Riesplosa ad Enna la paura per la presenza di esche avvelenate, di mira i cani randagi

randagismo enna ott 2014 (2)Da qualche giorno è riesplosa ad Enna la paura per la presenza di esche avvelenate che prendono di mira i cani randagi ma che rischiano di colpire anche quei cani che hanno un padrone e con il rischio di far cadere nella trappola anche qualche bambino. Questa situazione richiama quindi ancora una volta il tema del randagismo ad Enna che negli ultimi anni non è mai stato archiviato e che rischia di protrarsi ancora a lungo se non arriveranno delle risposte. Di questo si è discusso anche in occasione dell’ultimo consiglio comunale dove sono stati spiegati alcuni aspetti su quanto si sta facendo e su quanto dovrà essere fatto in futuro partendo da un presupposto, ossia difficilmente si può immaginare una città senza randagi tenuto conto che ogni zona è presidiata dai cani e se questa viene lasciata sguarnita, ne arriveranno altri. La soluzione, è stato quindi detto, è quella della sterilizzazione a insieme a questo servono maggiori controlli. Ad occuparsene è già la polizia municipale che dopo un primo intervento si avvale delle associazioni di volontariato, ma questo da solo non basta ecco perchè già in consiglio comunale è stato chiesto di rendere più partecipe e soprattutto più presente sul territorio la ditta che ha l’incarico di catturare i randagi pericolosi che vengono poi portati nel canile nisseno su cui fa affidamento ormai da anni il Comune di Enna.
Tra le richieste avanzate c’è stata anche quella di attivare un numero verde che si di pronto utilizzo ai cittadini nei momenti di emergenza. Per quanto riguarda la ditta incaricata alla cattura dei randagi c’è da sottolineare che in pochi ad Enna hanno visto del personale in servizio anche per trasmettere un maggiore senso di sicurezza.