Troina punta ad un campionato di vertice per passare in D

Asd TroinaTROINA. E’ un Troina totalmente rinnovato quello che vedremo in Eccellenza, girone A, nella stagione agonistica 2016/2017. La squadra mantiene il suo carattere multietnico, ma è profondamente rinnovata nella sua composizione con molti nuovi arrivati in sostituzione dei molti non confermati. Di quelli che c’erano nella passata stagione calcistica 2015-2016, nella quale il Troina ha mancato per un soffio il passaggio in Serie D, soltanto tre ne sono stati confermati: Silvestro Cantale Aeo, Fabio Marletta e Talla Souare. Rimane inalterato l’assetto societario, che si rafforza con la nomina a direttore generale di Claudio Cammarata. Ad allenare il Troina resta il troinese Peppe Pagana, che sta sottoponendo la squadra ad un’intensa preparazione in vista dell’avvio a settembre del campionato. Che non è sola preparazione atletica e tecnica, ma è anche, e soprattutto, trasmissione della consapevolezza degli obiettivi che l’Asd Troina intende raggiungere. Tutto questo fa capire che il Troina farà un campionato di vertice per compiere il salto dall’Eccellenza alla Serie D. Ed è questo uno dei motivi per cui il Troina è stato “rivoluzionato”, per mutuare l’aggettivo usato da mister Pagana nel definire la riorganizzazione della squadra che si compone di giovani calciatori con l‘età di 22 anni. Nelle tre amichevoli con il Catania, Siracusa e Adrano si è visto un Troina che può contare su calciatori di valore. “Ma il vero fuoriclasse – ci ha detto mister Peppe Pagana – è il patron Giovanni Alì che permette a tutti di dare il massimo e poi è serio, è animato da una grande passione sportiva ed è una garanzia economica”. Per queste sue qualità e per quello che sta facendo per il Troina, il patron Ali non lascia indifferenti. “Ci responsabilizza e fa moltiplicare l’impegno di tutti noi, allenatore e calciatori”, ha dichiarato mister Pagana. Il Troina potrà contare anche sul caloroso sostegno dei suoi tifosi, che per Beppe Pagana sono il dodicesimo uomo in campo di cui ne è orgoglioso.

Silvano Privitera