Enna. Festa Patrona e calcio

Un giovane lettore, non ancora maggiorenne, ha fatto una ponderata considerazione tra la festa patronale ennese ed il campionato europeo di calcio, che proprio stasera si gioca l’incontro tra le nazionali dell’Italia e la Germania, queste le sue considerazioni:

enna madonna visitazione 2016A cadenza annuale, ormai da secoli, nella cittadina di Enna, ogni 2 luglio, si rinnova la “festa della Madonna della visitazione” in onore della patrona della città. Questa tradizione ha radici profonde nel retaggio culturale locale, considerato momento sacro dell’anno in cui tutti i devoti rendono omaggio alla Madonna della Visitazione ed esaltano la propria spiritualità. Ma il suo valore va oltre quello prettamente religioso, infatti ogni anno attira masse di turisti provenienti da tutto il mondo. Eppure quando è stato reso noto che la partita Italia-Germania sarebbe stata disputata lo stesso giorno della sacra celebrazione, nessuno ha avuto dubbi: persino l’onnipotente Dio deve adattarsi alle limitazioni imposte dal calcio.
L’amministrazione ennese ha scelto di non menomare nessuno dei due eventi ed ha deciso di celebrarli entrambi con grandi preparativi. L’idea non è terribile, ma è chiaro che questa festa si sia ridotta a mero momento di svago e spettacolo fine a sé stesso. Un maggiore investimento di denaro nella valorizzazione dei beni culturali della zona avrebbe suscitato l’interesse di più turisti e dato lustro alla festa. Le idee di certo non mancano, tra le ipotizzabili ci sono: un percorso fruibile sia a visitatori esterni che a cittadini ennesi per visitare tutte le più importanti chiese di Enna, oppure delle navette che accompagnano i turisti a Piazza Armerina (che accoglie un patrimonio dell’ Unesco), gli scavi archeologici di Morgantina, il museo di Aidone o il castello di Sperlinga.
enna schermo partita festa patronaSi dice che l’Italia sia una nazione profondamente religiosa, ma non si specifica a quale divinità è sottoposta. Il calcio è diventato un vero e proprio credo. Alla vigilia di ogni partita della nazionale si viene travolti dall’attesa e le partite vengono vissute come se dal risultato dipendessero le sorti di un popolo. Al contrario, durante tutte le elezioni politiche, quando si decide veramente il destino di milioni persone, il sentimento principale è l’indifferenza e regna l’astensionismo. Un altro esempio può essere fornito dalle reazioni da parte dei giovani ad alcune notizie: quando sono trapelati i dettagli della condotta indecorosa dell’ex Presidente del Consiglio dei Ministri, che era solito passare del tempo in dolce compagnia minorenne, il fatto ha destato l’indignazione di molti, ma comunque in minore entità rispetto alla convocazione di Thiago Motta in nazionale, ritenuta scandalosa. Lo sfruttamento della passione calcistica anche nelle campagne elettorali ricorda molto il “panem et circenses” di Giovenale, un popolo distratto dalle problematiche concrete per mezzo di divertimenti effimeri.
Paolo Di Natale