Dipietro. Rifiuti, piscina, incendi, città: ecco qual è la situazione che abbiamo ereditato, i cittadini devono sapere! Risponde ex Sindaco Garofalo: bugie male articolate

enna maurizio dipietro 150617 insediamento (2)Riceviamo e pubblichiamo un nota del sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, in risposta alle accuse mosse in questi giorni dal consigliere comunale Paolo Timpanaro riportando anche quello che quest’ultimo imputa al sindaco del capoluogo.
In coda mettiamo anche il comunicato del consigliere Saverio Cuci sulla chiusura delle piscine comunali di Pergusa.

«Il comunicato stampa del consigliere PD Timpanaro mi offre l’occasione per un confronto pubblico sui problemi della Città, e di ciò lo ringrazio.
Il problema dei problemi, condivido l’opinione del consigliere, è quello dei rifiuti, recentemente aggravato da un’ordinanza “folle” del Presidente della Regione (sostenuto dal PD di Timpanaro) che obbliga i Comuni siciliani a lasciare per strada tonnellate di rifiuti. Ad Enna la situazione che la mia amministrazione ha ereditato era già grave. Una vecchia politica, capitanata dai maggiorenti locali del PD di Timpanaro, aveva creato l’ATO Rifiuti, carrozzone politico clientelare, che ha accumulato una montagna, oltre che di rifiuti, anche di debiti.

Una possibilità di fermare la deriva di sperpero del danaro pubblico e di inadeguatezza del servizio era quella di chiudere la disastrosa esperienza dell’ATO e gestire il servizio in ambito comunale.

Ciò è possibile dal 2010 (con la legge regionale 9) ma l’amministrazione Garofalo, di cui il consigliere Timpanaro era tra i più fedeli supporters, ha ritenuto di non dover fare nulla. Risultato: secondo il Presidente del collegio di liquidazione ATO, nel 2008 il debito dell’ATO era di 48 milioni di euro, sei anni dopo (cinque dei quali targati Garofalo) il debito ammonterebbe a 150 milioni. Ergo, quei sei anni perduti hanno prodotto oltre 100 milioni di euro di debito.

Se i debiti saranno imputati ai singoli Comuni soci dell’ATO, Enna, insieme a tutti i Comuni del libero Consorzio, andrà in dissesto finanziario e sarà l’ennesimo – speriamo l’ultimo – regalo di una classe dirigente che ha devastato le speranze di rinascita di una collettività onesta e laboriosa. Quella stessa collettività che ha dato fiducia a me ed alla mia amministrazione per cambiare le cose. Fiducia che stiamo cercando di ripagare, ad iniziare dal problema dei rifiuti.

In un anno, abbiamo completato in sede comunale il processo di fuoruscita dall’ATO, per ridare il servizio al Comune attraverso una sua società; abbiamo fatto un piano economico finanziario sostenibile e diverso da quello dell’amministrazione Garofalo inadeguato alla copertura dei costi con le conseguenze che ho già detto; attendiamo l’approvazione del piano da parte della Regione per chiudere definitivamente la vicenda dell’ATO rifiuti, assicurare un servizio efficiente, garantire le tempestive retribuzioni a tutti i lavoratori del settore.

A tale fatica il PD di Timpanaro non ha collaborato, astenendosi dal voto in Consiglio comunale.

Il resto delle critiche sembrano frutto di disinformazione, magari aggravata dalla calura estiva. La piscina scoperta non è gestita dal Comune ma da privati ai quale è stata data in concessione dall’amministrazione Garofalo. Se emergeranno inadempienze, il Comune adotterà i provvedimenti che gli competono.

I focolai di incendi che si sono accesi a causa dei fuochi d’artificio sono una costante e ci sono sempre stati, con tutte le amministrazioni. Si possono evitare solo vietando i fuochi. Se questa è la strada, il consigliere Timpanaro proponga di vietarli e ne parleremo. Colgo l’occasione per ringraziare tutte le forze che hanno collaborato a tenere in sicurezza i siti interessati dalle fiamme, ad iniziare dai ragazzi volontari che, proprio per essere volontari, meritano il ringraziamento più sentito.

