Progetto raccolta differenziata a Valguarnera

Progetto Educazione Ambientale a ValguarneraSi conclude a Valguarnera presso l’Istituto Comprensivo “G. Mazzini”, diretto da Giuseppe Ferro, il progetto annuale di Educazione Ambientale “Uso e riuso: per un ambiente pulito”, condotto nelle Scuole della provincia di Enna da Enna Euno e voluto dal Legale Rappresentante Antonino Di Mauro.
I bambini hanno seguito con molta attenzione gli incontri, che li hanno impegnati sia in attività teoriche che pratiche al fine di farsi portatori di una più ampia cultura della sostenibilità che permetta di rapportarsi in modo congruo alla complessità sia dei sistemi ecologici che di quelli umani.
Sono stati proprio gli alunni, attraverso una mostra dei loro prodotti e una discussione aperta, ad illustrare ai genitori quanto svolto e a sensibilizzarli per esempio a non comprare acqua in bottiglia per bere ma ad usare l’acqua del rubinetto, oltre che a sensibilizzarli alle buone pratiche sulla riduzione della produzione dei rifiuti urbani, auspicando al servizio della Raccolta Differenziata nel proprio Paese; tutto ciò durante la festa conclusiva del Progetto che si è tenuta nell’Aula Magna dell’Istituto Mazzini, alla presenza del Vicepreside Filippo Bonaffini, della biologa Rosa Termine e di Isabelle Cannarozzo di Enna Euno, oltre che dei genitori e degli insegnanti Antonietta Di Franco, Donatella De Rosa, Francesca Gurgone, Graziella Burgo, Maria Bongiovanni e Sabrina Faraci.
“È indubbio che non è più possibile continuare a produrre rifiuti al ritmo attuale pensando di risolvere il problema solo con lo smaltimento, perché significa non tener conto che le risorse naturali non sono illimitate e che la capacità di un ecosistema di sopportare un determinato carico, senza modificarsi, è limitata. Sul totale dei rifiuti che vengono mediamente prodotti da una famiglia, circa il 75% è potenzialmente riciclabile e quindi, se smaltiti correttamente, sarebbero essi stessi una vera e propria risorsa. Non bisogna sottovalutare, inoltre, che anche in casa sono prodotte notevoli quantità di rifiuti pericolosi, quali ad esempio le pile e le batterie esauste, i farmaci scaduti, gli oli usati, prodotti chimici che devono essere smaltiti in modo adeguato e per questo raccolti in maniera separata dagli altri rifiuti. Infine, occorre anche considerare che non usare gli imballaggi, oltre a ridurre i rifiuti, porta a garantire anche la salute umana; per esempio l’uso di plastiche, come le pellicole per alimenti, hanno degli effetti sulla nostra salute in quanto contengono, tra i tanti elementi chimici, gli ftalati che risultano nocivi anche al sistema endocrino disturbando o inibendo il funzionamento ormonale” ha dichiarato Rosa Termine.
Enna Euno ha consegnato un attestato agli alunni partecipanti al Progetto, designandoli “Custodi della Natura”, oltre che gadget in plastica e alluminio riciclati, forniti dai Consorzi COREPLA e CiAl.