Valguarnera. Consiglio comunale su poliambulatorio e parco Floristella

valguarnera uscita floristellaValguarnera. “Istituire un tavolo tecnico composto da maggioranza e opposizione, per reperire nuovi locali, invitando nel contempo l’Asp Enna a ristrutturare nel più breve tempo possibile l’immobile “Sebastiano Arena” sede del poliambulatorio”, chiuso il 18 aprile scorso dall’Asp per gravi irregolarità strutturali ed igienico-sanitarie rilevate dai carabinieri del luogo e dai Nas. E’ stato questo in sintesi, la decisione del consiglio comunale straordinario svoltosi venerdì sera. In attesa dei nuovi locali, le specialistiche, non tutte, come è stato reso noto, sono state spostate provvisoriamente presso la sede della Guardia Medica e del “118”, ma si tratta di una soluzione di assoluto ripiego visto che i locali non sono per nulla capienti, non del tutto idonei e perché alcune come cardiologia e fisioterapia rimangono fuori dal novero. Bisogna quindi cercare nuovi locali anche privati che “non necessariamente- spiega il consigliere di opposizione Giuseppe Speranza- devono trovarsi nello stesso stabile. Le specialistiche possono anche essere collocate in diversi appartamenti, come già avviene in altri centri con costi a carico dell’Asp e non del Comune. “L’Asp – continua l’esponente di opposizione – deve soprattutto assicurare i servizi indispensabili per bambini e anziani che sono costretti a recarsi giornalmente a Enna o Piazza Armerina per terapie e vaccinazioni”. Il sindaco Francesca Draià per l’immobile del “Sebastiano Arena, ha fatto sapere che con i vertici Asp sono allo studio diverse soluzioni compresa quella di uno “scambio” tra questo immobile e un altro di proprietà comunale. Non sarà facile – ha detto – rimettere in sesto il poliambulatorio perché riportarlo a norma occorre un investimento di circa 500 mila euro che l’Asp dovrà inserire nel piano triennale delle opere da finanziare. Occorre quindi una soluzione più immediata che è quella di reperire nuovi locali.” Ma il “Sebastiano Arena” non potrà diventare una cattedrale nel deserto. L’obiettivo per molti, dovrà essere quello di rendere agibile quanto meno il piano terra, “ma anche qui – ha ribadito il sindaco – bisogna rifare tutti i pavimenti per delle infiltrazioni d’acqua che appaiono in superficie e non è una soluzione di breve periodo”. La seduta all’inizio è stata incentrata ancora sulle polemiche inerenti ai fatti di qualche giorno fa e che hanno avuto come attori principali lo stesso primo cittadino alcuni insegnati e genitori della media “Lanza”, sull’ipotesi poi tramontata di spostare i servizi presso la scuola. “Il sindaco ha ribadito di essere stata letteralmente “assalita” da genitori e insegnanti e di essersi trattata di una manifestazione organizzata dagli stessi insegnanti. Sull’argomento ha risposto il consigliere Profeta presente all’incontro, asserendo che non c’è stato alcun attacco e che genitori e alunni hanno manifestato al sindaco con toni accesi ma civili, il loro disappunto. Alla fine sull’argomento Floristella, il sindaco ha comunicato di aver ricevuto dalla Corte di Conti la risposta al suo quesito sulla delibera inerente la fuoriuscita dall’Ente Parco Floristella. “La Corte mi ha risposto – ha concluso Draià – che essendo l’Ente Parco un ente nato con legge regionale ed essendo l’unica partecipata del Comune con un costo irrisorio di 14 mila euro l’anno, è possibile mantenere la partecipata. Per cui ci adopereremo al più presto per modificare la delibera”.

Rino Caltagirone