L’ampliamento della discarica di Cozzo Vuturo è una scelta del Governo Regionale, sostenuto dal PD di Timpanaro. Io sono contrario a tutte le discariche. Sono anacronistiche e stanno trasformando il mondo in una grande pattumiera. Sono stato sentito nella competente commissione consiliare, alla quale il consigliere Timpanaro era presente, e renderò pubblico il verbale nel quale ho documentato cosa non ha fatto l’amministrazione Garofalo e cosa ha fatto la mia amministrazione. Questo non significa cercare “imputati”, lavoro che svolge egregiamente altra istituzione statale, significa capire da quale drammatica situazione la mia amministrazione è partita e quanto lavoro c’è da fare per risolvere i problemi.

Quanto alla consulenze che dispenserei, ne ho dispensate due. Ambedue a titolo gratuito. Forse il consigliere si è confuso con quelle che dispensava l’amministrazione precedente. Ne ricordo una, costata ai contribuenti ennesi diverse decine di migliaia di euro, in materia di TARSU, che non ha risolto il problema.

Quanto infine al prestigio della nostra Città, non ho capito bene a cosa si riferisce. Se si riferisce al prestigio della classe dirigente del PD ennese e, a caduta, dell’amministrazione che lo rappresentava, temo che debba prendersela con il suo stesso partito. Che, tra divieti di candidature ad “impresentabili”, tra divieti di utilizzo del simbolo del partito alle ultime elezioni comunali e tra commissariamenti della federazione provinciale a congresso in corso, non ha certamente esportato di Enna la sua immagine migliore. Noi, nel poco tempo di governo cittadino, abbiamo avuto una tangibile testimonianza del prestigio che Enna si è guadagnato. La Polizia di Stato ha scelto Enna come sede regionale di un suo concorso. Non era mai accaduto. Sarà un caso?

Non ho chiaro neanche cosa significhi un’amministrazione presente. Io sono presentissimo. Forse si è nuovamente confuso con l’amministrazione precedente che aveva un Sindaco part time. Quando non sono in sede, cerco finanziamenti a Palermo e a Roma. Ho trovato in pochi mesi un milione e mezzo di euro per viale Caterina Savoca ed un milione di euro per il completamento della Panoramica, chiusa dal 2009 e vittima anche del disinteresse della precedente amministrazione.

Così intendo fare il Sindaco di Enna, rompendo con un passato che ci ha portato a questo punto e consapevole che ci aspetta un lungo e faticoso lavoro per ricostruire dalle macerie che abbiamo trovato. Chiedo, invece, io al consigliere Timpanaro come voglia fare il consigliere. Intende continuare sulla strada impervia della difesa dell’indifendibile o vuole contribuire al cambiamento delle condizioni della Città, come immagino gli abbiano chiesto i suoi elettori?»

Maurizio Dipietro
Sindaco di Enna




Riprendiamo e pubblichiamo il comunicato di Timpanaro

Paolo Timpanaro

Paolo Timpanaro

«Da un anno a questa parte la città di Enna vive uno dei momenti più bui della storia politico-amministrativa degli ultimi tempi. La città è abbandonata a se stessa, ricoperta di cumuli di rifiuti che soprattutto nel periodo estivo generano, oltre che cattivi odori, focolai di parassiti e roditori.
Contrada Pollicarini, Enna Bassa, Zona Monte sono le zone maggiormente interessate dal “disinteresse” cronico di questa amministrazione, particolarmente avvezza a distribuire consulenze ed incarichi e scarsamente interessata ai problemi della Città. La mancata apertura delle piscine comunali evidenzia in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione nella gestione degli impianti, una questione, quella delle piscine, che è stata sollecitata già da Marzo del 2016 e che ad oggi non ha trovato soluzione. Le aree verdi sono incolte e laddove è stata fatta opera di scerbatura i cumuli di erbacce sono stati lasciati sul posto, per non parlare della totale assenza di opere di prevenzione come in occasione della processione che ha preceduto quella della patrona che ha visto sfilare i confrati in mezzo alle automobili in transito e parcheggiate. O ancora i gravi danni creati in occasione della festa di S.Anna, una festa che organizzata da una Parrocchia che risulta essere particolarmente attiva ed attenta alle esigenze dei fedeli, rischiava di trasformarsi in tragedia a causa della negligenza di chi doveva garantire la sicurezza. A tal proposito sarà presentata un’interrogazione al Sindaco affinchè relazioni circa i danni procurati al campo d’atletica, ed alle mancate operazioni di salvaguardia della incolumità pubblica. Così come per Cozzo Vuturo ove esiste un problema ambientale a cui vanno posti i giusti accorgimenti ed applicate le prescritte opere di messa in sicurezza. Tutte queste criticità, e tante altre evidenziano le gravi inadempienze politiche ed amministrative di questa classe dirigente, avulsa dalle reali problematiche che attanagliano i nostri concittadini ed incapace di avviare una pianificazione seria sulle soluzioni da adottare. Suggerirei al Sindaco il quale risulta particolarmente affaccendato a “togliere la polvere dai cassetti” così come lui stesso ama definire la spasmodica ricerca di “imputati” della passata amministrazione, di concentrarsi un po’ di più sui problemi della città, una città che ha perso autorevolezza e prestigio, qualità che riesce ad infondere soltanto chi ama ed ha a cuore le sorti di un territorio e di una comunità, una guida forte ed autorevole, ma soprattutto presente, riesce a determinare azioni virtuose per la propria gente.
Noi pretendiamo per questa città, una città capoluogo e ricca di storia, tradizioni e risorse un Sindaco ed un’amministrazione presente, attenta, operosa, vigile, propositiva e pragmatica. Il Sindaco intende fare il Sindaco di Enna?»



