Enna. Fioriere in via Roma, il pensiero di alcuni cittadini

Dito_LunaRiceviamo e pubblichiamo un comunicato sulla vicenda legata alla presenza delle fioriere in Via Roma convinti che vada ascoltato il parere di tutti così come siamo convinti che gli stessi sapranno trarre importanti spunti dalla nostra risposta.

La dicano tutti la verità per ciò che avvenuto il 7 maggio u.s. in Via Roma. Infatti con una mossa a sorpresa sono stati posizionati, sul predetto asse viario, innumerevoli vasi di cemento che di fatto hanno prodotto un ulteriore restringimento della strada in questione, che impedisce in alcuni tratti non solo il parcheggio, ma anche la semplice sosta dei tanti residenti o di chi semplicemente vuole fermarsi per andare in uno dei pochissimi negozi rimasti in quella zona. L’iniziativa che per l’amministrazione servirebbe a contemperare varie esigenze non terrebbe conto dei molteplici disagi rispetto a discutibili vantaggi della “presunta” riqualificazione tesa a migliorare la generale fruizione degli spazi urbani in termini di accessibilità e sicurezza. Da una analisi fatta da noi comuni cittadini e non dagli “esperti” che hanno realizzato questo intervento, si nota come la percorribilità veicolare e pedonale della Via Roma lungo il tratto Piazza Balata – Via Libertà, interessi – per i profili anzidetti- con maggiorie criticità altri punti rispetto al tratto oggetto dell’intervento che elimina, fra l’altro, altri stalli di parcheggio. Una nuova situazione che potrebbe non consentire più, nel tratto interessato, quel minimo di corretta e legittima fruibilità degli spazi pubblici a residenti, commercianti e passanti. Paradossalmente- tutto ciò, potrebbe tradursi nella perdita della libertà di risiedere o di commerciare in quella zona alla quale perdita, noi cittadini non siamo per niente d’accordo, perché si tratta di un provvedimento che andrebbe oltre le reali ed attuali necessità. Il primo articolo apparso su codesta testata ha inteso far passare residenti, commercianti e semplici cittadini passanti che hanno osato dissentire a tale provvedimento quali egoisti, maleducati ed incivili che tengono solo a loro giardinetto e sono guidati da “political-capipopolo”. Noi crediamo che si tratta di una legittima possibilità quella di dissentire, con grande senso civico con un provvedimento dell’amministrazione comunale.
nei fatti:
1)sono effettivamente cinque, allo stato, gli stalli del parcheggio eliminati, esattamente quelli prima di piazza Bovio, per intenderci meglio quelli di fronte all’ex negozio Silver Gold, ma è pur vero che questo non è il punto della Via Roma dove persistono le maggiori criticità a causa della mancanza del marciapiede – lì proprio c’è! – mentre in altri punti veramente i pedoni non possono passare; fatto assolutamente dimostrabile, atteso che per un lungo tratto della Via Roma che va da Piazza S. Tommaso a Via Libertà sono state realizzate le strisce trasversali per evitare il parcheggio;
2)se diamo per vero che i posti eliminati sono cinque è pur vero che le centinaia di residenti di quella zona non hanno evidentemente ed oggettivamente un posto riservato a meno che mettano le proprie autovetture una sopra l’altra a formare una torre, ma si tratta, evidentemente, di quello spazio minimo e funzionale alle legittime esigenze di qualsiasi cittadino residente che consente una volta su mille di parcheggiare. Mi sembra, pertanto quantomeno ingiusto per non dire altro – evitando di alimentare la polemica – che i residenti vengano additati come veri e propri incivili e maleducati che sostavano nonostante un evidente divieto, atteso che si trattava di stalli con strisce orizzontali di colore bianco;
3)se come viene riportato e, sfortunatamente, il commercio purtroppo in molti casi in quella zona è morto o per meglio dire è in affanno da anni e chi resiste oggi lo fa con enormi sacrifici, sono proprio gli spazi per potersi anche fermare che consentono ai clienti di frequentare la stessa zona ed incentivarlo;
4)siamo tutti d’accordo che ad Enna mancano i posteggi, ma è pur vero che cinque in meno sono comunque molti per una viabilità come quale della nostra città. Nonostante tutto nessuno vuole offendete l’intelligenza comune o erigersi a “capipopolo” e soprattutto condizionare il parere dei cittadini. Ecco perché anche noi rivolgiamo l’invito ad andare a controllare di persona, ma in quella occasione ascoltate il grido ulteriore di allarme di quei pochi stoici commercianti che tengono ancora le luci accese in Via Roma;
Abbiamo chiesto pertanto di essere ascoltati dall’amministrazione insieme ai commercianti e ai tanti cittadini che hanno dissentito su questo provvedimento, ma abbiamo appreso che qualcuno che ha incontaro i commercianti a posto un veto assoluto sui residenti “forse perché appestati o cittadini di seconda categoria”. Pertanto, torniamo a chiedere un confronto con la stessa Amministrazione al fine di esaminare possibili soluzioni alternative che possano effettivamente contemperare le esigenti di tutti i cittadini, evitando che vengano veicolate notizie che non hanno fondamento.
IL COMITATO CITTADINI DI VIA ROMA

