Enna – CC. Approvato il Piano di Intervento Rifiuti. Risultato storico ma qualche criticità

enna c c 20giu2016 scranni pdRisultato storico per il Sindaco Maurizio Dipietro, la sua amministrazione e i gruppi consiliari che la sostengono, perché l’approvazione del Piano Rifiuti da parte del Consiglio Comunale di ieri 20 giugno, costituisce il primo passo per percorrere quella che reputa l’unica soluzione che possa azzerare i disastri compiuti in questi 12 anni nella vicenda dell’ATO Enna Euno e che possa dare garanzie lavorative e di certezza di pagamento puntuale e completo degli stipendi.

Dopo la sua approvazione da parte dell’Assessorato regionale – per accelerare la quale, il primo cittadino chiede pubblicamente a tutte le forze politiche, di fare pressione sui propri deputati ed assessori – si potrà decretare la fuoriuscita del comune dall’ATO e la costituzione di una società a responsabilità limitata a capitale comunale, alla quale verrà affidato in house la gestione del servizio rifiuti, sotto il controllo del Comune, con relativo passaggio del personale.

Risultato storico che il Pd ha contribuito a realizzare – come ricordano i consiglieri Tremoglie e Cappa – con la delibera consiliare del 31 ottobre del 2014, che ha dato l’indirizzo politico del piano di intervento attuale, prevedendo la costituzione dell’ARO. Precisazione volta a sgombrare il campo da ogni dubbio che il PD non intenda fare gli interessi dei lavoratori, considerato che la normativa prevede che il personale transita dall’ATO alla SRR e da lì all’ARO.
Sulla situazione del personale, tuttavia, grava anche la novità rappresentata dalla recente sentenza del Tribunale di Enna, che ha annullato la delibera di trasferimento del personale da Sicilia Ambiente a Enna Euno, ma sulla quale Dipietro ha rassicurato che l’assemblea dei sindaci, già da giovedì, studierà e troverà una soluzione per garantire tutti, per rimediare anche a questo errore ereditato.

Gli stessi consiglieri tuttavia preferiscono astenersi dalla votazione, così come il M5S, pronunciandosi a favore, tra l’opposizione, solo il consigliere Cuci di Area Popolare, reputando l’approvazione del piano un primo passo di un cammino difficile e complesso che va comunque fatto a prescindere dalle criticità e carenze.

Diverse infatti le criticità riscontate nel Piano adottato dall’amministrazione ed esposto dall’architetto Miccichè, che prevede una raccolta porta a porta, affiancata da una serie di azioni che andranno a complementare il servizio, un primo anno transitorio, che comporterà un costo di 5 milioni circa (trascorso il quale si avrà un abbassamento del costo di circa 700 mila euro), la realizzazione di una percentuale del 35% di differenziata e l’affitto dei mezzi.
Al piano sarà affiancato un sistema di comunicazione, infatti l’amministrazione ha partecipato, come da sollecitazione dei consiglieri del M5S, al bando Anci-Conai relativo al finanziamento a fondo perduto, approvando il Progetto di Comunicazione per attuare la campagna di comunicazione; si affiancheranno anche azioni di progetto con delle associazioni di categoria e di volontariato che operano nel territorio ed è prevista l’istituzione di agenti alimentari – che indicheranno meglio agli utenti come differenziare – e delle mini isole ecologiche distribuite sia a Enna Alta (n. 4) che a Enna Bassa (n. 1) che a Pergusa (n.1).
Il piano prevede, inoltre, un periodo di monitoraggio che sarà effettuato da un apposito ufficio e che consentirà di razionalizzare i percorsi o il numero di corse degli operatori ecologici.
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Un costo troppo alto e il fatto di partire da una percentuale bassa di differenziata, le criticità evidenziate da Tremoglie, mentre Solfato le ravvisa nel Sistema Pait, secondo cui paghi ciò che butti e che, pur essendo in linea di principio apprezzabile, è di difficile adozione anche perché richiede un sistema identificativo per evitare l’elusione che fa lievitare i costi; nel porta a porta, che ha altissimi costi di gestione e non si addice alle condizioni climatiche della città; nel fatto che non sia stata contemplata alcuna voce di previsione di imprevisti; ma soprattutto nella previsione dell’ampliamento della discarica di Cozzo Vuturo, nei confronti del quale lamenta, in particolare, il silenzio della politica, nonostante le gravi ripercussioni sull’inquinamento del territorio limitrofo e delle falde acquifere e sulla salute dei cittadini.
La decisione dell’astensione va, quindi, valutata come scelta di responsabilità, al fine di non impedire ulteriori ritardi per far fronte a questa situazione di emergenza e nel rispetto delle problematiche degli operatori ecologici, che è certamente insostenibile.

Ed è proprio in questo senso che viene accolta dal Sindaco che, tuttavia, non ha apprezzato le “chiacchiere” dei consiglieri del M5S, cui non fanno seguito proposte, ma dimenticando che parte proprio dai cinque stelle quella stessa mozione approvata in consiglio, con la quale si chiede l’inserimento delle piattaforme ecologiche nel pianto d’intervento della costituente ARO del Comune di Enna, con la possibilità di affidare la gestione dei servizi di igiene urbana anche a soggetti diversi dal gestore del servizio di raccolta; che il M5S ha presentato una nota informativa all’amministrazione sul bando Anci-Conai per un finanziamento a fondo perduto per la campagna di informazione dei rifiuti differenziati e, infine, ha presentato in IV Commissione il progetto sugli eco-compattatori.

Venti i consiglieri presenti in aula, otto di questi si sono astenuti, nessuno ha votato contro. Ai dubbi mossi sulla possibilità che la Regione cambi legge e che quindi la delibera approvata possa risultare inutile, il sindaco, pur non ritenendo che possa verificarsi, ha già comunicato di avere in riserbo altra soluzione.

Loredana Latragna