Valguarnera. Comitati cittadini: riaprite subito il poliambulatorio, chiuso frettolosamente ed immotivatamente

Valguarnera. “Riaprite subito il poliambulatorio, chiuso frettolosamente ed immotivatamente lo scorso 18 aprile”. A chiederlo a gran voce e senza alcun tentennamento ai vertici sanitari ennesi, il coordinatore provinciale dei comitati cittadini, Carlo Garofalo, nel corso di un’assemblea pubblica, tenutasi martedì sera in via Sant’Elena ed alla quale hanno partecipato centinaia di persone.
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Relatori oltre a Garofalo, il presidente Pippo Catalfamo, l’ex sindaco Salvatore Bonanno, nonché i giornalisti locali chiamati a fare la cronistoria, dal 18 aprile ad oggi. Una vicenda dantesca quella della chiusura dell’unico presidio sanitario locale, che continua avere, a distanza di un mese e mezzo, un unico comune denominatore: il calvario di centinaia di cittadini valguarneresi, soprattutto anziani, costretti giornalmente a recarsi tra mille difficoltà, presso le unità di Enna e Piazza Armerina, per sottoporsi alle prestazioni mediche. Anche la soluzione tampone studiata dall’Asp, di spostare a partire da ieri 1 giugno, 6 specialistiche di sola visita, in una angusta stanza della Guardia Medica e del 118, non ha avuto buon esito. Ieri mattina infatti, era prevista Ortopedia, ma dello specialista incaricato nemmeno l’ombra: “ Si trova in ferie”- ha risposto- il personale presente. Garofalo nel suo discorso non ha fatto tanti giri di parole, nel dire che chiederà sin da subito un incontro al prefetto, nel quale dovrà essere presente pure il manager della sanità Giovanna Fidelio per conoscere dalla sua viva voce i motivi che l’hanno indotta a chiudere battente. Considerato che i Nas nel sopraluogo del 14 aprile avevano rilevato carenze igienico sanitarie e solo qualche altra piccola irregolarità, disponendo solo precise prescrizioni di lavori da effettuare e non certo la chiusura. “Solo in vista di calamità naturali o di un terremoto, l’Asp avrebbe potuto chiuderlo, non per dei lavori da effettuare”. Ha aggiunto poi, che della decisione che ha privato migliaia di cittadini di servizi specialistici, informerà il presidente della Regione Crocetta e l’assessore alla sanità Pistorio. Infine, rivolgendosi al sindaco Francesca Draià che assisteva poco distante, le ha chiesto di verificare attraverso i suoi uffici, se possa ipotizzarsi per l’Asp il reato di interruzione di pubblico servizio. “Desidero saperlo al più presto, perché se non è il sindaco ad accertarlo, saremo noi a farlo.” Garofalo ha concluso il suo discorso dicendo che se il comitato cittadino non avrà risposte concrete in tempi brevi, organizzerà una grande manifestazione generale che coinvolgerà migliaia di persone”. L’ex sindaco Salvatore Bonanno, nel suo breve intervento, ha invitato la cittadinanza a mobilitarsi, ricordando quel lontano 23 settembre 1984, quando da sindaco riuscì a far scendere in piazza oltre 2000 persone per una grande manifestazione che si concretizzò con l’apertura dell’attuale struttura “Sebastiano Arena”. “ Non possono essere vanificate- ha ricordato- le lotte che istituzioni, partiti e sindacati facemmo 32 anni fa.”. Il presidente Pippo Catalfamo, infine, ha ricordato che in 12 anni di attività il comitato si è occupato sempre di problemi seri, ma mai così preoccupanti per la salute della gente.
Apprendiamo che l’Asp di Enna e il sindaco di Valguarnera avrebbero riaperto e concluso la trattativa con il “Boccone del Povero” per l’affitto dell’immobile attiguo al “Sebastiano Arena”. La trattativa interrottasi qualche settimana fa e che aveva di fatto sollevato un polverone dopo la lettera inviata dalla madre superiora dell’Istituto, che accusava l’Asp di essersi tirata indietro, si sarebbe, come detto, conclusa positivamente dopo un nuovo incontro tra le parti. Tutto ciò in extremis, proprio all’indomani dell’assemblea pubblica indetta dal comitato cittadino. Nuovi particolari, nei prossimi giorni.

Rino Caltagirone