Valguarnera: Corte dei conti risponde al sindaco su Floristella, la fuoriuscita non era un atto dovuto

Valguarnera. La fuoriuscita dal Comune dall’Ente Parco Floristella, non era un “atto dovuto”. A decretarlo la Corte dei Conti. Ed è la fine di una “querelle” durata diversi mesi, allorquando la Giunta guidata da Francesca Draià, con atto di indirizzo e la maggioranza consiliare col voto d’aula, decretarono la fuoriuscita del Comune dall’Ente Parco. Tutto ciò dopo due sedute consiliari sull’argomento infuocate, con i rappresentanti di minoranza che si sono opposti in tutti i modi a quell’atto, definendolo “scellerato”, mentre il sindaco lo giustificava dicendo, che si trattava di un “atto dovuto”, voluto dalla Corte dei Conti.
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Adesso la Corte fa piena luce e risponde ai quesiti dello stesso sindaco Draià che aveva chiesto: “se nel piano di razionalizzazione previsto dalla legge, per il contenimento della spesa pubblica, l’Ente Parco era da considerarsi tra le Partecipate comunali. E se costituiva obbligo per i Comuni aderenti, avviare le procedure di dismissione della quota di partecipazione”. Gli altri soci sono Enna, Piazza Armerina e Aidone. La Corte risponde al sindaco che: “essendo Parco Floristella un ente di diritto pubblico, istituito con legge regionale e con finalità istituzionali, la partecipazione, in questo caso, non ha avuto origine per scelta operata dal Comune, bensì per effetto di una disposizione di legge della regione Sicilia e quindi qualsiasi modifica deve essere adottata dalla regione, nelle stesse forme e modalità previste per la sua costituzione”. La questione in paese è molto sentita, per ragioni storiche, affettive e di vicinanza, tanto che è stato dato vita ad un comitato civico “difendiamo Floristella”. Adesso sia il comitato che il gruppo di opposizione “L’Altra Voce” ne chiedono conto e ragione al sindaco, invitandola a “provvedere alla revoca immediata delle delibere di Giunta e Consiglio. Nel caso non dovesse accadere –fa sapere il coordinatore del gruppo di opposizione “L’altra Voce” Gabriele Leanza- chiederemo al comitato e a tutta la collettività, di attivare le procedure per indire un referendum consultivo ai sensi dell’art. 92 dello Statuto Comunale. Le modalità con cui l’intera vicenda è stata gestita- aggiunge Leanza- evidenziano ancora una volta la superficialità degli attuali esponenti di governo, che hanno giustificato sempre la loro decisione dietro l”atto dovuto” ora la gente è consapevole del fatto che non era –“un atto dovuto”. La questione è stata affrontata più volte in Consiglio ma nonostante i ripetuti inviti a rivedere la loro posizione e l’incapacità dell’amministrazione di ascoltare opinioni contrastanti, ha determinato situazioni di stallo che hanno ridicolizzato la nostra comunità in ambito provinciale” Sul punto interviene il sindaco Draià: “Ho già comunicato ai Comuni partners e al commissario dell’Ente Parco Daniela Leonelli, la decisione della Corte dei Conti, chiedendo loro un tavolo tecnico per decidere sul da farsi. L’opposizione stia tranquilla, modificherò con atto di Giunta il piano di dismissione e poi apporteremo col consiglio gli atti consequenziali”.

Rino Caltagirone