Enna. Buca via Mercato, a Consiglieri PD: più opportuno Rifare l’Italia o Rifare Enna?

abbaiare alla lunaEnna. La polemica sull’inizio dei lavori in via Mercato si sposta… sui muri della città. E lo fa l’area di “Rifare l’Italia” del Pd con i consiglieri comunali Stefano Rizzo, Angela Marco, Tiziana Arena e Paolo Timpanaro che hanno firmato i manifesti affissi in tutta la città in cui informano il sindaco Dipietro che “ci sono i cittadini di un quartiere della città rimasti bloccati da una buca (!)” chiedendogli poi “pensa di intervenire prima o poi? Se per Lei è troppo impegnativo ci faccia sapere… cominceremo ad arrangiarci”.
enna manifesti affissi buca via mercatoLa provocazione ha raggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici che però non l’ha colta ed anzi annuncia che “lunedì inizieranno i lavori”. Ma l’assessore Palermo fa un passo indietro e spiega che “il Pd è stato edotto in tutte le sedi, dalle commissioni al Consiglio comunale, sull’iter che ha portato avanti l’amministrazione in merito agli atti di legge e sugli enti coinvolti (Soprintendenza, Genio Civile ed università ndr)”. La via Mercato è chiusa dallo scorso gennaio, da quando cioè si aprì una buca. Da allora ne è seguito un lungo iter e qualche annuncio sull’imminenza dell’inizio dell’intervento. In tanti hanno espresso preoccupazione in vista del passaggio del fercolo con il simulacro della Patrona il prossimo 2 luglio dimenticando, a volte, la priorità del disagio vissuto dai residenti. L’assessore Palermo spiega perchè ci sono voluti quattro mesi prima di arrivare all’inizio dei lavori: “Voglio innanzitutto ricordare lo scempio ereditato dalla cattiva manutenzione del passato e poi il fatto che sotto la strada c’erano degli ingrottati è uno dei motivi che hanno richiesto ulteriori studi”. enna Buca via MercatoMa c’è di più secondo l’assessore: “Abbiamo rigorosamente seguito l’iter a cui si è aggiunto il nuovo codice degli appalti che ha appesantito le procedure”. Si è quindi arrivati a giovedì con il deposito delle buste da parte delle ditte interessate a realizzare il lavoro, buste con le offerte che sono state aperte venerdì e lunedì, assicura Gaetana Palermo, “i lavori potranno partire”. In conclusione spiega che “alcuni abbaiano alla luna perchè conoscevano già i fatti ed inoltre vorrei sottolineare che non abbiamo proceduto, come in passato, ad un affidamento diretto dei lavori e posso aggiungere che con l’Ufficio tecnico abbiamo lavorato bene”.
Al di là del botta e risposta politico adesso quel che più conta è che i lavori possano iniziare ed essere completati al più preto e a tal proposito è stato spiegato che richiederanno tra i dieci ed i quindici giorni al massimo.