Cassazione annulla sentenza di condanna per il pietrino Salvatore Cutaia

cassazioneCon sentenza del marzo 2012 il Tribunale di Enna in composizione monocratica condannava il pietrino Salvatore Cutaia per violazione dell’omesso versamento di ammenda previsto dalla Legge antimafia, violazione della misura di prevenzione che prescrive, tra le altre cose, di vivere onestamente nonché danneggiamento aggravato di un autoambulanza (su quest’ultimo verteva il ricorso per cassazione, mentre per i primi due capi d’imputazione era stata dichiarata prescrizione in appello), alla pena di mesi quattro di reclusione, oltre che al pagamento delle spese processuali
Proposto appello, l’imputato otteneva il proscioglimento per le due violazioni mentre resisteva l’accusa di danneggiamento aggravato.
In data 8 giugno la Seconda Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di condanna con rinvio ad altra sezione della Corte d’Appello di Caltanissetta accogliendo il ricorso dei due difensori del Cutaia, gli avvocati Luigi Ticino ed Andrea Di Salvo, i quali avevano lamentato il vizio di motivazione delle sentenze nonché la mancata corrispondenza tra il capo di imputazione e la condanna.
Soddisfatti i due difensori che attendono di conoscere più approfonditamente le motivazioni della sentenza.