Sindaci a confronto per lo sviluppo del territorio a Caltagirone. Presenti pure Aidone e Piazza Armerina

fascia tricoloreFitto calendario di incontri, quello messo su dai sindaci del territorio, per occuparsi di due iniziative finalizzate allo sviluppo dell’area. Promosse dal primo cittadino Gino Ioppolo, due riunioni si terranno nei locali del Comune di Caltagirone: la prima si svolgerà alle 10 di venerdì 19 agosto, nel salone di rappresentanza “Mario Scelba”, per il prosieguo della trattazione dei contenuti del bando emesso dal ministero dei Beni culturali allo scopo di selezionare le proposte di sostegno alla progettazione integrata di scala territoriale/locale per la valorizzazione culturale. Prevista la partecipazione dei sindaci (o loro delegati) in rappresentanza di 18 centri: Castel di Iudica, Grammichele, Mazzarrone, Militello, Palagonia, Raddusa, Ramacca, Aidone, Piazza Armerina, Gela, Scordia, Licodia Eubea, Mineo, Mirabella Imbaccari, San Cono, San Michele di Ganzaria, Niscemi e Caltagirone.
L’altro incontro è fissato alle 10 di lunedì 22 agosto, nei locali dell’Ufficio tecnico comunale, nell’ex Educandato San Luigi, e coinvolgerà i referenti tecnici degli otto Comuni del comprensorio calatino (Caltagirone, Grammichele, Licodia Eubea, Mineo, Mirabella Imbaccari, San Cono, San Michele di Ganzaria e Vizzini) per l’avvio dei lavori delle sei commissioni tematiche che dovranno dedicarsi alla stesura della bozza e del documento preliminare di strategia riguardante la Snai (Strategia nazionale aree interne).
La zona calatina rientra, infatti, fra le cinque aree interne siciliane – le altre sono Madonie, Terre Sicane, Area Simeto e Nebrodi – individuate nel 2014 dalla Regione per l’utilizzo di complessivi 165 milioni di euro attraverso cui superare il “gap” delle aree interne, promuovendone lo sviluppo. Gli otto Comuni, che lo scorso 25 luglio hanno sottoscritto un’apposita convenzione, eserciteranno, in forma associata, le attività e le funzioni riguardanti i seguenti settori: Catasto ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato dalla normativa; attività in ambito comunale di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi; attività di condivisione e sviluppo relative alle politiche energetiche, allo sviluppo locale, ai servizi alle persone, allo Sportello unico attività produttive (Suap) e attività logistiche. L’area calatina potrà, pertanto, diventare il luogo in cui mettere in campo iniziative per il superamento delle criticità che caratterizzano le aree interne, nel segno della coesione territoriale.
Nell’ultimo incontro (il 10 agosto) i sindaci hanno definito le tematiche su cui elaborare le strategie progettuali: alle tre obbligatorie (istruzione, salute e mobilità) ne hanno aggiunto altre tre fra le cinque fra cui avevano facoltà di optare: valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile, sistema agroalimentare e sviluppo locale, risparmio energetico e filiera locale di energie rinnovabili.