Troina, valorizzazione patrimonio archeologico, protocolli con Università Cambridge, Belfast e Messina

troina panorama
Il Comune di Troina e il Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’Università di Messina, il 24 luglio, hanno stipulato il protocollo d‘intesa per la valorizzazione del patrimonio archeologico di Troina. Nella seconda metà del Novecento sono state condotte sul territorio troinese, all’interno e all’esterno del centro urbano, diverse campagne di scavi nel corso delle quali gli archeologi hanno raccolto un numero consistente di reperti, che sono conservati in un edificio di proprietà comunale. In questo deposito comunale sono custoditi reperti dell’età classica ( V – III sec. a.C.) rinvenuti dagli archeologici dell’Università di Catania negli anni 1958-1960 e dall’Università di Messina negli anni 1970 -1980 e reperti archeologici preistorici del IV e IIl millennio a.C. riportati alla luce dagli archeologi dell’Università di Cambridge. Anche con la Division of Archaeology dell’Università di Cambridge e la School of Geography and Palaeoecology della Queen’s University di Belfast, il 4 agosto 2014, il Comune di Troina ha stipulato il protocollo d’intesa per la valorizzazione del patrimonio archeologico di Troina. Entrambi i protocolli d‘intesa prevedono che il comune di Troina si faccia carico delle spese di vitto ed alloggio degli archeologi, dell’assistenza tecnico-logistica (fornitura dell’attrezzatura da cantiere e rimozione della terra asportata durante gli scavi). Tutte e due i protocolli d’intesa ha per scopo “la realizzazione del progetto generale riguardante lo studio, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio archeologico ricadente e custodito nel territorio troinese attraverso lo studio e la catalogazione dei reperti, la creazione di uno spazio museale e la programmazione di nuove campagne di scavi”. Il progetto è unico, ma non ci sono sovrapposizioni tra i campi di indagine di cui si occupano le due Università: gli archeologi del Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’Università di Messina si occupano dell’età classica, e quindi la loro attenzione è concentrata sull’area archeologica ricadente all’interno del centro urbano, mentre quelli della Division of Archaeology dell’Università di Cambridge e la School of Geography and Palaeoecology della Queen’s University di Belfast si occupano della preistoria (IV e III millennio a.C.) rivolgendo la loro attenzione alle aree al di fuori del centro urbano. La collaborazione con l’Università di Cambridge ha già prodotto dei risultati: la mostra archeologica allestita nella Torre Capitania e la scoperta dell’insediamento preistorico in contrada Scarvi.

Silvano Privitera