Enna: ad un anno dalle amministrative

dipietro maurizio palermo gaetanaNella giornata di oggi gli elettori di Calascibetta e Barrafranca si recheranno alle urne per eleggere sindaco e consiglieri comunali e la chiamata arriva un anno dopo le amministrative che hanno provocato un terremoto politico nel capoluogo dove Maurizio Dipietro riuscì a sconfiggere al ballottaggio Mirello Crisafulli. Un colpo che ancora oggi il Pd non è riuscito a metabolizzare bene al proprio interno dove si è a metà strada tra la calma apparente e la pace armata. Nel mezzo c’è sicuramente il commissariamento della segreteria politica. Le idee, in casa dem, potrebbero essere più chiare tra qualche mese o, forse è più appropriato dire, ad inizio 2017 quando pare proprio che si svolgerà il congresso provinciale.
Ma torniamo ai fatti di Sala Euno. Come noto in consiglio comunale acquisì la maggioranza la coalizione del candidato sindaco sconfitto; per loro 15 consiglieri andati ad “Enna democratica” e lista “Torre” (poi confluiti nel Pd) e due a Sicilia Democratica che pochi mesi dopo vide un eletto, Saverio Cuci, passare ad Area Popolare restando comunque tra i banchi dell’opposizione. L’altra fetta di consiglio oggi come allora è formata dai due consiglieri del M5S ed il resto è a sostegno del sindaco Dipietro. Ma anche tra questi schieramenti ci sono state delle “trasformazioni”. La più sostanziale è quella di “Sicilia Futura” nata da “L’altra città” che al primo turno appoggiò il candidato sindaco Girasole poi diventato vice sindaco con l’elezione di Dipietro.
Anche dentro la giunta in questi primi dodici mesi si sono avuti avvicendamenti ma, hanno spesso sottolineato i gruppi di governo, non per crisi politiche. Il primo a lasciare l’incarico di assessore, optando solo per quello da consigliere, fu Francesco Comito che passò il testimone a Paolo Di Venti che scelse solo la carica di assessore facendo entrare a Sala Euno Giuseppina Firrantello. Il secondo ingresso nella giunta Dipietro è stato (esattamente due mesi fa) quello di Gianpiero Cortese al posto di Fulvio Licari la cui veste di “tecnico” era a tempo. All’orizzonte c’è però un altro cambio perchè Giusi Macaluso lascerà il suo posto da assessore, per inconciliabilità con impegni familiari, quasi certamente a Paolo Gargaglione (una scelta che ha già provocato le dimissioni di Fiammetta dal gruppo consiliare) che in una prima fase potrebbe optare per il doppio incarico di assessore e consigliere anche se le sue dimissioni da consigliere consentirebbero alla Macaluso di entrare a Sala Euno da consigliere come prima dei non eletti con “L’altra città”.