Enna. Incidenti causati da buche e cattiva manutenzione delle strade, come richiedere risarcimento a Comune. Ma, è tanto complicato quanto meno segnalare il pericolo!

La Corte di Cassazione, l’8 Marzo del 2012 ha sentenziato che “nel caso in cui un incidente stradale sia stato causato dalla insufficiente od omessa manutenzione della sede viaria da parte dell’ente pubblico a ciò preposto, il soggetto incaricato del relativo servizio risponde penalmente delle lesioni colpose, non solo quando il pericolo determinato dal difetto di manutenzione risulti occulto, configurandosi come insidia o trabocchetto”.
Sarebbe più facile che la manutenzione ordinaria non fosse un optional!


Enna buca via senatore romano2Un fenomeno diffuso è quello dei sinistri causati dalla cattiva manutenzione delle strade e dei marciapiedi. In questi casi è possibile richiedere il risarcimento del danno all’Ente proprietario del tratto di strada in questione. La richiesta presuppone la prova della dinamica del fatto e dell’esistenza di un rapporto di custodia tra l’Ente e la strada. La richiesta va effettuata a mezzo lettera raccomandata entro cinque anni dal fatto.

Un tempo era richiesto anche che l’anomalia (la buca, la spaccatura nel marciapiede ecc.) fosse anche collocata in modo da non essere percepibile: la c.d. insidia (o trabocchetto). Sulla base di questo orientamento (che oggi non è più accolto) il danneggiato avrebbe dovuto dimostrare oltre alla dinamica del fatto anche la difficoltà nella percezione del pericolo. Una prova particolarmente complessa da fornire specie nei casi in cui l’unico testimone del fatto era il danneggiato stesso.
Oggi, invece, è generalmente riconosciuto che la responsabilità per il sinistro va addossata all’Ente proprietario della strada sulla base della prova della dinamica del fatto e dei due requisiti richiamati in precedenza (rapporto di custodia e rapporto di causa-effetto).

Come richiedere il risarcimento del danno

Enna buca via senatore romano1In primo luogo la possibilità di ottenere un risarcimento del danno dipende dalla dimostrazione delle circostanze concrete nelle quali il sinistro è avvenuto.
E’ quindi necessario, immediatamente dopo il sinistro, fare intervenire le Autorità di Pubblica Sicurezza (Polizia Municipale, Polizia di Stato ecc.) perché redigano un verbale che riporti le condizioni del tratto di strada percorso.
Inoltre è sempre opportuno, se vi è la possibilità, scattare delle fotografie del posto e delle condizioni del mezzo, nonché recuperare immediatamente i nominativi di tutti i testimoni che hanno assistito all’incidente.
Se vi sono stati solo dei danni materiali al veicolo occorre predisporre un preventivo per le riparazioni.
Se dal fatto sono derivati dei danni fisici (si pensi all’ipotesi del pedone che inciampa in una spaccatura nel terreno) è necessario recarsi nel più vicino Pronto Soccorso per le diagnosi e per la certificazione del tipo di lesioni subite.
Eventualmente – in un secondo momento e terminate le cure – questa documentazione potrà essere integrata con le valutazioni del medico legale.
Una volta raccolti questi elementi occorre individuare l’ente proprietario della strada ed inviare alla sua sede legale una richiesta di risarcimento dei danni specificando:

le generalità del danneggiato o del soggetto che richiede il risarcimento;
le circostanze nelle quali è avvenuto il sinistro;
la dinamica del sinistro;
la tipologia e l’entità dei danni subiti (allegando la relativa documentazione a supporto della richiesta);
il nominativo dei testimoni.

Occorre poi indicare se sono intervenute:

autorità di pubblica sicurezza, chiarendo se nella circostanza veniva redatto un verbale di intervento;
autorità sanitarie.

Normalmente l’Ente proprietario delega alla gestione del sinistro la Compagnia Assicuratrice con la quale ha stipulato un contratto di assicurazione.
In questo caso però (a differenza di quanto accade nel caso di sinistri tra veicoli) il destinatario della richiesta di risarcimento è sempre l’Ente proprietario e in ipotesi di vertenza giudiziale soltanto quest’ultimo dovrà essere chiamato davanti al Giudice per il processo.
La richiesta di risarcimento va presentata a mezzo lettera raccomandata nel termine ultimo di cinque anni dal fatto.


Nelle fote la piazzetta a fine di Via Senatore Romano, prima della scalinata per il Santuario di Papardura