DG Asp Enna: “viene adeguata la qualità differenziando l’offerta” con la nuova rete ospedaliera

Lanza Fidelio CassaraEnna. Con la nuova rete ospedaliera «viene adeguata la qualità differenziando l’offerta». Viene spiegato così, dal direttore generale dell’Asp, Giovanna Fidelio, il nuovo “format” degli ospedali ennesi che mette insieme Enna, Piazza Armerina e Leonforte mentre Nicosia resta quale sede disagiata.
La nuova visione ospedaliera ha già creato tumulti ma il manager della sanità ennese tranquillizza i cittadini perchè «restano i servizi, ma vengono potenziati e distribuiti tra Enna, Leonforte e Piazza Armerina». Una differenziazione dell’offerta, dunque, resa obbligatoria adeguandosi al decreto ministeriale che prevede un bacino compreso tra 150 mila e 300 mila abitanti con un numero di accessi annui superiore ai 45 mila.

La nuova rete prevede un pronto soccorso – in questo caso ad Enna e Nicosia – e dei presidi – Piazza Armerina e Leonforte – con la specializzazione di altre offerte razionalizzando l’uso delle risorse.

Il Piano presentato dall’assessore regionale Gucciardi fa ritornare la mente esattamente ad un anno fa quando l’Asp di Enna, si ricorderà, propose un Atto aziendale che rispondeva esattamente a quanto annunciato dall’assessore alla Sanità.

Lo scopo è quello di diminuire i ricoveri e potenziare l’offerta in tutto il territorio togliendo le strutture “doppioni”; in quelle periferiche verranno così garantite le attività di base per interventi meno complessi.

La manager Fidelio ed il direttore sanitario Emanuele Cassarà sono sicuri su un altro aspetto: «Sicuramente l’assistenza sarà garantita in maniera uniforme a tutti i cittadini» ma entrambi sono certi anche di un’altra esigenza che è più “logistica”: «Bisogna adesso rendersi conto della viabilità del territorio, motivo per il quale va rivista la dislocazione dei punti del 118 e delle ambulanze medicalizzate in vista della nuova riforma». Probabile, quindi, che vengano riviste le postazioni del 118 così come quelle delle ambulanze medicalizzate che, in atto, sono ad Enna, Troina, Regalbuto e Pietraperzia.

La prossima settimana, intanto, a Palermo verranno definite le “branche” da dividere tra gli ospedali e tra i prossimi passi c’è la definizione della rete assistenziale e la modifica delle piante organiche in virtù delle nuove disposizioni mentre nelle strutture già certe di rimanere si prevede di procedere con celerità alle assunzioni secondo i criteri già stabiliti.