Comunicato stampa consigliere Cuci sulle piscine di Pergusa

Saverio Cuci

Saverio Cuci

Agosto è alle porte ma le piscine comunali di Pergusa, alla data odierna, risultano ancora chiuse al pubblico .
Per fare chiarezza sulla mancata apertura il consigliere comunale Saverio Cuci ha presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta all’amministrazione.
I cittadini Ennesi sono davvero preoccupati, e molti anche irritati, per la mancata apertura, poiché con un’estate cosi corta come la nostra è un vero peccato lasciarsi sfuggire tutte le belle giornate di giugno e luglio .
E’ fondamentale evidenziare l’importante funzione sociale svolta dalle piscine, basti pensare alle famiglie meno abbienti che costrette a rimanere in città avrebbero la possibilità di trovare un po’ di svago e refrigerio nelle calde giornate estive.
Giunti ad agosto l’eventuale apertura avverrà solo per qualche giorno pertanto a prevalere saranno i costi per l’ente e non il servizio erogato alla cittadinanza.



scatola-vuotaL’ex Sindaco Paolo Garofalo, non ci sta, e rimanda al mittente le esternazioni del primo cittadino ennese (n.d.r.: non entriamo nel merito del botta e risposta, ma piace sottilineare che i cinque anni di amministrazione Garofalo  possono essere sottolineati con la tipica foto che utilizziamo recentemente proprio per segnalare lo stato della citta capolugo di provincia), questa la replica:

