Catenanuova, in Consiglio due nodi da sciogliere il consuntivo 2015 e il previsionale del 2016

Catenanuova. “Il prossimo consiglio comunale di Catenanuova, potrà essere celebrato entro il 5 di settembre- ha chiarito il presidente del consiglio Prospero Castiglione – per consentire ai consiglieri di prendere visione, sia del consuntivo 2015, punto rinviato già due volte, che il bilancio previsionale del 2016, già pronto e in attesa di verifica e approvazione in consiglio”. Bisogna dire che in consiglio comunale, da qualche mese non c’è comunione d’intenti. Troppe divergenze in una maggioranza che esprime posizioni diverse, convergenti però in buona parte verso la figura del sindaco Biondi, ma in dissenso verso la presidenza consiliare di Prospero Castiglione. Un ruolo importante, che si può definire “ago della bilancia”, lo ha in consiglio, l’attuale minoranza, con Passero, Castelli, Turano, Mazzaglia e nel ruolo di vicepresidente del consiglio, Gaetano Bartolotta, sicuramente in attesa degli eventi e trovare una soluzione alla crisi.
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Specchio dell’attuale malessere in consiglio ed in giunta, le frequenti prese di posizione fra i componenti del consiglio e della stessa giunta, cui non ha certo giovato la mancanza di chiarezza da parte del sindaco Biondi. Il sindaco con provvedimento urgente, qualche mese fa aveva letteralmente azzerato la Giunta, composta da Bua, Castiglione, Guagliardo, Colica, lamentando la non proficua attività della stessa. Qualche giorno dopo la riproposizione degli stessi nomi e le medesime mansioni. Quel segnale di cambiamento nei rapporti, auspicato dal sindaco, non si è verificato ed è chiaro che ora, anche il nodo del bilancio, mette premura al sindaco e al consiglio, che dovrà votare, approvarlo e avviare l’iter amministrativo, altrimenti bloccato. Il consuntivo si dovrà approvare entro il 6 settembre, come da indicazione del commissario ad acta. “Il bilancio di previsione del 2016 – ha spiegato Biondi- vuole essere più tecnico che politico, pensando agli stipendi del personale, all’assistenza alle fasce più deboli, a garantire il piano economico dei rifiuti di 539 mila euro inviariato e soprattutto che non ci saranno aumenti della pressione fiscale. Si doveva fare ad aprile, ma oggi, con l’approvazione, potremo evitare l’arrivo di un commissario per approvarlo, evitando ulteriori aggravi economici”.

Carmelo Di Marco