Catenanuova: ancora un Consiglio comunale iniziato male e terminato peggio

Catenanuova. La comune dichiarazione d’intenti di unità, espressa dal sindaco Biondi, all’inizio del mandato non esiste più. Negli ultimi incontri, infatti, si sta registrando uno scollamento all’interno della maggioranza, oramai frazionata in tre gruppi, indipendenti in maggioranza (Maria Rita Calì) gruppo misto (5 consiglieri di maggioranza) e gruppi ancora anonimi, mentre nella stessa giunta, che Biondi qualche mese fa aveva azzerato e poi riproposto in toto, sperando in una pace anche se armata, tale pace non si è ancora finalizzata.
CATENANUOVA consiglio
L’altra componente storica, la minoranza di “Rinascita per Catenanuova”, fortificata dagli ultimi eventi, consapevole di diventare determinante nell’attuale assetto, strizza l’occhio al presidente del consiglio Prospero Castiglione, che, a suo dire, oggi si trova a dichiarare che la vecchia maggioranza non esiste più e che si potranno prefigurare nuove maggioranze. Per il sindaco Biondi, attaccato da diverse parti, la consapevolezza che il proprio mandato è inattaccabile ed inizia il proprio intervento su un punto cardine fra i dodici all’ordine del giorno, il rendiconto sull’esercizio finanziario 2015, portando un bilancio con un attivo di quasi 1milione 300mila euro peraltro afflitto da alcuni vincoli, subito censurato dal capogruppo di Rinascita Pino Castelli, che ha affermato: “lei pensa che per amministrare quel poco sinora amministrato ci sia bisogno di un sindaco, quattro assessori e un consiglio comunale al completo?“. “Se pensa questo, davvero si sta sbagliando, perchè un bilancio deve contenere altri argomenti che vanno oltre la consueta normale amministrazione!“. A seguire l’assessore Antonio Guagliardo accusa apertamente il presidente Castiglione per non aver convocato in preconsiglio la maggioranza consiliare e dibattere il bilancio, ma Castiglione dichiara di essere in possesso di una diffida da parte del commissario ad acta sul bilancio, di votare il rendiconto 2015 in questa seduta consiliare e nel caso negativo di risolvere il nodo della votazione entro 30 giorni da questo consiglio, pena lo scioglimento del consiglio stesso. In verità i gruppi in consiglio, pur diversificandosi, hanno dichiarato di restare in maggioranza, dando la fiducia al sindaco ma, qualcuno in contrasto col presidente Castiglione. Il punto viene dunque rinviato ad un prossimo consiglio. Si è dopo discusso del mantenimento dell’autonomia scolastica dell’istituto “Fermi”, il punto passa con voto favorevole. Nel successivo, che riguarda l’istituzione di un capitolo di spesa (contributi economici verso le associazioni), si verifica la mancanza del numero legale. Dopo la sosta di 1 ora si rinvia il tutto ad un nuovo consiglio.Si attende ora una nuova convocazione di consiglio forse con nuove alleanze.

Carmelo Di Marco