore della Salute.

Premesso che
l’ex A.U.S.L. 4, oggi A.S.P. di Enna, nell’ambito della programmazione di cui all’art. 20 della legge n. 67/88, aveva previsto la realizzazione di alcune strutture a carattere socio-sanitario; fra queste veniva individuato il presidio di riabilitazione funzionale per soggetti portatori di disabilità fisiche, psichiche e sensoriali;

l’A.S.P. di Enna, per la realizzazione del presidio, individuava in località Pergusa un edificio incompiuto risalente agli anni 50 che doveva essere adibito a istituto per l’assistenza all’infanzia, collocato in una zona particolarmente salubre e facilmente raggiungibile da tutto il territorio regionale;

in data 20/07/2004, la Conferenza Speciale dei Servizi esprimeva parere favorevole sul progetto definitivo per la realizzazione di una struttura.

l’Azienda sanitaria otteneva la disponibilità del sito da parte del Comune di Enna che ne risultava proprietario, procedendo ad acquisire la progettazione definitiva che attenesse al riuso dell’immobile;

con l’intervento si sarebbe dovuta completare la struttura esistente avente una superficie di 7200 mq. distribuita su tre piani, in grado di ospitare 150 persone divise in cinque moduli residenziali; il centro avrebbe avuto due reparti di medicina fisica e di riabilitazione e riabilitazione cardiopolmonare, oltre a varie camere di degenza, aule per la formazione e una serie di spogliatoi e ambienti di servizio per il personale medico.

Considerato che
con deliberazione del 22 marzo 2005 n. 814 del direttore generale veniva approvato il progetto definitivo dei lavori per la ristrutturazione del fabbricato ex CISS per adibirlo a centro interprovinciale per la riabilitazione funzionale dei soggetti portatori di disabilità fisiche, psichiche e sensoriali;

con deliberazione del 22 settembre 2005 n. 2217 del direttore generale, veniva bandita la relativa gara per l’assegnazione dei lavori;

con decreto dirigenziale del Ministero della Salute del 06 settembre 2005, venivano finanziati i lavori con i fondi dell’ex art. 20 della Legge n. 67/88 per complessivi € 8.359.510,81 posti a carico del Ministero della Salute per il 95% e della Regione siciliana per il restante 5%;
con atto deliberativo n.1190 del 27/07/2006, si procedeva all’approvazione degli atti di gara con contestuale aggiudicazione dei lavori all’ATI Generali Costruzioni S.r.l. (capogruppo);

con atto deliberativo n. 1440 del 23/10/2007, veniva approvato il progetto esecutivo;

in data 30 ottobre 2008 venivano consegnati i lavori all’ATI aggiudicataria dell’appalto, restando in fase di redazione il relativo “stato finale”.

Visto che
nel 2012 la citata azienda prendeva atto del fatto che i lavori eseguiti non erano sufficienti per avviare l’attività per la quale la struttura era stata progettata e procedeva ad elaborare un ulteriore progetto esecutivo di completamento;

con la perizia di completamento si sarebbero dovuti sistemare il previsto svincolo a raso, tutti gli spazi esterni, le via di accesso e le recinzioni;

la medesima perizia veniva redatta sulla base di uno specifico finanziamento ex art. 20 della legge n. 67/88 previsto per il triennio 2010/2012, nell’ambito di un programma pluriennale di interventi in materia di ristrutturazione edilizia, accreditamento ed adeguamento a norma del patrimonio sanitario pubblico;

nella perizia si faceva riferimento al progetto denominato “Lavori di Completamento spazi esterni al C.R.I.M. (Centro Riabilitativo Interprovinciale Multidisciplinare) in località Pergusa – Enna” per un importo complessivo pari a € 1.400.000,00;

nella medesima perizia veniva anche previsto un ulteriore specifico finanziamento per l’acquisizione di tecnologie ed attrezzature da destinare al citato C.R.I.M. per complessivi €. 2.000.000,00.

Rilevato che
nel mese di febbraio del 2014, l’Assessore alla Sanità del tempo, dott.ssa Lucia Borsellino, sulla base della stipula di un accordo con il Ministero, annunciava di aver ottenuto un finanziamento complessivo di circa 3,4 milioni di euro per l’ex CISS di Pergusa;

a causa dei ripetuti furti registrati presso la struttura dell’ex CISS, il Commissario Straordinario dell’A.S.P. di Enna, Dr. G. Termine, in seguito ad un colloquio con l’Assessore regionale, dott.ssa Lucia Borsellino, e il dirigente generale, dott. Salvatore Sammartano, richiedeva al primo di autorizzare l’azienda affinché anticipasse la somma necessaria al completamento dei lavori di ristrutturazione del Centro Riabilitativo Interprovinciale per l’importo di € 1.400.000,00, somma che sarebbe stata recuperata una volta ottenuto il finanziamento previsto dall’art. 20 della legge n. 67/88; non risulta che l’Assessorato abbia mai dato l’autorizzazione;

nel silenzio del Ministero e dell’Assessorato, nel mese di maggio 2015, l’A.S.P. di Enna affidava all’Ing. S. Lo Presti l’incarico della progettazione esecutiva di una parte dei suddetti lavori su fondi propri per un costo complessivo intorno ai 700 mila euro.

