Patto per Enna: “gli artefici del disastro hanno il coraggio di condannare”

Comunicato stampa di Patto per Enna, a seguito della querelle di questi giorni tra Consiglieri comunali dei vari schieramenti e di Sindaco ed ex Sindaco (che sia il caldo?, no ci si prepara alla mozione di sfiducia da presentare a due anni esatti dall’elezione, giugno 2017):

patto per enna io ci sto“La città soffre, e nessuno lo può negare. La città, da oltre quarant’anni, non ha più una classe politica lungimirante e dedita al Bene Comune, e nessuno lo può negare altrimenti avremmo la nostra cara città fra le prime in Sicilia, se non in Italia. Un piccolo centro, un’infinità di risorse naturali, una posizione geografica da fare invidia a chiunque, una tradizione popolare e una cultura storico-artistica d’altissimo rango, vivacità di talenti, cervelli e personalità di spicco, il primato di capoluogo di provincia, un presidio ospedaliero che vantava l’eccellenza e, non per ultimo, il quarto Polo Universitario, non sono bastati ad elevare la nostra amata città al giusto prestigio che avrebbe meritato.
Invece la città oggi ansima e a tutti noi, questo, fa male. Fa male vederla sporca. Fa male vederla spenta. Fa male vederla disordinata, disorganizzata, immatura e senza ambizioni.
Fa male non vedere ancora l’alba del cambiamento. Viviamo ancora la notte purtroppo.
Fa molto male vedere la grande capacità e la finezza politica del nostro sindaco Dipietro, annegare nel grande mare dell’ “impotenza”, per le tante, troppe, falle ereditate.
Fa più male ancora però sentire parole di condanna da parte degli artefici di questo disastro. La coscienza di chi ha anche un minimo di intelligenza si ribella quando “maestri” della demagogia alzano la cresta e credono, con l’inganno, di poter condannare chi non ha colpe.
Dipietro non ha colpe. Anzi una, grandissima, a onor del vero ce l’ha! Quella di non aver mandato a casa ancora prima, questa classe dirigente che oggi sproloquia e sputa sentenze!
Chi oggi denigra, con quale coraggio lo fa? Ma quanto sarebbe stato più onesto invece oggi sentire il “mea culpa” e ricominciare insieme a ricostruire la città. Non lo hanno voluto fare? Peccato! Hanno perso l’occasione. Ma quanto meno stiano zitti ed esercitino la pazienza, quella stessa pazienza che noi e tantissimi cittadini ennesi abbiamo esercitato nei decenni passati, mentre loro governavano e negavano il futuro a questa città e le precludevano ogni sviluppo, poiché come ancora oggi, affaccendati nelle beghe politico-elettorali di partito, per studiare come mantenere o conquistare l’egemonia e il potere fine a se stesso.
Un disastro generato e perpetrato da tempo immemore. Ed ora, come fanno gli sciacalli, si avventano sulle prede in difficoltà, cercando di speculare sulle macerie da loro stessi procurate.
Adesso però a Dipietro con la stessa convinzione con cui lo abbiamo eletto, gli diciamo «ACCELERIAMO IL PASSO!» Lui è l’unico leader che riconosciamo e non altri. A noi forze politiche, che insieme sosteniamo questa amministrazione, ci accomunano solo tre cose: la grande voglia di cambiare, il pregio di volersi mettere in discussione, la capacità di misurarsi con una politica diversa, non più legata a vecchie logiche. Questi i soli criteri che ci hanno unito. Queste le condizioni che avremmo chiesto a chiunque avesse avuto voglia di vivere una svolta. Queste, e solo queste, sono le motivazioni che ci legano e che, insieme, ci fanno percorrere la strada del cambiamento.
Sulla scorta di queste sottolineature, pertanto incoraggiamo il sindaco a non mollare, a individuare i difetti di comunicazione e rimuoverli, a migliorare la sinergia con gli uffici. La centralità del suo programma è la città. Ed è per questo che la posta è alta. Non deve farci inciampare lo scoraggiamento e nemmeno la paura di commettere errori. Rimettiamoci in corsa decisi e determinati più di prima. Che si avvii una verifica all’interno dell’esecutivo e si dia corso ad un’azione amministrativa, degna di chi ha voluto tracciare una linea di discontinuità!”.