Rispetto a quanto scritto nel comunicato, ed essendo noi direttamente tirati in ballo, riteniamo opportuno intervenire con qualche considerazione partendo innanzitutto dal dire che nessuno ha mai voluto screditare l’intelligenza di qualcuno e allo stesso tempo consideriamo che nessuna maestà è lesa nel dire che ci sia (stato) qualche capopolo in preda al prurito.
Si dice nel comunicato di una mossa a sorpresa. Beh, agli attenti cittadini componenti del comitato vorremmo chiedere dov’erano la sera del 10 dicembre scorso e omettiamo volutamente dal dire cosa ci sia stato quella sera convinti che anche loro lo sappiano. Questo perchè si parla di effetto sorpresa.
Proseguiamo con un altro concetto. Tenuto conto che si tratta di cinque posteggi (non sta a noi dire se siano tanti o pochi), ci si lamenta che suddetti vasi impediscono “ anche la semplice sosta dei tanti residenti o di chi semplicemente vuole fermarsi per andare in uno dei pochissimi negozi rimasti in quella zona”; bene, e noi chiediamo, dove dovrebbe avvenire la “semplice sosta”? Laddove è vietato fermarsi? Se una regola c’è questa che piaccia o no va rispettata! Ci saremmo aspettati che da cittadini fossero state fatte ben altre considerazioni. Il problema sta forse proprio li, nel pensare “che succederà mai, cinque minuti metto le quattro frecce e torno subito”; no carissimi questo non può succedere. Semmai se c’è la volontà di andare “in uno dei pochissimi negozi rimasti in quella zona” una soluzione potrebbe essere quella di posteggiare magari più lontano (Belvedere, Piazza Europa, Via Trieste, Piazza Carmine…) e vivere la città, scoprirne gli angoli e magari anche altri negozi e ripopolare la via Roma. Se poi dobbiamo andare in quel negozio rimasto e pretendiamo di posteggiare “un attimo” per poi andare via, allora, beh, quello è un altro discorso.
Sul tratto tra Piazza S. Tommaso e via Libertà. Agli scriventi risulta che siano sempre rispettate le strisce trasversali per evitare il posteggio? Magari noi non abitiamo li ma possiamo dire che spesso ci sono posteggiate la automobili. E sfidiamo chiunque a dire il contrario e allo stesso tempo chiediamo maggiori controlli delle competenti autorità. Ci saremmo però aspettati che una condanna l’avesse fatta anche il Comitato. Ma su questo tema ci torneremo tra un po’.

Ed ancora. “Sono proprio gli spazi per potersi anche fermare che consentono ai clienti di frequentare la stessa zona ed incentivarlo”. Rispettiamo il parere ma permetteteci di considerarlo da comodisti perchè “fermarsi, entrare in un negozio e scappare via perchè si ha la macchina in divieto” (come fanno alcuni) pensate sia davvero la soluzione per rilanciare l’economia dei martoriati negozi che davvero sono in difficoltà e avrebbero bisogno di altre attenzioni rispetto ad un posteggio in divieto? Noi siamo per il vivere la via Roma, andare nel negozio interessato e scoprire magari che accanto c’è un’altra attività commerciale che vende prodotti interessanti.

In conclusione permetteteci le ultime due considerazioni. Ci saremmo aspettati di vero cuore che in questo comunicato si fosse fatto almeno un accenno di condanna per qualche “deficiente” (perdonateci perchè non è un termine consono, ma è meritato) che pochi giorni dopo ha rubato le piante dai vasi. Che piacciano o no questi gesti vanno sempre e comunque condannati. Vedete, anche questa è legalità che va difesa. Diamo per scontato che siano venuti da un’altra città per rubarle (giustificazione estrema, ma ci proviamo) e che nessuno abbia visto niente (anche perchè da perfetti codardi ci si macchierebbe dello stesso peccato), ma una ferma condanna sarebbe stata opportuna anche per far rientrare la discussione sui giusti binari del confronto civile. Qualche parola ce la saremmo aspettata, ma registriamo purtroppo un silenzio non giustificabile tranne che nessuno se ne sia reso conto ma ne dubitiamo. L’auspicio è che qualche telecamera abbia ripresto l’autore/trice altrimenti che senso ha la videosorveglianza e sognamo anche di poter pubblicare la foto o il video dell’autore/trice che ruba o spezza le piante per svergognarlo/la, ma siamo sognatori e sappiamo che nessuno lo farà mai perchè si svelerebbe la natura di pseudo cittadini.
Ultima considerazione. Ci sarebbe piaciuto conoscere il numero ed i nomi dei “tanti cittadini” componenti del Comitato atteso che essendo intervenuti civilmente non hanno nulla nascondere. Siamo fermamente convinti che anche la singola persona vada ascoltata perchè frutto della democrazia ma ci piacerebbe sapere con quante persone ci siamo confrontati, per capire quante persone vengono rappresentate tenuto sempre conto che, ripetiamo, vanno comunque ascoltate anche se una o due.