Tarsu 2009/10 Enna: ripartita la mediazione tributaria

tarsu 2009 2010Enna. È ripartito dopo un periodo di empasse il lavoro sulla mediazione tributaria relativa al pagamento delle bollette dei rifiuti 2009 e 2010. A promuovere un accordo con i contribuenti era stato il comune di Enna dopo una serie di confronti con le associazioni vicine ai cittadini che hanno presentato il ricorso.
Una prima proposta non fu ritenuta convincente, ma gli incontri successivi portarono ad un accordo che trovò però un momento di difficoltà nel momento in cui il dirigente dell’avvocatura comunale evidenziò (in una fase successiva) dei problemi ritenendo di tornare indietro rispetto alla soluzione trovata. A correre in aiuto, trovando una soluzione, è stato il dirigente del settore finanziario, Letterio Lipari. Gli assessori Angelo Girasole e Gianpiero Cortese hanno riconosciuto questo merito a Lipari sostenendo che «grazie alla sua intuizione siamo usciti da una fase di stallo».
L’accordo finale prevede quindi per i ricorrenti il pagamento dell’importo degli avvisi di accertamento, con l’abbattimento integrale degli interessi, con riduzione delle sanzioni amministrative contenute negli stessi nella misura del 35% del minimo previsto dalla legge in sede di definizione agevolata, con un importo minimo di 18 euro la possibilità di rateizzazione secondo quanto indicato nei regolamenti tributari, accoglimento di motivi di ricorso qualora il Servizio Tributi ammetta la loro fondatezza.
Il comune ha inoltre messo a disposizione i propri uffici al servizio dei cittadini interessanti alla mediazione. È stato inoltre evidenziato che se qualcuno preferisse comunque andare in giudizio, fino al primo grado c’è la possibilità di mediare nel caso in cui si ritenga questa opportunità come la più conveniente tenuto conto che vista la normativa nessuna delle parti ha la certezza di vittoria in pugno.
Con questa linea proposta il comune, spiegano Cortese e Girasole, spera di abbattere della metà il numero dei ricorsi che sono circa mille e novecento e presentati dai contribuenti secondo cui le tariffe non sono valide perchè stabilite dalla giunta anziché dal consiglio comunale.