Enna. Brucia ancora la sconfitta elettorale alle comunali: PD –pur di buttare alle ortiche Sindaco Dipietro- boccerebbe bilancio. Replica PD

Enna. Brucia ancora la sconfitta elettorale alle comunali: PD –pur di buttare alle ortiche Sindaco Dipietro- boccerebbe bilancio
Con il no al bilancio, tra molte altre cose “salterebbero fondi a Patrona, Settimana Santa, Settimana Federiciana, edilizia scolastica”

enna_democratica e pdEnna. Sta facendo clamore in queste ore l’indiscrezione politica secondo cui il Partito Democratico Ennese sarebbe propenso a bocciare il Bilancio di previsione del Comune se solo questa strada fosse in grado di portare alla caduta del Sindaco ivi compresa quella del Consiglio Comunale. Un escamotage di vecchia politica dettato, secondo alcuni malpancisti, più dall’astio personale di qualche forte personaggio democratico (n.d.r.: Crisafulli+Garofalo), che di una vera e propria logica politico-gestionale-amministrativa.

A tal proposito abbiamo raccolto il pensiero del Sindaco di Enna Maurizio Dipietro il suo pensiero e si è detto perplesso rispetto a questa probabilità.

Il perchè è presto detto. Secondo l’interpretazione della nuova normativa vi sarebbe una doppia chiave di lettura rispetto agli esiti. Una “schiera” sostiene che decadrebbe solo il Consiglio, secondo un’altra anche il Sindaco.

Ecco cosa pensa Dipietro:

“Mi sento di escludere questa eventualità, i consiglieri del Partito Democratico ed il loro alleati non mi sembrano burattini nelle mani di qualcuno, sanno di avere avuto dalla cittadinanza un mandato preciso che è quello di governare attraverso il Consiglio Comunale. Un mandato chiaro che la cittadinanza ha anche dato a chi ha vinto le elezioni a sindaco, un mandato di cambiamento, di rinnovamento politico nei metodi e nelle azioni e non riesco a immaginare un atto di arroganza politica da parte dei consiglieri comunali che bocciando il bilancio mortificherebbero le scelte dei cittadini fatte appena un anno e mezzo fa”.

Cosa significa bocciare il bilancio?
“Il Bilancio è di competenza del Consiglio Comunale, l’amministrazione ha l’onere della proposta e l’ha fatto. Se il Consiglio comunale ritiene che è migliorabile, lo faccia. Per questo sono stati eletti. Una bocciatura che mandi tutti a casa assomiglierebbe a quei suicidi collettivi di quelle sette fanatiche e non immagino, ad esempio, la consigliera Marino o il consigliere Cappa nelle vesti dei sacerdoti che inducono tutti al suicidio collettivo”.

Tale “suicidio” varrebbe per tutti?
“Non voglio fare l’avvocato in questa vicenda, semmai dovesse però accadere questo atto di tale irresponsabilità collettiva, valuterei il da farsi però mi risulta che anche tra le sette fanatiche, di cui ho parlato, in passato qualcuno è sopravvissuto.
Se il bilancio proposto, che è un bilancio che va incontro ai problemi della città, non dovesse andare bene, loro hanno il dovere di farne uno migliore. Per questo sono stati eletti. In passato ho fatto parte di maggioranze consiliari che erano all’opposizione al governo cittadino, penso alla sindacatura Ardica, e ricordo che quando la proposta amministrativa non ci sembrava adeguata ai bisogni della città ci sbracciavamo e modificavamo il bilancio adeguandolo ai bisogni”.

E se la tesi della bocciatura fosse vera?
“Se così fosse, ma come detto mi pare improbabile, vuol dire che quel gruppo consiliare è ancora a difesa degli interessi forti; che la riforma del sistema dei rifiuti ha danneggiato qualcuno, magari quel qualcuno che ha creato l’Ato Ennaeuno ed alimentato per più di un decennio caricandolo per milioni di euro di debiti e che oggi si manifesta nelle strade cittadine con cumuli di rifiuti che sono di esclusiva responsabilità di quella classe dirigente appartenente oggi al Pd”.

