Enna. Posteggi in via Roma, dite la verità!

via roma vivienna

Il week end appena trascorso si è lasciato alle spalle una scia di polemiche legate agli interventi che l’amministrazione comunale ha inteso apportare per dare una migliore vivibilità ad un tratto di città che ormai da oltre un decennio è in sofferenze con le sue attività commerciali. Stiamo parlando del tratto di via Roma da piazza Matteotti a piazza Neglia che tutti meglio conoscono dalla “Balata” a San Tommaso. E allora proviamo a dire la nostra premettendo un paio di concetti. Il primo è che, probabilmente, in questa analisi saramo “poco popolari” agli occhi di qualche cittadino, il secondo è che cercheremo di fare un ragionamento distaccati da chissà quale interesse e lo faremo con estrema chiarezza e procederemo a concetti.

Siamo a sabato mattina, una giornata che in condizioni normali dovrebbe essere di primavera inoltrata ed invece, quasi a voler essere un presaggio, è nuvolosa. Vicino alla “Balata” arrivano i primi mezzi della ditta incaricata a posizionare le fioriere lungo via Roma perchè, aveva già anticipato l’assessore Contino, si vuole creare un percorso pedonale laddove i pedoni non hanno spazio. E siccome gli ennesi quando sentono cambiamento già vanno in tilt (o escandescenza) ecco i primi mormorii. E (ahinoi) anche le prime bugie.

E in questa vicenda è proprio quest’ultimo aspetto che più dispiace. A rendersene protagonisti alcuni “political-capopololi” che toccati nel loro giardinetto in una mente fotografica raccontano indignati quanto sta accadendo. E siccome c’è da far breccia nel cuore della gente ecco che utilizzano espedienti poco…ortodossi.
Quali voci iniziano a circolare? Di tutto e di più, segnaliamo quelli più, come dire, stravaganti. “Ignobili…hanno tolto tutti i posteggi” oppure “neanche pietà per i disabili, li hanno privati del posto riservato” o ancora “non si potrà andare in farmacia perchè hanno tolto il posto specifico”, “chiuderanno la via alla circolazione delle auto”, “hanno ammazzato il commercio”. Niente di più pretestuoso e vi spieghiemo, confortati dai fatti, il perchè.

1)Gli unici – e sono cinque – posteggi tolti sono quelli prima di piazza Bovio, per intenderci meglio quelli di fronte all’ex negozio Silver Gold e il motivo è presto detto. Questa è l’unica zona dove, a causa del marciapiede stretto, i pedoni, i cittadini con il passeggino (per lo spazio dedicato a quelli biposto ci si attrezzerà crediamo) o le carrozzine per i disabili non avevano spazio né sul lato destro né a sinistra.
2)I posti dei disabili non sono stati tolti ma in qualche caso è solo stato spostato di qualche metro. In un altro caso pare sia stato revocato ma non per levare posteggi.
3)Il posto destinato alla sosta per andare in farmacia c’è ancora.
4)Il commercio purtroppo in molti casi di quella zona è morto da anni e chi resiste oggi lo fa con enormi sacrifici e non sono certo i posteggi (che ripetiamo non sono stati del tutto eliminati – almeno quelli regolari) a metterli in difficoltà.
5)Nessun altro posteggio è stato tolto.

