Assoconsumatori-AssoConsum. Sindaco Assoro: “La difficile arte dello scarica barile”

SCARICABARILEUna nuova arte: lo scarica barile. Il sindaco di Assoro Bertini con un articolo del 26 agosto (presso un locale quotidiano) aveva ipotizzato il passaggio di tutto il personale dall’ATO Ennaeuno alla SRR non si capiva sulla base di quale norma di legge. Oggi esordisce, in merito alle contrazioni dei versamenti dai comuni all’ATO, con nuova fantasiosa arte “lo scarica barile” affermando che le contrazioni dei versamenti all’ATO sono effettuate dai consiglieri comunali. L’importo di quanto una collettività comunale deve versare all’ATO viene deliberata dal consiglio comunale sulla base dei servizi richiesti, ma è altrettanto vero che gli schemi di bilancio sono approvati dalle giunte e che i tagli delle richieste dell’ATO sono condivise dalle amministrazioni quasi sempre proponenti e, quindi, dai sindaci. Ma è altrettanto vero che nessun sindaco in questi undici anni di gestione dei rifiuti si è mai alzato in assemblea dei sindaci per dire basta a questo massacro dei cittadini che hanno dovuto e/o dovrebbero pagare le spese scellerate di un carrozzone politico-clientelare che evidentemente stava bene ai primi cittadini. Nessun sindaco ha mai sostenuto il rispetto della legalità in quel settore, anzi sono state avallate spese per consulenze, tanto i soldi erano dei cittadini, per contrapporsi alle giuste sentenze dei giudici del CGA di Palermo che davano ragione ai cittadini. Fra l’altro se qualche sindaco ha cercato di ridurre le spese con ordinanze urgenti e contingibili, affidando il servizio a ditte esterne, è stato isolato. Forse, in ottemperanza ad alcune dichiarazioni di onorevoli regionali, contrari agli ARO, si vuole che tutto permanga fermo e si vada avanti come da un decennio a questa parte nella gestione dei rifiuti e dell’acqua. Il sindaco non serve nelle feste patronali per mettersi la fascia tricolore ma per garantire i cittadini da spese illegittime ed eccessive, dal rispetto delle leggi dello Stato e le migliaia di sentenze favorevoli ai cittadini dimostrano l’inefficienza del loro operato. Le leggi sui rifiuti sono basate su efficienze, efficacia ed economicità e certo in provincia di Enna questi risultati sono lungi dall’essere raggiunti. Sarebbe, forse, eccessivo chiedere ai sindaci un “mea culpa”, ma da questo ad affermare che le colpe sono degli altri ce ne vuole di…. coraggio.

Pippo Bruno

Nota stampa integrale a cura delle Associazioni Assoconsumatori-AssoConsum

news (leggermente) correlata:
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e, tanto per giocare, nota stampa odierna CISL Sicilia:

“Ci sono tutti i presupposti perché la Sicilia resti dov’è: indietro di anni-luce rispetto ai Paesi europei più avanzati”. Così la Cisl regionale con riferimento a quanto affermato oggi dall’assessore all’Energia della Regione, Vania Contrafatto, in tema di politica dei rifiuti. “L’esponente del governo – commenta Mimmo Milazzo, segretario della Cisl Sicilia – fa sapere che l’esecutivo conta di approvare il piano regionale che avrebbe dovuto essere presentato a Roma entro il 31 agosto, tra ottobre e novembre. Ma il “contiamo di approvarlo” non è neppure un impegno”, osserva la Cisl. Semmai, “ha tutta l’aria di essere un’esternazione per prendere altro tempo e rimandare ancora in avanti la soluzione del problema”. Esattamente quattro anni fa, a ottobre 2012, Crocetta veniva eletto presidente della Regione, ricorda il sindacato. Quattro anni dopo, in materia di rifiuti, la Sicilia resta ancorata alla preistoria delle discariche e il governo sta ancora “provvedendo – come dice – a individuare sei o otto siti” in cui edificare gli inceneritori, per la quota di scarti che non può essere differenziata e riciclata. “In Europa – rileva la Cisl – sono già 300 gli impianti di termovalorizzazione attivi dai quali svariati Paesi ricavano energia”. E per restare a un Paese Ue che ha più o meno la stessa popolazione della Sicilia, 5,5 milioni di abitanti, la Danimarca, “lì l’ultima discarica – sottolinea Milazzo – è stata chiusa negli anni Settanta, sono già in attività una trentina di termovalorizzatori e altri dieci sono in avanzato stato di costruzione. L’anno prossimo ne sarà persino inaugurato uno capace, bruciando rifiuti organici, di riscaldare 160 mila abitazioni e fornire energia elettrica a 62 mila utenze”. Inoltre, la collina artificiale sovrastante l’impianto ospiterà uno dei più grandi centri sportivi della capitale danese. “Ci auguriamo – chiosa quindi la Cisl – che il governo della Regione esca dal limbo indifferenziato in cui si è cacciato, e tragga ispirazione da quella esperienza e da quella lezione di civiltà”.