Valguarnera. Sarà aperto a fine estate il tratto di strada della SP 4 chiuso da ben dieci anni

SP 4 cantiere_grottacaldaValguarnera. Sarà aperto entro fine agosto, massimo i primi di settembre, il tratto di strada della strada provinciale 4, all’altezza della galleria Grottacalda, chiuso da ben dieci anni. A dichiararlo il direttore dei lavori ingegnere Gaetano Alvano, funzionario dell’ex provincia regionale. “Proseguiremo non stop con i lavori sino alla consegna, che avverrà a fine agosto o massimo ai primi di settembre. Ci fermeremo solo qualche giorno a Ferragosto, poi via per il rush finale. ”Anche le famose 12 travi lunghe 30 metri e del peso di 55 quintali cadauna che serviranno per sostenete le tre campate sono in parte arrivate, le altre arriveranno a giorni, quindi non dovrebbero esserci più scusanti. Ma il condizionale è d’obbligo, dopo i numerosi fermi tecnici, le troppe sospensioni, le perizie di variante e l’inclemenza dei periodi invernali. Un tratto di strada, quello della Sp4, di vitale importanza per migliaia di automobilisti, costretti giornalmente da dieci anni a bypassare una angusta trazzera di un paio di chilometri, per raggiungere dall’autostrada Catania-Palermo, da Valguarnera e da altri comuni della provincia, i centri di Piazza Armerina, Aidone e delle zone limitrofe. Centri questi ad alta intensità turistica e lavorativa per la presenza della Villa del Casale, dell’Ospedale “Chiello”, delle scuole superiori di Piazza Armerina, di Morgantina e del suo museo. Dieci anni di intoppi burocratici e di problematiche varie che hanno messo a repentaglio le coronarie degli automobilisti e frenato l’economia turistica della zona. A nulla nel tempo sono valsi i numerosi appelli dei Comuni viciniori, Valguarnera, Piazza Armerina e Aidone, caduti tutti nell’oblio e nell’indifferenza. I Cinque Stelle di Piazza Armerina, a fine aprile, inscenarono su quel tratto un’azione di protesta, tagliando beffardamente il nastro. Fu una frana nel 2006, una maledetta frana, per dei corsi d’acqua scesi a valle dalla collina, a corrodere pian piano il manto stradale, sino a distruggerlo del tutto. La prima chiusura, datata ottobre 2006, fu parziale con una sola corsia aperta, poi dopo qualche tempo definitiva. Da allora, un continuo calvario per studenti pendolari, insegnanti, impiegati, medici, turisti e mezzi pesanti, costretti a muoversi con parecchie difficoltà su quella mulattiera della Sp88. Tutto ciò per dieci lunghi anni ininterrotti e per 150 metri di carreggiata. Una vita fa, passata tra promesse e burocrazia. Studenti pendolari che frequentavano nel 2006 le prime superiori oggi sono laureati, quarantenni con i capelli bianchi e turisti che vengono per la seconda volta non credono ai loro occhi. Ne è passato di acqua sotto i ponti, ma adesso tutto sembra finito! Fra due mesi, tranne impedimenti dell’ultima ora e colpi di scena, quel tratto di strada dovrebbe essere reso fruibile agli automobilisti. Anche il mistero delle dodici travi difficili da trasportare che hanno frenato negli ultimi mesi la consegna dei lavori è stato risolto. L’Anas ha autorizzato il trasporto. Non stanno arrivando però dalle strade interne interdette ai mezzi speciali, ma da Ragusa. Dalla zona iblea percorrono la strada per Catania, poi l’autostrada sino ad Enna, imboccano la pergusina, per confluire al cantiere. “Anche questo rebus è stato risolto –conclude l’ingegnere Alvano- subito dopo la loro collocazione proseguiremo con i lavori di carpenteria, la messa in opera delle solette e di altri manufatti, quindi la bitumazione e la consegna”.

Rino Caltagirone