Enna. Legambiente sui dissuasori: SI

via roma viviennaEnna. Si è accesa sui social una furente polemica sul posizionamento dei dissuasori lungo il tratto di Via Roma che va da Piazza Matteotti (Balata), sino a Piazza Neglia (San Tommaso).

Ferma restando la convinzione che abbiamo da anni maturata che quel tratto potrebbe essere definitivamente chiuso al traffico, divenendo la prima ZTL fissa della città, consentendo il passaggio solamente ai residenti e lo scarico e carico merci solo in orari prefissati, non possiamo che accogliere con positività la scelta dell’Amministrazione di intervenire intanto con i dissuasori.

Pensare la città come un enorme tentacolare posteggio per auto ha già ridotto la stessa ad un cimitero di esercizi commerciali. Non esistono più botteghe di prossimità, nove vetrine su dieci sono chiuse e quelle aperte sono tenute da eroi coraggiosi che affrontano una crisi economica strangolante unita alla impossibilità di rendere la città appetibile al pedone.

Ora bisognerebbe intervenire in modo da reincentivare l’uso commerciale ed artigiano del tratto. Una delle possibilità passa attraverso la attivazione di un Piano Strategico (il comune se ne era dato uno con la Giunta Agnello), che preveda interventi anche attraverso i finanziamenti europei prossimi venturi.

Entrando nel merito delle questioni sollevate da numerosi cittadini impauriti dalla ulteriore falciatura di posti auto, Legambiente non può che ricordare che tutte le grandi e medie città considerate “vivibili” hanno i centri storici chiusi al traffico e limitati esclusivamente ai residenti. Sarebbe bellissimo vedere un giorno una Via Roma finalmente priva di ogni sistema atto a evitare soste selvagge e passaggi e, invece, poterla vivere come un centro commerciale all’aperto, con servizi comuni e con una vivace ed interessata clientela.

Oggi imperano i non luoghi, i centri commerciali che hanno stravolto intere città, che hanno portato alla cancellazione delle identità locali, ma provate a tornare nell’area commerciale di Misterbianco, quella che fu l’antesignana del fenomeno, i grandi magazzini di dieci anni addietro sono oggi o dismessi e tristemente abbandonati, o trasformati in giganteschi magazzini di mercanzie cinesi con commesse catanesi e cassiere mandarine. Il consumo di suolo perpetuo che sta strozzando la città etnea e una sempre maggiore speculazione sugli spazi, nel contempo la splendida Via Etnea è un fugace ricordo dei più grandi.

Riassumendo ricordiamo all’Amministrazione quei punti relativi alla mobilità che considerammo irrinunciabili durante il periodo elettorale e cioè:
a) Pedonalizzazione e creazione di ZTL e “Strade verdi”;
b) Attivazione immediata del bike sharing e definizione di piste ciclabili;
c) Attivazione di misure atte a incentivare scelte di mobilità alternativa come parcheggi con navette e similari;
d) Creazione dei percorsi pedo-ciclabili ad Enna bassa (giunzione area commerciale-Viale delle Olimpiadi);
e) Creazione rotonde agli inserimenti degli accessi SR Zagaria e SC San Giovannello sulla SS Pergusina;
f) Incentivazione servizi pubblici con mezzi a gas o elettrici;

Sappiamo che alcune di queste misure non sono immediatamente attuabili anche a causa dei gravi dissesti che hanno colpito sia la SP 28 (Panoramica) che il Viale Savoca, ma vorremmo vedere l’Amministrazione cimentata in un confronto forte e serrato sulle tematiche di un piano strategico che traghetti la città oltre il 2020 nel segno di un ruolo centrale della stessa.

Circolo Legambiente Erei