Valguarnera. Firmato contratto affitto tra Asp Enna e Istituto Boccone del Povero

Valvaguarnera poliambulatorio boccone poveroValguarnera. Firmato nel pomeriggio di lunedì, dopo un lunga odissea durata due mesi, il contratto di affitto tra Asp Enna e Istituto Boccone del Povero dei locali di proprietà di quest’ultimo e che serviranno per ospitare le branche specialistiche, una decina in tutto, presenti sino al 18 aprile scorso nella sede vicina del poliambulatorio “Sebastiano Arena”. Presenti per il Boccone del Povero l’avvocato Bisso e la madre generale, per l’Asp la manager Giovanna Fidelio e il direttore dei servizi amministrativi Maurizio Lanza, per l’amministrazione comunale il vicesindaco Concetta Greco e l’assessore Fabio Riccobene. Il contratto decorrerà dal 1 luglio ed avrà validità 14 mesi, (7+7), scadrà improrogabilmente il 31 agosto 2017. Il canone fissato è di 500 euro mensili e sarà tutto a carico dell’Azienda sanitaria provinciale. L’amministrazione comunale, per ringraziare le suore della disponibilità, erogherà in seguito un contributo straordinario. L’edificio si presta bene all’uso sanitario e rappresenta di sicuro il meglio che c’era in circolazione. Esso è composto da oltre 10 stanze di cui 8 con bagno in camera. I 16 giorni che decorrono da ieri e sino al 30 giugno, serviranno all’Asp per manutenzioni straordinarie: allacciamento delle linee telefoniche, scialbatura dei locali e collocazione all’esterno di un montascale per far accedere i disabili. Finisce così, dopo ben 57 giorni, la “querelle” poliambulatorio, chiuso dai vertici Asp quel fatidico 18 aprile a seguito dei controlli effettuati qualche giorno prima dai Nas di Catania e dai Carabinieri del luogo per varie irregolarità di carattere igienico sanitarie e strutturali. La chiusura, per molti non necessaria, visto che i Nas avevano dato solo delle prescrizioni per lavori da effettuare, non disponendone la cessazione dei servizi, aveva indotto gli stessi vertici a spostare tutte le specialistiche, una decina in tutto, presso le strutture di Enna e Piazza Armerina ad esclusione dei soli servizi di Guardia Medica e 118. Tutto ciò con seri disagi per migliaia di utenti costretti giornalmente a recarsi nelle strutture di Enna e Piazza per le prestazioni sanitarie. E non potevano mancare di certo le proteste nei confronti dei vertici Asp. Il comitato cittadino, nei giorni scorsi aveva inviato una lettera al Prefetto, una ai vertici della Regione e un esposto alla Procura della Repubblica, ma adesso si è posto riparo. L’attenzione adesso sarà rivolta ai lavori di ristrutturazione del “Sebastiano Arena”. Soddisfatta il sindaco Francesca Draià: “Abbiamo lavorato giorno e notte per questa soluzione, alla fine, nonostante qualche malinteso, ci siamo riusciti. Ieri mattina come primo atto ho avvertito il Prefetto di Enna Maria Rita Leonardi che ha seguito passo passo la vicenda. Intendo ringraziarla assieme ai vertici Asp per la disponibilità, all’Istituto Boccone del Povero per la sensibilità e l’attaccamento verso la comunità e alla cittadinanza tutta per la pazienza. Chiedo ai miei concittadini solo una cosa, di pazientare ancora 15 giorni, dal 1 luglio avranno di nuovo a disposizione tutte le specialistiche, nessuna esclusa, senza bisogno di peregrinare più per i vari centri della provincia.”

Rino Caltagirone