Enna Paolo_Garofalo.jpg“Ho letto le esternazioni dell’Avvocato Dipietro e mi è tornata in mente la favola della volpe e l’uva di Esopo. Per chi non la ricorda, la morale della favola consiste nel fatto che la volpe quando non arriva a mangiare l’uva dalla vite dice che non è buona.
Che io sia nei suoi pensieri non è una novità e neanche una bella cosa direi; che parla male di me non è una novità e neanche originale; che prova in tutti i modi a caricarmi anche le responsabilità che non ho non è una novità anzi, caricare le responsabilità agli altri è una costante, un suo modo di gestire il ruolo che occupa; quello che mi ha sorpreso, conoscendone bene l’arguzia e l’intelligenza sottile è il grande scivolone nel ritenere che gli ennesi siano così stolti da credere più a quel che si dice rispetto a quel che si vede e si tocca.
1) Dire che si poteva uscire dall’Ato nel 2010 quando non se ne può uscire neanche oggi, nonostante le dichiarazioni di populismo alle quali ci sta e si sta abituando. Sennò perché non lo avrebbero fatto gli altri comuni? Almeno un comune della Sicilia? O li amministravo tutti io?
2) L’attuale Collegio di Liquidazione composto da galantuomini che ho voluto e votato, ha accertato uno scarto di 8 milioni l’anno tra quanto deliberato dai comuni e quanto richiesto dall’Ato. In ogni caso niente di ufficializzato né dal Collegio né dal Commissario né dall’Assemblea. Quindi a quali 150 milioni si riferisce? In ogni caso i comuni pagano quanto deliberato dai Consigli Comunali ed io sono stato minoranza tutti i 5 anni, pertanto se l’opposizione, della quale era leader l’Avvocato Dipietro, avesse voluto, poteva deliberare un costo più alto a danno dei cittadini.
3) Con la mia gestione si è invece avuta per la prima volta una programmazione determinata da un Piano economico finanziario, perfettamente uguale a quello proposto dall’attuale amministrazione, con le stesse tariffe e gli stessi servizi. Dal prossimo anno potrebbe costare di più! Alla faccia dell’impegno di abbassare le tasse.
4) Sull’utilizzo di Cozzo Vuturo ricordo che la chiusura fu determinata nel 2012 dall’amministrazione provinciale di Centro destra, la stessa che sostiene oggi questa amministrazione comunale, costringendo i comuni della provincia ad andare a conferire dai privati. Da allora ho cercato, anche con l’aiuto della Prefettura, di potere riaprire la discarica comunale per potere abbancare fino alla apertura dell’ampliamento i cui lavori inizieranno in autunno. Abbiamo avuta sorda la Regione Siciliana e proprio ora, seppur in ritardo e per necessità, che la Regione Siciliana autorizza, il Comune di Enna dice di no? Significherebbe abbattere i costi del servizio e far pagare meno ai cittadini. Il sindaco è contro le discariche? E chi se ne frega! Ci dica come smaltire i rifiuti abbassando i costi e potremmo anche essere d’accordo, ma ad oggi, ogni viaggio nelle discariche private costa ad ogni famiglia quello che potrebbe evitare conferendo dove si è sempre conferito e dove inizieranno i lavori di ampliamento. Non sono mai stato tenero con la politica di Crocetta, ma stavolta ha ragione da vendere, quando dice “trovo singolare che i comuni dell’ennese, inclusa Enna manifestino perplessità per la riapertura della discarica (…) se c’è una discarica che impedisce di aumentare i costi per i cittadini per il trasporto dei rifiuti, mi assumo la responsabilità dell’apertura temporanea della discarica di Enna”.
5) Ecco la parola chiave: responsabilità! Per il Capo dell’amministrazione di Enna se le piscine non aprono la responsabilità è mia che non sono più Sindaco dal giugno dello scorso anno;
se con i fuochi di artificio ad Enna bassa rischiano di prendere fuoco le auto parcheggiate, la colpa è del vento;
se la città è piena di erbaccia che non si taglia la colpa è della passata amministrazione;
se la città è sporca la colpa è del PD;
se i cani randagi stanno diventando più dei topi che ballano sulla spazzatura la colpa è un po’ mia, un po’ del PD;
se si impiegano mesi per riparare una buca che ha isolato l’intero quartiere dello Spirto Santo-Fundrisi – Via Mercato, la colpa è del gruppo del PD,
se gli uffici sono disarticolati la colpa è del personale;
se non si partecipa ai bandi la colpa è degli uffici;
se la Settimana Federiciana, la Festa della Patrona, e chissà quanto altro ancora si realizzano grazie al fatto che anticipano i soldi i privati, le confraternite, quella Comunità che è il tessuto sano della Città, la colpa di chi è?
Se non si fanno, dopo anni, la Settimana della Cultura, i Dieci Giorni dello Sport, la colpa di chi è?
Se non si riesce a portare un’ipotesi di bilancio al Consiglio Comunale e il Comune di Enna si fa commissariare la colpa di chi è?
