Rifiuti. Sicilia Futura: PD Enna con l’esigenza(?) di salvare il mostro che ha creato

Rifiuti-spazzatura-PDEnna. Non si placa il nervosismo dei gruppi Consiliari sulla questione gestione rifiuti, il gruppo Consiliare di Sicilia Futura, tramite il loro capo gruppo Peppe La Porta ci vanno duro su i giochi che si vorrebbero consumare nel massimo consesso civico: “Ogni mattina si consuma ad Enna la prova generale di quello che succederà da qui a poco, l’implosione di un sistema che trascinerà tutta la città in un girone infernale! cumuli di sacchetti ammonticchiati sui marciapiedi o sulle stradine che non raccolte danno alla città un aspetto indecoroso che indigna e mortifica tutti i cittadini, titoli di giornali che parlano di una tragedia annunciata, quella della gestione dei rifiuti e delle discariche sature, dei problemi di abbancamento della differenziata, del dramma del licenziamento per gli operai che si occupano della raccolta e in questa situazione il partito con la maggioranza in consiglio comunale (n.d.r.: PD) annuncia che non voterà il piano di intervento predisposto dall’amministrazione per la costituzione dell’ARO e la gestione dei servizi di igiene urbana! Non dico che il piano di intervento debba essere votato a scatola chiusa, certamente no! Non dico che non può essere emendato, certamente no! Ma sicuramente l’unica azione di intervento degli ultimi anni per cercare di risolvere il problema dei rifiuti in città non può essere liquidata con un niet! Ora non è il caso di fare una esegesi del problema di chi o cosa lo ha generato e gli errori (ovvero orrori) consumati negli anni precedenti, ma sicuramente l’amministrazione che sosteniamo, dopo un fin troppo lungo periodo di gestazione (seppur dovute a cause oggettive!) come annunciato e pre-discusso con le forze politiche, ha elaborato un piano di intervento che se approvato è il primo passo per la costituzione di una SRL che consenta la gestione in house del servizio di igiene pubblica. I vantaggi della gestione diretta del comune a parte descriverli nel piano e nell’esperienza quotidiana, nel senso che quello che non và potrebbe avere una soluzione immediata, sono impressi nella memoria collettiva della città, quando uno degli aggettivi qualificanti di Enna era la piccola svizzera, proprio per la pulizia e l’ordine che presentava a cittadini e visitatori! Ora quindi è inutile parlare di aspetto finanziario! ne parleremo quando si parla di tariffe e bilancio! Adesso si vota solo il piano di intervento! E’ inutile parlare del transito dei lavoratori alla SRR come di condizione imprescindibile per “la salvezza”, infatti altri comuni che hanno già costituito gli ARO, solo adesso si stanno attivando al transito. In definitiva se è vero che il fine ultimo di chi fa politica è il bene della collettività, sarebbe opportuno che senza pre-giudizi e prese di posizione di “bandiera”, con onestà intellettuale si discuta e si deliberi sulla proposta dell’amministrazione nel più breve tempo possibile, senza pretestuosi espedienti e immotivati ritardi dovuti, a sentir loro, ad una interpretazione troppo rigida delle procedure, ma che in realtà nascondono la voglia (o forse l’esigenza?) di salvare il mostro che hanno creato, di riproporre la stessa logica clientelare che non potrà che riprodurre le stesse inefficienze e gli stessi buchi di bilancio”.
Peppe La Porta così conclude: “Adducere inconveniens non est solvere argumentum“.