Nasce l’Associazione agricola “I custodi della Terra” in Aidone, presto sede ad Enna

Carmelo Galati RandoL’immediata attivazione della neonata associazione agricola “I custodi della Terra” di Aidone, presidente Nuccio Lo Monaco, ha sicuramente contribuito, sollevando la problematica circa la paventata chiusura della Condotta agraria di Piazza Armerina, ad una soluzione positiva della questione. L’associazione aidonese sarà parte attiva anche nella costituenda Federazione Italiana Agricoltura, con acronimo F.I.Agri. Quest’ultima nuova realtà, che per volere degli aderenti avrà sede a Enna, diventerà operativa dal prossimo 14 settembre, quando gli associati si incontreranno a Caltanissetta per firmare la sua costituzione. “La F.I. Agri – afferma Carmelo Galati Rando, presidente di Unione Allevatori Sicilia- nasce nell’immediato col contributo più grande dell’Unione Allevatori e per volontà di Comitati spontanei di agricoltori di diversi Comuni con la finalità di raggruppare tante associazioni anche se ognuna rimarrà operativa sul proprio territorio”. Scopo della Federazione, la cui portata sarà a livello nazionale, è quella di creare una realtà più grande con il fine in primis di essere presente ai tavoli tecnici: Comitato di Sorveglianza alla Regione, Comitato di Programmazione del Psr…”.

– Cosa lamentate?-

“Ci sentiamo svenduti perché, negli ultimi anni, ci siamo resi conto che il Governo ha messo in atto processi di aggressione verso i contributi comunitari. Il Governo si inventa delle tasse, vedi l’Imu agricola, per rastrellare indirettamente i contributi per lo sviluppo rurale.

– Dal punto di vista della produttività?-

“Ci siamo resi conto che la Comunità europea fa accordi con i Paesi del Sud Africa. Attraverso lo scambio di prodotti tecnologici, di non si sa bene di quale natura, ha sdoganato tantissimi prodotti agricoli distruggendo di fatto l’economia italiana. Viviamo e affrontiamo quotidianamente la concorrenza competitiva dei Paesi a basso costo del lavoro”.

– Quali le iniziative che saranno intraprese nell’immediato? –

Due, in particolare: la prima per sollecitare un provvedimento urgente da parte del Governo regionale affinchè non ci faccia sottostare alla concorrenza sleale dei prodotti esteri; la seconda è quella inerente i contributi dell’Unione europea che immancabilmente vengono erogati dalla Regione con grande ritardo rispetto ai tempi stabiliti dalla Comunità Europea”.

Angela Rita Palermo