Enna: chiamata per 454 Forestali. Duro monito del Presidente del Comitato dei precari

Aidone forestali CittadellaDa domani in due Centri per l’impiego di Enna, Nicosia e venerdì primo luglio nel Centro per l’impiego di Piazza Armerina avverrà la chiamata per 454 forestali delle categorie 151istiti e 101isti da avviare al lavoro ai primi di luglio.
Per il distretto di Enna la chiamata riguarderà 183 lavoratori di cui a Calascibetta 8, a Centuripe 13 di cui due decespugliatori, Baronessa di Enna 40, bosco di Rossomanno e Bellia 64, Pasquasia 20, Leonforte 18 e Villarosa 20.
Per il Distretto di Nicosia la chiamata è di 119 lavoratori di cui ad Agira 10 con due decespugliatori, ad Assoro 15, Cerami 12, Gagliano 2, Nicosia Casale 50 con 10 decespugliatori, Nissoria 21, Troina 9.
Per quanto riguarda il Distretto di Piazza Armerina il totale è di 152 lavoratori di cui Aidone 20, Rossomano 11, Barrafranca 8, Piazza Armerina 68, Pietraperzia 45.
Allo stato attuale la chiamata sarà per cinque giornate lavorative, perché tutto è subordinato alla emissione dei decreti di finanziamento dei progetti presentati da parte del dirigente provinciale del Dipartimento Forestale, ma è chiaro che il lavoro proseguirà oltre i cinque giorni previsti. I tre segretari provinciali di categoria, Nunzio Scornavacche per la Cgil, Massimo Bubbo per la Cisl ed Enzo Saverino per la Uil incontreranno nel corso della settimana il dirigente del Dipartimento, Ettore Foti, per discutere sull’avviamento al lavoro di altri lavoratori forestali, appartenenti alla categoria dei 78isti che è quella che allo stato attuale è rimasta fuori dalla chiamata, ma è probabile che la soluzione arriverà entro la prima decade di luglio.

regalbuto giuseppe2Duro monito del presidente del Comitato dei precari Giuseppe Regalbuto contro l’assessorato all’agricoltura e i suoi dirigenti che gestiscono la forestale, poiché dice Regalbuto si iniziano a vedere le prime crepe. Chi non ha visto nei cantieri forestali così come in tanti altri uffici o posti pubblici, magagne che accompagnano tutto il sistema?
“Si pensa sempre di insabbiare o far finta di non sapere e non vedere, ma quando poi tutto si tira fuori o qualcuno “canta”, sembra che qualcuno cada dalle nuvole o fa finta di non sapere…. Gli sperperi ci sono sempre stati in tutti i settori. In modo particolare continua il Presidente Regalbuto è impensabile che 28000 lavoratori circa della forestale devono fare la visita medica due volte l’anno per una cifra di 100 euro a visita, in modo specifico se un operaio lavora presso l’azienda forestale fa’ la prima visita, se poi passa a completare le giornate presso il settore antincendio, fa la seconda visita, questo comporta una spesa di quasi tre milioni di euro in più ( ne gode solo il medico del lavoro). Per non parlare del prezzo delle buste paga che in alcuni mesi tipo ottobre se ne fanno tre o quattro per la stessa persona a un costo di circa 60 euro ( dati ad una ditta esterna) per un ulteriore sperpero di4/5 milioni di euro l’anno. Riguardo il prezzo della benzina per gli attrezzi forestali a 4,50€ al litro o gli stessi decespugliatori pagati a prezzi da capogiro certamente tutto questo fa riflettere in ottica presente, passata e futura viste le difficoltà che si rincontrano ad effettuare le giornate lavorative per i singoli operai.
Gare d’appalto per l’acquisto di decespugliatori o motoseghe fatte su misura, con sperpero di prezzi e ingenti quantità. Forestali beffati e martoriati da chi li gestisce, prima o poi tutto viene a galla, purtroppo alla fine se qualcuno deve pagare è sempre il piccolo e cioè l’operaio, che vive in un sistema che vige da anni con una gestione a misura di coloro che non vogliono il bene del comparto, ma quello delle proprie tasche, che si gonfiano come i meloni.
Dirigenti che non capiscono il male che fanno al sistema non mettendosi nei panni di chi si alza per portare il pane a casa, non per riscaldare la poltrona. Casse regionali che manovrano a loro piacimento e al loro sistema gonfiando i conti, pur sapendo che per reperire quei fondi si sono tolti soldi a un’altra categoria di lavoratori o raschiando il barile ancor di più di quello che ci si possa attendere.
La soluzione per tutti i precari della forestale sarebbe l’assunzione a tempo pieno (Come stabilito da una sentenza della Corte Europea) specializzandoli ulteriormente per essere impiegati in diversi settori tipo verde pubblico dei comuni, strade provinciali e comunali, parchi archeologici e riserve e tutti i settori che richiedono personale specializzato nel settore dell’ambiente”.