Enna. Fondazione Kore rimane commissariata per altri sei mesi

on edoardo leanza

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Enna. La Fondazione Kore rimane commissariata per altri sei mesi. Dalla fine dello scorso gennaio, commissari della Fondazione su nomina del viceprefetto Tania Giallongo, sono il prefetto Francesca Adelaide Garufi, il professore Carlo Colapietro ed il professore Angelo Paletta, che hanno adesso chiesto, nella loro relazione, proroga al prefetto di Enna Maria Rita Leonardi, che ha firmato il decreto che dà seguito alla richiesta, per la prosecuzione delle loro attività, vista anche la recente richiesta del Cga di Palermo di trasmettere entro il prossimo primo di settembre “elementi circostanziati e aggiornati sulle verifiche fatti dai commissari straordinari in merito allo stato ed alla effettiva consistenza dei mezzi patrimoniali e finanziari” reperiti presso la Fondazione Kore. La richiesta di approfondimenti da parte del consiglio di giustizia amministrativa di Palermo, era stata formulata lo scorso 6 luglio a seguito dell’esame del ricorso proposto dagli avvocati Luca Pedulla’ e Giacomo Gargano per conto di Edoardo Leanza, presidente della Fondazione Kore eletto a fine dello scorso novembre, in atto sospeso dal decreto di commissariamento emesso dalla prefettura di Enna dopo il no del Tar di Catania dello scorso marzo, alla richiesta di sospensiva del decreto di commissariamento emesso dalla prefettura di Enna. Il ricorso al Cga promosso da Edoardo Leanza, che si discuterà ad ottobre, il 19, riguarda il profilo cautelare, ovvero, viene ad essere reiterata la richiesta di sospensiva del provvedimento di commissariamento. La decisione della prefettura di Enna di commissariare la fondazione per un periodo di 6 mesi adesso prorogati ed il provvedimento di commissariamento conferisce ai tre commissari i poteri di presidente e componenti del consiglio di amministrazione sciolti dal decreto. Il decreto di commissariamento, il cui iter,era stato avviato dall’ex prefetto di Enna Ferdinando Guida il 18 dicembre scorso, si fonda su 5 punti di criticità: la misura dei contributi pubblici e privati nettamente inferiore a quella attesa e per cui la fondazione non avrebbe potuto realizzare il suo scopo statutario di sostegno all’ateneo, le modifiche statutarie sulla governance della fondazione, che vedono il Ceu alla della nomina del cda per tre anni non terrebbero conto dell’approssimarsi della fine delle attività del Ceu ormai composto da tre soli comuni soci, la mancata erogazione di borse di studio, la fondazione ha ammesso che l’ateneo “non ha più bisogno di una fondazione che determini i suoi organismi di governo”. In atto con il nuovo statuto dell’università Kore pienamente già in vigore e’ definitivamente terminata la fase di tutela da parte della fondazione. La stessa Fondazione aveva comunque deciso lo scorso anno di ritornare alle proprie funzioni originarie, che non prevedevano alcun controllo sulla Kore.

Tiziana Tavella per il quotidiano La Sicilia