Dedicata un’intera giornata ai numerosi gaglianesi che vivono lontano da Gagliano

Gagliano. Numerosi i gaglianesi che vivono lontano da Gagliano e che tutti gli anni ritornano in paese per la festa del patrono. A loro è stata dedicata un’intera giornata, con un seminario svoltosi sabato mattina in aula consiliare, dal titolo “Gagliano: ieri, oggi, domani?” e, in serata, con la sagra dei maccheroni, che ha visto nel quartiere Sant’Antonino una numerosa partecipazione di gaglianesi e non. Per l’evento sono stati realizzati 300 chili di maccheroni da tutti i panifici del paese, preparati con ragù dai volontari dell’associazione AmaGagliano e dal circolo degli anziani. Trenta chili sono stati donati alla Caritas parrocchiale. La serata è stata accompagnata dalla musica di Gionata Colaprisca. Al Circolo dei gaglianesi del nord Italia è stato consegnato un quadro dell’artista Giardina.
Circolo gaglianesi nord Italia
Al seminario erano presenti soprattutto i gaglianesi che vivono al nord. Si è fatto il punto della situazione sull’andamento demografico, caratterizzato dal segno negativo. “Gagliano rischia di diventare un paese per anziani” ha detto il presidente del Consiglio, Aldo La Ferrera, commentando i dati, che mostrano un tasso di natalità molto basso rispetto alle mortalità. Da 5 mila abitanti degli anni 1901 e 1961, oggi la popolazione si attesta sui 3750 residenti. “Invertendo questa tendenza – ha aggiunto La Ferrera – si creano le condizioni economiche e sociali per la crescita. Dal 2001 il dato è sempre negativo”. Il presidente del Circolo dei gaglianesi del nord Italia, Michele Fiorenza, ha detto: “Abbiamo sempre dovuto chiedere all’amministrazione, ma da qualche anno otteniamo, finalmente, il giusto riconoscimento dal nostro paese”. Lo storico Carmelino Vasta ha fatto un excursus sul passato di Gagliano, ripercorrendo le tappe più significative, a partire dal 30 luglio 1943, giorno in cui fu abbattuta dai tedeschi la chiesa Madonna delle Grazie, fino al 1992, anno della chiusura della Nuova Intesa. Per il futuro non si intravedono prospettive di successo per questo paese. “Se non si migliorano le infrastrutture non c’è futuro” hanno concluso i relatori unanimi. Molto duro il presidente del Consiglio, il quale ha detto: “Presto convocheremo un Consiglio comunale al quale saranno invitati i comuni vicini, per chiedere risposte sui lavori bloccati sulla Sp 22 Gagliano-Agira”.

Valentina La Ferrera