Su quest’ultimo punto forse dovremmo dire di sì. È vero, sono stati tolti, ma sono quelli dove dei veri e propri incivili e maleducati sostavano nonostante un evidente divieto. Gli stessi che probabilmente oggi si dicono indignati perchè si danneggiano i disabili dimenticando che loro per primi li hanno sistematicamente e quotidianamente bistrattati posteggiando le loro auto (da residenti) ed impedendo loro di passeggiare o mettendo in difficoltà quelle mamme che avrebbero voluto passare con un passeggino ma non potevano perchè le auto in sosta lo impedivano mentre i proprietari erano comodamente seduti sul divano in salotto o a fare shopping. E allora diciamo che si è garantisti a prescindere, anche di fronte ai propri interessi. Si è garantisti non di se stessi ma della collettività. Alzi la mano chi non ha mai percorso (a piedi o con l’auto poco conta) questa parte di via Roma fermandosi ogni dieci metri per far passare un pedone o perchè un autobus o un mezzo pesante sono rimasti bloccati da chi si è fermato anche per una semplice commissione (“ma va là…per cinque minuti che vuoi che succeda, metto le quattro frecce e risolvo tutto”). Peggio ancora chi (anche la sera pensando di poter andare a dormire perchè “tanto la mia macchinuccia non da fastidio”) c’è chi lo ha sistematicamente fatto ed ora non potràparcheggi strani più farlo.
È vero che ad Enna mancano i posteggi e che cinque sono sempre dei posti in meno, ma signori, non offendete l’intelligenza comune erigendovi a “capi popolo” trascinatori perchè poi il dubbio viene. E soprattutto non condizionate il parere di quei cittadini che vivono la città solo sui social (poveri loro) pensando, ed arrogandosi il diritto, di conoscere la città senza conoscere i fatti. Non è bello prendere in giro chi magari ripone fiducia in voi e in quello che dite. A tutti loro noi rivolgiamo l’invito ad uscire da casa, andate a controllare voi senza farvi condizionare, fatevi una Vostra idea direttamente sul campo e magari (speriamo) entrate in quei negozi, anche per un solo sguardo (chissà, magari scoprite che esistono negozi a voi sconosciuti e comprate pure). Però uscite da casa con un’idea ben chiara: nel centro storico non per forza si arriva con le auto. Posteggiate anche lontano, che ne so…al Belvedere, a Lombardia, in viale Diaz, in Piazza Europa e per favore non prendiamoci in giro con la distanza perchè – sfidiamo ognuno di voi che ha messo almeno una volta nella sua vita il piede fuori da questa splendida città – in altri luoghi lo facciamo. E diciamo pure che lì si può passeggiare a piedi. Impariamo a camminare a piedi (in attesa che come annunciato arrivino le navette gratuite entro l’estate), impariamo a rispettare gli altri ancor prima che a noi stessi, impariamo a renderci conto che prima del nostro orticello c’è il sacrosanto diritto di condividere la città con gli altri, impariamo a visitare i nostri negozi prima di andare “sul sicuro” nei centri commerciali, impariamo a fare le passeggiate domenicali o del sabato pomeriggio ad Enna anziché le classiche gite fuori porta. Ma impariamo soprattutto ad uscire allo scoperto senza difendere i propri vizi e le proprie abitudini sfruttando l’inconsapevolezza altrui ma soprattutto impariamo a non prendere in giro i nostri cittadini (anche perchè se scoperti poi si rimedia una magra figura). Per gli insofferenti, invece, consigliamo un bel caffè anche se, all’onor del vero, non sempre serve o fa bene.

Per ultimo, però, vogliamo regalare la Palma d’oro per la miglior scusa trovata contro queste fioriere. In molti si sono chiesti: “oddio, adesso come passerà la Madonna il 2 luglio?”. Per un attimo cerchiamo di non sorridere (per rispetto di chi ha posto innocentemente quel problema) ma signori, davvero può sollevarsi questo genere di problemi? In quest’attimo mi sta passando per la mente un pensiero…vuoi mai che siano le stesse persone che si lamentano per la presenza di processioni che implicano la chiusura del transito? Ma torniamo alla domanda iniziale. Signori, ma voi che vi preoccupate per il passaggio della processione avete mai seguito la stessa??? permetteteci l’arroganza nel dire che questa è la scusa delle scuse perchè proprio la processione della nostra cara ed amata Patrona passa in vie più strette e anche più amate. Vi ricordate la “calata da Batiedda”? Che facciamo, allarghiamo la strada o vi rendete conto che magari ci si arrampica sui vetri? E allora …scherzate con i fanti ma lasciate stare i Santi! Almeno quando c’è di mezzo dell’altro.

Scusandoci nell’esserci dilungati, vi lasciamo con un pensiero di uno dei più grandi statisti del mondo,Winston Churchill che diceva:
“Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare”.