Se i dipendenti sono tutti da cambiare, i dirigenti li ha già cambiati, l’opposizione fa schifo, la vecchia amministrazione era inutile, il PD tutto da buttare… che resta? Ovviamente oltre al concorso della Polizia di Stato, e ai due milioni di euro promessi per l’ennesima volta a questo Comune e a questa Provincia per le strade.
Perlomeno, a parte le promesse dei finanziamenti, nel bilancio consuntivo di quest’anno, l’attuale amministrazione scriverà: si è svolto ad Enna il Concorso della Polizia di Stato.
Ottima performance!
Farebbe bene il capo dell’amministrazione ad avere un po’ più di attenzione per le cose che dice, in maniera tale da non contraddirsi da solo. Quando dice di essere presentissimo al comune, lo dice dall’alto di una riunione di giunta ogni 7-10 giorni in media? Dalla sua vistosa assenza in occasione della visita del Presidente della Repubblica a Caltanissetta? Dalla continuata assenza alle riunioni regionali dei sindaci dell’Anci? Dal continuo scaricare le responsabilità a chiunque altro?
Il prestigio di una città passa anche da piccole cose, da simboli e da fatti concreti, non certo da piccole bugie male articolate.
Quando rientrai a lavorare per la Regione Siciliana, lo feci per fare risparmiare il 50% della mia indennità alle casse comunali ridotta poi di un ulteriore 30%, lasciando lo stesso Comune, per stessa dichiarazione televisiva dell’attuale capo dell’amministrazione, con i conti perfettamente in regola. Le mie presenze all’Ufficio Regionale erano di una-due giornate al mese, regolarmente consentite dalla legge 30.
Questa cosa del Part-time oramai fa ridere solo ai polli. A proposito…
In occasione degli articoli di stampa che annunciavano una semplice e serena indagine sul consiglio comunale precedenti, definita dalla stampa Gettonopoli, ho letto che l’attuale capo dell’amministrazione dichiarando che non è un ladro di polli era fiero di essere stato il più assente di tutti e trenta i consiglieri, sia in consiglio che nelle commissioni. A me non sembra una cosa della quale vantarsi. Chi viene eletto lo è per lavorare, non per spiccare nelle assenze. Questo vale anche per il Sindaco di una città, non solo per i consiglieri comunali.
Non è sufficiente passare il tempo dicendo “la colpa non è mia, io non ho responsabilità, io non c’entro nulla”. Che l’attuale capo dell’amministrazione non c’entra nulla col ruolo che esercita oramai l’abbiamo capito tutti. Non c’è più bisogno che lo ribadisca ogni occasione. Lo sanno i partiti politici, lo sanno gli esponenti delle associazioni di categoria e sindacali, lo sanno i cittadini.
Il Consigliere Fussone gli regalò, simpaticamente, una maglietta di Superman. Forse sarebbe stata più idonea una fascia tricolore.
Non è stato eletto capo dell’opposizione, ma Capo del Governo Cittadino. Quindi, faccia il Sindaco l’Avvocato Dipietro, bene, male, come può ma ci provi. Come ho fatto io e quelli prima di me. Qualcuno è stato più bravo di un altro, qualcuno ha avuto più fortuna, altri meno, ma ci abbiamo provato. Tutti. Nessuno ha mai detto “io non c’entro”.
Se ha da prendersela con me o con il PD lo faccia pure nei week-end.
Ma da lunedì a venerdì si assuma le responsabilità che toccano, anche quelle che non sono sue, come fa un Sindaco. Come fa un Sindaco bravo, meno bravo, anche scarso, ma come fa un Sindaco vero.
Garantisca i suoi dipendenti, non li esponga al ludibrio pubblico, casomai si ci confronta, anche duramente, in camera caritatis, come fa un padre di famiglia; non alimenti il livore e le tensioni, ma favorisca la convivenza e l’unione di una comunità;
Potrebbe anche essere il migliore Sindaco che la Città abbia mai avuto, ma non lo sapremo mai se non ci prova.
Che devo aspettarmi ora? Una risposta sulla stampa? Magari a firma di un suo sostenitore, assessore o consigliere? Un’altra serie di parole, sproloqui, più o meno intellegibili, veri, estivi, simpatici od offensivi? Gradirei, da cittadino, una forte risposta in termini di azioni amministrative. Calo delle tasse come promesso, città più pulita come promesso, città della cultura come promesso, acqua pubblica come promesso, uffici più efficienti come promesso.
In alternativa dovrò accontentarmi di qualche altro insulto sulla mia passata attività da Sindaco. Perché io c’ero, bene o male, fortunato o meno, c’ero e rivendico tutta l’attività politica di quei cinque anni difficili, superati grazie al grande aiuto dei dipendenti del Comune di Enna, dall’usciere al dirigente, ai consiglieri comunali che mi hanno collaborato e sostenuto, anche a quelli di opposizione che in alcuni argomenti sono stati fedeli alla città prima ancora che al colore di partito, agli assessori che hanno consentito alla città di andare avanti, alle altre istituzioni, alle associazioni, alla stampa, ai partiti, ai singoli cittadini,che amano questa Città.
Io c’ero e ci sono. Di altri aspetto notizie. Spero che non sia il prossimo concorso della Polizia di Stato, perché di norma non si fa ogni anno”.