Enna. La politica inizia il toto candidati in vista delle elezioni in autunno del presidente del Libero Consorzio

Ultima ora: L’Ars ha approvato il ddl che rinvia le elezioni dei Liberi consorzi e Città metropolitane, inizialmente previste a settembre. In base alla norma approvata oggi dall’Ars, l’assessore regionale alle Autonomie locali dovrà indicare la nuova data in un giorno compreso fra il primo ottobre e il 30 novembre.

enna-palazzo-provinciaIn attesa che si definisca meglio il futuro economico-finanziario e quello dei dipendenti del Libero Consorzio comunale di Enna, legato ai trasferimenti economici, la politica inizia il proprio lavoro in vista delle elezioni del presidente del Libero Consorzio nonostante dalla Regione sembra deciso l’ennesimo rinvio. La data annunciata lo scorso mese da Crocetta era quella di domenica 11 settembre ma da ieri è dato per certo il rinvio al 30 ottobre quando i sindaci ed i consiglieri dei venti comuni ennesi dovranno eleggere il presidente che sarà scelto tra i sindaci. Le consultazioni sono già iniziate tra i primi cittadini, ma anche dentro i partiti o, sarebbe più corretto dire su questo fronte, dentro il Pd che resta l’unico partito strutturato in provincia. E la corsa potrebbe essere proprio tra questi due gruppi: sindaci e Pd.
La scorsa settimana un gruppo di primi cittadini si è riunito a Catenanuova per iniziare a sondare le prime disponibilità o candidature alla poltrona di presidente. Una vera scelta non c’è ancora stata ma dei sondaggi che, indiscrezioni dicono, hanno portato a qualche prima eccellente esclusione e a qualche probabile seria candidatura che metterebbe in pole position i sindaci dei comuni più grandi. Questo perché il voto ponderato, che dà un peso specifico maggiore ai Comuni con più abitanti, avrebbe una sua importanza.
C’è poi il lavoro del Pd a cui si opporrebbe il gruppo dei sindaci che guarderebbe più a un presidente meno radicalizzato. Dentro i dem non mancano i candidati e quelli disponibili a concorrere. Se ne sta parlando da settimane e qualche primo nome ufficioso potrebbe uscire in questi giorni. Qualche indiscrezione intanto esce già e vorrebbe in lizza Francesca Draià (Valguarnera) ma soprattutto Giuseppe Bertini che avrebbe dalla sua un’esperienza già maturata in questi anni da sindaco di Assoro, ed in particolare sulla neo SRR –Rifiuti- che metterebbe al servizio della provincia (n.d.r: Personaggi dell’anno 2015. Bivona e Bertini: due sindaci che utilizzano la Srr come porta girevole).
Da valutare, infine, la posizione di altri sindaci come Galvagno, per essere stato ex presidente della Provincia, ma anche Dipietro nella sua qualità di sindaco del comune capoluogo o un sindaco della zona nord (Bonelli? Venezia?) per dare voce ad un territorio in difficoltà e spesso marginalizzato.
Intanto l’ assessore alle Autonomie locali Luisa Lantieri ha già nominato l’ ufficio elettorale. Ne fanno parte Filippo Ensabella, neo segretario dell’ ex Provincia quale presidente, due segretari comunali, Marco Puglisi di Piazza Armerina e Giuseppe Luigi Romano di Centuripe componenti. Infine l’ ufficio è completato da Paolo Gabrieli dirigente del comune di Piazza Armerina, segretario.

Intanto, sono ore frenetiche e di paura quelle che stanno vivendo i lavoratori provinciali che attendono novità sul loro futuro. Buone nuove che ancora non arrivano anche se le antenne sono state fissate in direzione Ars dove ieri sera era atteso il voto su un emendamento che gira agli enti intermedi delle somme che, almeno sulla carta, dovrebbero intanto salvare i precari il cui contratto è scaduto il 31 luglio anche se l’assessore regionale Luisa Lantieri la scorsa settimana rassicurò tutti sul mantenimento del posto di lavoro. E lo ha ribadito anche ieri mattina nell’androne del Palazzo provinciale dove si è intrattenuta con alcuni lavoratori precari spiegando loro le tappe intorno a cui sta lavorando l’Assemblea regionale siciliana.
Ai passi che sta compiendo l’Ars è anche legato il futuro economico del Libero Consorzio comunale che deve poter chiudere il bilancio ma per farlo necessitano i giusti finanziamenti. Su questo aspetto si è interessato anche il consiglio comunale di Enna che ha espresso forti preoccupazioni sull’effetto che potrebbe produrre il fallimento dell’ex Provincia e le pesanti ricadute in termini economici per il capoluogo. È quindi stato dato mandato al sindaco di seguire da vicino la vicenda ben consapevoli che, comunque, il margine d’azione del Comune è più che ridotto.
E proprio del rischio default si è discusso lunedì a Palermo dove a rappresentare il Libero Consorzio comunale di Enna nel tavolo con la Regione, c’era il dirigente di Regioneria, Guarrera, che ha portato i conti dell’ente spiegando che seppur virtuoso rischia il dissesto. Alla Regione sono inoltre stati consegnati i numeri sulla pianta organica perchè l’intenzione della Regione è quella di aprire le porte alla mobilità verso altri enti ma, è stato ribadito anche dall’assessore Lantieri, serve prima capire quali competenze avranno questi nuovi enti mentre i lavoratori hanno ricordato che, ad esempio, i Comuni devono ancora far fronte all’emergenza dei propri precari.