Altro scippo ad Enna: vanno via le Suore Conossiane di Piazza San Tommaso

Enna Suore Istituto CanossianoDopo le Carmelitanc Scalze del monastero di San Marco anche le madri Canossiane del Collegio di Maria di Enna tra qualche mese saranno obbligate a chiudere il loro istituto per essere trasferite in altre sedi.
Infatti le superiori Canossiane di Roma hanno deciso autonomamente e in modo informale, senza nessuna comunicazione ufficiale scritta di voler chiudere a breve I’Istituto Canossiano di Enna, sito in Piazza San Tommaso da circa cento anni.
Ricevendo la inattesa e dirompente notizia il parroco di San Tommaso Apostolo, su indicazione di alcuni cittadini enncsi, il 31 maggio ha inviato alla Madre Generale Annamaria Babbini ed alla Madre Provinciale Luisa Merlin, figlie della Carità Canossiane in Roma la seguente lettera:
“Nel manifestare la grande preoccupazione, condivisa dalla comunità parrocchiale di San Tommaso Apostolo e da tutta la cittadinanza per la dichiarata intenzione di chiudere l’Istituto Canossiano, che ha sede nel territorio della parrocchia, si chiede di offrire la reale motivazione di tale scelta, non priva di conseguenze sulle molteplici attività pastorali e sociali che si svolgono presso l‘Istituto”.
Il servizio pastorale e sociale reso dalle Suore dellIstituto Canossiano alla città di Enna è stato ed è di grande utilità, anche perché offerto senza fini di lucro e con spirito di carità cristiana. Da più di un secolo la presenza canossiana favorisce e stimola nel popolo di Dio di questa città il bene della fede tramite attività promosse con l’insegnamento e la pratica della vita comunitaria e carismatica. La negativa decisione, espressa dalle autorità religiose delle Canossiane di Roma, viene motivata dalla carenza vocazionale e dall’anzianità delle quattro suore ancora in servizio nel collegio di Maria di Enna, dimenticando che in Enna è sorta la prima casa storica delle Canossiane di Sicilia e che nell’Istituto Canossiano della città ancora si esplicano un numero rilevante di iniziative di carattere religioso e sociale.
Ormai da tempo gli ennesi subiscono le ruberie di istituzioni governative. sociali e religiose senza riuscire a fermare questo triste e irreversibile declino della città.
Pertanto Padre Marotta, parroco di San Tommaso, all’unisono con la Comunità tutta, invita le Istituzioni e gli Enti associativi a intraprendere opportune azioni comunitarie per impedire questo scempio dell’impoverimento della città.