Atteso che
ad oggi il finanziamento di circa 3.400.000,00 euro non è stato ancora concesso dall’Assessorato competente;

alla fine del 2015, l’Assessore convocava la direzione dell’A.S.P. di Enna per chiarimenti in merito ai lavori per la ristrutturazione del fabbricato ex CISS di Pergusa, impegnandosi a sbloccare la situazione dei finanziamenti presso il Ministero.
Preso atto che
nei primi mesi del 2015, l’A.S.P. di Enna comunicava all’Assessore regionale alla Salute di aver costituito un apposito gruppo di lavoro per l’attivazione del centro, il quale rilevava che con decreto assessoriale del 23/10/12 per il C.R.I.M. venivano assegnati all’A.S.P. di Enna, per trasferimento dall’A.S.P. di Caltanissetta, n. 40 posti letto di riabilitazione;

con decreto assessoriale n. 46/2015, relativo alla riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera-territoriale regionale, venivano assegnati ai presidi ospedalieri dell’A.S.P. di Enna n. 53 posti letto ordinari di riabilitazione (codice 56 – Recupero e Riabilitazione); nella tabella di sintesi nell’allegato 6, oltre ai suddetti 53 posti letto, si rinvengono n. 72 posti letto di riabilitazione riferiti ad “A.S.P. C.R.I.M.”, denominazione che sembra richiamare quella utilizzata in precedenza sul citato decreto assessoriale del 23/10/12: sul predetto allegato 6, tuttavia, non si evince l’eventuale codice disciplina di tali 72 posti letto e se trattasi di struttura complessa;

l’A.S.P. di Enna chiedeva all’Assessorato di chiarire se i 72 posti letto riportati nell’allegato 6 al citato decreto assessoriale n. 46/2015 devono intendersi assegnati alla stessa A.S.P. di Enna per il Centro Interprovinciale per la riabilitazione e se trattasi di posti letto ordinari di ricovero ospedaliero – codice disciplina 56 – ovvero se trattasi di posti letto residenziale/territoriale, al fine di provvedere al “Governo Clinico” del progetto;

la struttura è stata originariamente concepita per una destinazione a carattere socio-sanitario per la riabilitazione funzionale di soggetti portatori di disabilità fisiche, psichiche e sensoriali in base al D.A. Sanità 17/06/2002 e quindi destinata ad attività riabilitativa di tipo territoriale, con eventuali posti letto di tipo residenziale/territoriale e non già di ricovero ospedaliero;

l’assegnazione di posti letto ordinari di ricovero comporterebbe la necessità di una serie di interventi strutturali ed organizzativi per adeguarla sia ai requisiti di accreditamento che ai requisiti di cui al D.A. Sanità 26/10/12 (il c.d. Piano della Riabilitazione) che necessitano di una rifunzionalizzazione dell’assetto organizzativo dei vari servizi ospedalieri aziendali, nonché di notevoli investimenti e risorse economico/finanziarie;

l’A.S.P. di Enna chiedeva di precisare se i 72 posti letto si aggiungono ai 40 del citato D. A. del 23/10/12 (trasferiti dall’A.S.P. di Caltanissetta), per un totale complessivo di 112 posti letto assegnati alla struttura in questione ovvero se detto D. A. del 23/10/12 deve intendersi abrogato per effetto delle disposizioni contenute nel D. A. n. 46 del 14/01/15;

la struttura de quo ha valenza sovra provinciale, l’A.S.P. di Enna avrebbe chiesto, nella proposta di rideterminazione della propria dotazione organica conseguente al decreto di rifunzionalizzazione della rete ospedaliera regionale, se sia necessario tenere conto dell’organico occorrente per il funzionamento della struttura in base ai parametri nazionali e regionali in materia di strutture riabilitative di ricovero ospedaliero, inclusa l’individuazione di eventuale dirigenza medica di struttura complessa dimensionata ai posti letto e ai relativi moduli, poiché diversi sono i parametri di personale per l’assistenza riabilitativa ospedaliera rispetto a quella residenziale/territoriale;

la risposta a tali quesiti risulta prioritaria e pregiudiziale per l’A.S.P. di Enna sia alla predisposizione dell’apposito progetto definitivo da parte del menzionato gruppo di lavoro istituito per l’attivazione della struttura e la definizione delle possibili procedure amministrative e finanziarie per l’attivazione del centro, sia alla formulazione delle proposte di determinazione della dotazione organica aziendale;

qualora si dovesse procedere senza l’impiego di risorse umane proprie, come appare certo in base alla recente approvazione dell’atto aziendale dell’A.S.P. di Enna il quale non prevede l’ex CISS come struttura organica all’Azienda stessa, la strada obbligata per l’attivazione sarebbe quella della convenzione con soggetti privati.

Per sapere
– quale sia lo stato dell’arte dei lavori di completamento della struttura ospedaliera dell’ex CISS;

– che fine abbia fatto il finanziamento di € 3.400.000,00 previsto per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione del fabbricato e mai concesso dall’Assessorato competente;

– quale siano le intenzioni di questo Governo in ordine al completamento dei lavori per la ristrutturazione del fabbricato ex CISS da adibire a centro interprovinciale per la riabilitazione funzionale dei soggetti portatori di disabilità fisiche, psichiche e sensoriali;

– quale sia la natura dell’assegnazione dei posti letto ai presidi ospedalieri dell’A.S.P. di Enna e cioè, se trattasi di posti letto ordinari di ricovero ospedaliero ovvero di posti letto residenziale/territoriale.

Gli interroganti chiedono risposta scritta con urgenza.

FIRMATARI

CIACCIO GIORGIO

CANCELLERI GIOVANNI CARLO
CAPPELLO FRANCESCO
CIANCIO GIANINA
FERRERI VANESSA
FOTI ANGELA
LA ROCCA CLAUDIA
MANGIACAVALLO MATTEO
PALMERI VALENTINA
SIRAGUSA SALVATORE
TANCREDI SERGIO
TRIZZINO GIAMPIERO
ZAFARANA VALENTINA
ZITO STEFANO