Enna. Forse non chiude l’Istituto Canossiano di Piazza S.Tommaso

Enna Suore Istituto CanossianoForse l’Istituto Canossiano di Piazza San Tommaso di Enna continuerà ad operare e il paventato allontanamento delle suore sarà sospeso. E’ fiducioso il parroco di San Tommaso, sac. Filippo Marotta, che si verifichi tale evenienza, dopo aver spedito – qualche settimana fa – una lettera di ‘supplica’ alla Madre generale, Anna Maria Babbini, la massima autorità Canossiana di Roma. Come si ricorderà, nel mese di maggio scorso, si diffuse in città la notizia dell’imminente chiusura della casa canossiana ennese, a seguito della ‘deliberazione consiliare’ delle madri della provincia canossiana d’Italia. Molti cittadini, sconcertati dal fatto che Enna ha subito di recente la chiusura del monastero di San Marco, si sono riuniti in comitati per evitare quest’ultimo evento negativo. In questi giorni nelle edicole e in qualche locale pubblico, si stanno raccogliendo le firme per cercare di non far chiudere un Istituto che ha formato diverse generazioni di fanciulle, sia del ceto medio sia dei ceti meno abbienti, le cosiddette ‘educande’, ospiti delle suore “Figlie della Carità”, che avevano come regola monastica l’educazione delle ragazze ad una vita di sani principi umani e cristiani, come voluto dalla fondatrice, Santa Maria Maddalena di Canossa (1774 – 1835), che fece voto e promessa solenne sin dai primi anni della fondazione dell’Ordine (1808). Già il 17 giugno scorso, padre Marotta ospitò nei locali parrocchiali di S. Tommaso un’assemblea cittadina per discutere “sui possibili rimedi per evitare la chiusura dell’Istituto”. “Molte le proposte – dice il parroco – scaturite dai partecipanti all’assemblea, per definire una strategia d’iniziative atte a suscitare un favorevole atteggiamento di comprensione e di attenzione all’implorata richiesta della permanenza delle suore canossiane in Enna. Siamo fermamente convinti – afferma – che una revisione della decisione dell’Autorità Canossiana di Roma possa annullare o rinviare le deliberazioni di chiusura già discusse”.
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A breve dovrebbe arrivare la risposta alla lettera di ‘supplica’. “Sperare è lecito”, ripete padre Marotta a tutti coloro che vanno da lui per informazioni, e aggiunge: “siamo fiduciosi che basti la missiva inviata a far ripensare e rivedere in positivo una risoluzione consiliare delle Madri della Provincia Canossiana d’Italia”. E’ auspicio di molti concittadini che l’Istituto non chiuda, perché Enna ha bisogno del servizio pastorale e sociale delle suore canossiane che, nei trascorsi cento anni della loro permanenza in città, hanno operato con umiltà e spirito caritatevole.

Salvatore Presti


(foto Comitato pro Istituto Canossiano incontra il Vescovo di Piazza Armerina)


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