Partite pregresse, incontro Sindaci, Associazioni ed AcquaEnna

acquaenna_Enna. Dopo mesi, o forse anni, di scambi di opinioni ed accuse a distanza è arrivato l giorno del confronto diretto tra i sindaci dell’Assemblea territoriale idrica ed AcquaEnna sull’annosa questione della legittimità delle partite pregresse. Ad anticipare questo confronto è stato l’incontro che i sindaci hanno avuto con le associazioni a difesa dei consumatori a cui i primi cittadini hanno spiegato cosa si sta facendo per cercare di alleggerire il costo della bolletta idrica.
È stato però chiaro sin dalla vigilia che la partita più importante si giocava sul tavolo che metteva uno di fronte all’altro i sindaci con il gestore privato del servizio idrico. E proprio ad AcquaEnna è stato chiesto il pensiero sulle partite pregresse, una tesi tra l’altro anticipata dalle controdeduzioni scritte che la stessa società aveva trasmesso già qualche settimana fa ribadendo che la richiesta è legittima e da AcquaEnna c’è stata anche un’apertura perchè si è detta disponibile a esonerare i cittadini da questo costo se i sindaci riusciranno a “coprire” il costo attraverso l’accesso ad un fondo perequativo. Qui si è però aperto il confronto vero e proprio perchè si è giunti ad un bivio che parte da un fatto tecnico. L’Ati ha avviato un procedimento amministrativo teso a capire se le partite pregresse sono legittime e per questo i Comuni si faranno carico dei costi per richiedere una qualificata consulenza.
Se l’esito sarà quello della illegittimità l’Ati chiederà la sospensione delle partite pregresse perchè non previste. Se, al contrario, sarà corretta la considerazione di AcquaEnna, ossia che le partite pregresse sono legittime, l’assemblea dei sindaci che costituisce l’Ati si attiverà per cercare di coprire il costo con un fondo perequativo. Questo perchè, è stato spiegato, non si può chiedere un finanziamento pubblico per un costo che sarebbe illegittimo.
Per quanto riguarda il primo incontro con le associazioni consumatori si è trattato di un confronto diretto che ha permesso ad ognuno di esprimere la propria posizione e alle stesse associazioni di esporre le proprie considerazioni sulle tematiche che più affliggono il sistema idrico facendo anche accenno al referendum che ha previsto l’acqua pubblica ma tuttavia non è mai stato applicato. Le associazioni hanno così avuto modo di vedere che l’Assemblea dei sindaci è aperta al dialogo.
Sull’esito finale dell’applicabilità o meno delle partite pregresse a questo punto sarà decisivo il giudizio che i sindaci otterranno dalla consulenza.