Protestano i precari dipendenti della ex Provincia Regionale di Enna sul cornicione, ma all’Ars non sono in ferie! Solidarietà da ex Presidente provincia Galvagno

enna protesta precari provincia 6sett2016Enna. La protesta dei precari dipendenti della ex Provincia Regionale di Enna è sfociato nella mattina con alcuni di loro sul cornicione del palazzo dove vi sono alcuni uffici della provincia (di fronte l’ex Banco di Sicilia) nella centralissima via Roma, accanto la scuola Pascoli. La zona è stata transennata, sul posto personale della Questura, con a capo il dott.Gabriele Presti, Vigili Urbani e Vigili del Fuoco. Sono 204 i dipendenti dell’ex provincia di Enna, di questi 104 sono precari.

Di seguito (già da noi pubblicata giorni addietro) della lettera-petizione dei dipendenti della ex Provincia Regionale di Enna per richiedere alle autorità regionali in indirizzo di uscire dallo stato di immobilismo e di confusione che sta paralizzando l’attività delle ex Province Regionali siciliane ora denominate – solo nominalmente – Liberi Consorzi Comunali senza soldi per cui tutti i dipendenti, specialmente, quelli di ruolo organico a tempo indeterminato, rischiano, paradossalmente, di rimanere senza stipendio a causa dei mancati trasferimenti regionali senza i quali non si possono piu’ assicurare nemmeno i servizi essenziali. Altrettanto grave è l’incidenza del prelievo forzoso dello Stato ai danni della Provincia Regionale di Enna. Per questo i dipendenti di ruolo organico intendono responsabilizzare anche il Governo nazionale. I dipendenti di ruolo organico chiedono che venga garantito loro, con certezza di continuità, il diritto costituzionale alla retribuzione dal momento che da diverso tempo percepiscono solo gli emolumenti minimi senza altre indennità e buoni-pasto. Di fronte al pericoloso perdurare di questo stato di totale non governo del processo di riforma delle ex Province regionali siciliane con l’imminente blocco di tutti i servizi erogati dalle province (scuole in primis, strade, assistenza e solidarietà sociale, territorio, etc. etc.) si assiste, invece, ad una polverizzazione e discontinuità della spesa pubblica regionale che rischia di rendere inutile lo sforzo del governo nazionale nell’assegnazione dei famosi 500 milioni di cui all’art. 11 del DL. n. 113/2016 destinati, prioritariamente, al pagamento delle competenze fisse del personale dipendente regionale e, quindi, anche di quello delle province. I dipendenti della Provincia Regionale di Enna con la lettera-petizione chiedono anche di concludere, così come è avvenuto nel resto d’Italia, l’ordinato processo di riforma dei Liberi Consorzi comunali che per il continuo commissariamento stanno avendo un progressivo deterioramento del ruolo, del prestigio e della presenza dell’Ente nel territorio.
enna dipendenti provincia 1sett2016 aenna dipendenti provincia 1sett2016 b

“La situazione dell’ex Provincia è drammatica, non c’è futuro, non sappiamo come muoverci perché non siamo nelle condizioni di poter utilizzare un euro. Non è che non ci sono i soldi per i precari, non ci sono i soldi per il personale, per le scuole, per i disabili, per le strade provinciali. Qui è tutto fermo. Stato e Regione si sono accaniti sugli Enti Locali e li stanno uccidendo giorno dopo giorno”. A dichiararlo è il direttore di Ragioneria dell’ex Provincia, il dottor Gioacchino Guarrera, che ogni giorno, nell’espletamento del suo compito si trova davanti una montagna di difficoltà che non si possono superare perché davanti ti trovi un ostacolo che non sei nelle condizioni di poter superare. Ieri mattina tutti gli istituti superiori hanno aperto i battenti perché i presidi hanno organizzato l’assemblea dei docenti per discutere dell’apertura della scuola, prevista per la prossima settimana, ma anche per discutere della situazione economica di ogni singolo istituti che si trova senza liquidità, ma anche con parecchi debiti perché da gennaio ad oggi hanno dovuto affrontare le spese necessarie per gestire tutte le spese dell’istituto senza avere le rimesse da parte dell’ex Provincia. In queste condizioni disastrose, difficile che qualche scuola possa aprire con una certa tranquillità e si spera che nel corso della settimana l’assessore regionale, Luisa Lantieri, possa fare il miracolo di rimettere qualche migliaio di euro alle Province che dovrebbero dirottarlo alle scuole, che, in questo momento, si trovano sicuramente in grande ambasce, ma è chiaro che tutto dipendente dalla disponibilità dell’aula di consentire la distribuzione dei fondi a disposizione che sono circa 20 milioni di euro . “Qui non si muove nessuno con la necessaria energia per ottenere qualcosa – evidenzia Gioacchino Guarrera – i nostri politici dovrebbero fare il diavolo a quattro sapendo che questo Libero Consorzio, continuando di questo passo, finirà nel disastro più completo. Sono ormai quasi tre anni che viviamo una vita difficile, cercare di riprendere il tutto, per tornare alla normalità sarà veramente difficile”.

Riceviamo e pubblichiamo:
Protesta dipendenti ex Provincia di Enna. Elio Galvagno (già Presidente provincia di Enna, attuale Sindaco di Cenutripe:
“Gesto che testimonia l’esasperazione per una situazione non più sostenibile”.
“Esprimo la mia piena e totale solidarietà ai dipendenti della ex Provincia di Enna e mi rechero’ domattina presto ad Enna perché questa solidarietà sia tangibile e perché la condizione di incertezza che vivono queste persone richiede risposte forti ed urgenti”. Così Elio Galvagno, Sindaco di Centuripe, in merito alla protesta dei dipendenti della ex Provincia, che sono in questo momento sul tetto di Palazzo Varisano in segno di protesta.
“Chiedo a tutti i sindaci del territorio di testimoniare la massima solidarietà e di fare sentire una voce univoca e corale su una situazione che ho denunciato più volte e che rischia di precipitare anche a causa delle gravi responsabilità del Governo regionale. Ho già sensibilizzato il Presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando, che domani interverrà con una nota ufficiale e mi farò carico di concertare al più presto un’iniziativa istituzionale per avere finalmente risposte dal Governo e dal Parlamento siciliano.
È necessario che l’Assemblea Regionale Siciliana esamini ed approvi il DDL 1214/A in giorno stesso della ripresa dei lavori d’aula, emendandolo con l’inserimento di una somma aggiuntiva che preveda un fondo vincolato per la prosecuzione dei contratti dei precari.
Occorre altresì aprire subito un confronto con il Governo Nazionale in quanto non è possibile che le Province siciliane paghino penalità per il mancato recepimento della legge Del Rio; penalità che vanno invece poste a carico della Regione inadempiente.
È mortificante – conclude il Sindaco di Centuripe – che una riforma annunciata, rinviata più volte e mai attuata metta in ginocchio così un Ente fondamentale per i nostri territori”.