Ad Enna il “Piano d’emergenza” c’è? Sulla carta sì, peccato che si attende l’approvazione del Consiglio Comunale

piano emergenzaSette anni dopo il terremoto di L’Aquila un altro evento sismico colpisce l’Italia provocando diverse decine di morti nei centri abitati. Oggi più che mai torna alla ribalta la discussione sulle opere di prevenzione ma anche su quali devono essere i giusti comportamenti da tenere durante le emergenze. Ecco dunque perchè è necessario che ogni comunità abbia un “Piano d’emergenza Comunale” che detta la linea. Ma ad Enna il “Piano” c’è? Sulla carta sì, peccato che si attende l’approvazione del Consiglio Comunale dopo che lo stesso è stato presentato nell’aprile dello scorso anno.
Proprio per la sua importanza il “Piano d’emergenza Comunale” è uno strumento che dovrebbe avere una corsia preferenziale per mettere la comunità così come i soccorritori nelle condizioni di affrontare con certezza eventuali situazioni emergenziali.
Ecco perchè è grave che a distanza di sedici mesi il “Piano” non sia arrivato ancora in aula per l’approvazione. Ad occuparsene, tra l’altro, è stata anche la IV Commissione consiliare che ha ascoltato il Presidente Anpas Sicilia Lorenzo Colaleo che nelle prossime settimane pare possa essere sentito anche dalla I Commissione per illustrare il lavoro fatto nella realizzazione del “Piano d’emergenza Comunale”.
Nel dettaglio si tratta di un modello operativo che prevede, ad esempio, di allestire i campi con le tende a Pergusa, una scelta strategica perchè lontana da ambienti a rischio ma anche perchè consentirebbe ai mezzi di soccorso di raggiungerla facilmente.
All’intero del “Piano”, inoltre, sono state individuate delle aree d’attesa, delle vie d’esodo, delle zone con condizioni limite d’emergenza e delle aree di primo livello, dei luoghi sicuri dove farsi trovare dai soccorritori per poi essere portati a Pergusa.
«In tutta Italia si piangono decine di morti in zone sismiche, ma mi chiedo – dice Lorenzo Colaleo -, le città quando capiranno che bisogna fare prevenzione, controlli periodici a ponti e viadotti e capire se le costruzioni fatte sono costruite a regola d’arte».
A questo punto si spera che anche il Comune di Enna possa essere celere e votare il “Piano” che per essere operativo dovrà essere portato a conoscenza della città.