A Nicosia l’Opera dei Pupi Siciliani dei fratelli Napoli di Catania

Opera dei Pupi SicilianiNicosia, ieri sera si è svolto, nella splendida cornice della Villa S. Andrea della famiglia la Giusa, nel contesto dell’Eco Museo Petra D’Asgotto, uno spettacolo di rilevanza culturale e artistica che poco frequentemente possiamo ammirare: l’Opera dei Pupi Siciliani dei fratelli Napoli di Catania.
In un contesto agreste e culturalmente attivo è stata rappresenta una delle arti più antiche e affascinanti della nostra terra, l’Opera dei Pupi, che ha inscenato L’Orlando Innamorato intervallato da sprazzi di esilarante sceneggiata siciliana.
La famiglia Napoli svolge questa nobile arte da quasi cent’anni e sono oggi giunti alla quarta generazione di pupari, senza interruzioni negli anni di lavoro. Con passione e dedizione sono giunti fino agli anni duemila affrontando di petto i cambiamenti sociali e comunicativi, gli standard di intrattenimento, passando dal cinema per arrivare ad internet.
Opera Pupi Siciliani fratelli Napoli
Resistendo a cambiamenti epocali e di gusti hanno portato intatta ai nostri giorni la loro arte, quella catanese nello specifico che prevede la rappresentazione di diversi poemi epici cavallereschi , con non poche difficoltà ma con la dedizione che si deve ad un lavoro che può essere fatto solo se lo si ama davvero.
A Nicosia è stata rappresentata, per grandi e piccini, la formula della tecnica mista svelata, ovvero lo spettacolo rappresentato in modo da vedere sia i pupi che i pupari all’azione. Importante costruzione della messa in scena che permette sì la visione d’insieme dell’opera, ma soprattutto la logistica del momento, e per questo il tutto si carica di maggiore emotività scenica, mischiando, e quasi fondendo, le funzioni tra chi manovra e chi è manovrato; spettacolo nello spettacolo i pupari concentrati ed espressivi sopra la scena maestra, che ci esprimono chiaramente l’amore per il lavoro che stanno svolgendo attraverso movimenti decisi delle braccia che manovrano con maestria aste e fili dei magnifici pupi.

Dina La Greca