Se sarà bocciato quali saranno gli scenari?
“Davvero difficili, ci sarà una battuta d’arresto forse decisiva nell’azione di riforma del sistema dei rifiuti per il quale oggi sono stato a Palermo e sollecitato, ricevendone garanzie, l’approvazione del Piano di intervento, del Piano d’Ambito e il completamento delle procedure che consentiranno alla città di avere un servizio efficiente e ai lavoratori di uscire dal limbo in cui la malapolitica degli ultimi anni li ha relegati”. Ma, ha aggiunto Dipietro, “farebbe perdere opportunità alla nostra collettività, investimenti per 800 mila euro per l’edilizia scolastica i cui tempi già stretti ed il rinvio del consiglio dal 7 al 16 settembre non hanno di certo giovato; si perderebbe l’opportunità di partecipare ad una serie di finanziamenti comunitari perchè abbiamo previsto 100 mila euro; si arrecherebbe un gravissimo danno a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di manifestazione nel 2016 e penso alla Festa Patronale, alla Settimana Santa, alla Settimana Federiciana, perchè in assenza di bilancio non sarebbe possibile onorare gli impegni che l’amministrazione intende onorare; si danneggerebbe il commercio e tutte le iniziative come “Artigianando” o quelle del bilancio partecipato pure condiviso dai consiglieri del Pd; si correrebbe poi il gravissimo rischio nel non prevedere interventi a favore dei beni monumentali alcuni dei quali in precarie condizioni, quali le Benedettine. Troverei poi particolarmente irresponsabile che l’azzeramento degli organi comunali escludesse Enna dalle elezioni del Libero Consorzio anche per rispetto ai lavoratori di ruolo e dei precari che oggi hanno bisogno che la politica affronti e risolva i problemi. In una sola parola si danneggerebbe l’economia locale in maniera incondizionata ed è la ragione per cui mi sento di escludere non solo la bocciatura, conoscendo la responsabilità dei consiglieri di opposizione, ma anche il solo rinvio di pochi giorni che potrebbe essere decisivo nella realizzazione dei progetti, primo tra tutti come detto quello dell’edilizia scolastica che va in direzione della salvaguardia della sicurezza di chi frequenta le scuole”.

Dipietro ha così concluso: “Sono quindi certo che i lavori svolti da molte settimane, in particolar modo dalla Seconda Commissione presieduta da Stefano Rizzo, porteranno i consiglieri di opposizione ad approvare il bilancio presentato dall’amministrazione o a emendarlo nel modo che riterranno opportuno garantendo però alla città uno strumento finanziario in assenza del quale non sarà possibile dare alcuna risposta alle istanze dei cittadini”.

L’esponente dell’area Renzi del Pd, Angelo Argento, subito dopo aver appreso la notizia ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Se questa decisione dovesse essere confermata, ma spero non sia così e richiamo ad un atto di responsabilità e ulteriore riflessione, bocciare l’amministrazione sul bilancio è politicamente grave perché danneggerebbe la città che senza lo strumento finanziario pagherebbe caro. Credo che sarebbe una decisione frutto della sconfitta elettorale e come tale assunta sulla via dell’emozione e della vendetta. C’è una parte del partito che non si rassegna a cambiare verso, può essere legittimo, ma non lo paghi il cittadino. Se si ha la forza si presenti la sfiducia nei termini della legge ma, ripeto, non sul bilancio perché sarebbe un atto gravissimo contro i cittadini ennesi”.


In riferimento alle dichiarazioni del sindaco apparse su vivienna il 15/9/2016, i consiglieri del pd precisano: abbiamo chiaro di avere ricevuto dalla città un preciso mandato, quello di essere fino in fondo classe dirigente seria e responsabile che governa i processi e non li subisce. Questo lo abbiamo chiaro da anni, tant’è che siamo un partito organizzato e forte e non una aggregazione temporanea come quella che da forza alla giunta dipietro. Abbiamo altrettanto chiaro che gli ennesi hanno scelto Dipietro per governare la città e siamo stati talmente rispettosi della volontà degli ennesi e di questo sindaco che per 15 mesi siamo stati, riconosciuto anche dall’amministrazione e dai consiglieri che la sostengono, opposizione costruttiva e responsabile, che ha consentito di far “correre questa amministrazione verso il cambiamento”. Quindi faccia a meno Dipietro di tenere atteggiamenti da filosofo etico che vuole scaricare al consiglio comunale responsabilità che sono solo sue, della sua totale disattenzione dei problemi della città, del suo menefreghismo e della sua acclarata incapacità.
Il cambiamento della città che Dipietro voleva lo abbiamo visto e lo stiamo vedendo, purtroppo, ogni giorno. . . in peggio però.
La città è sporca con una differenziata fallimentare e cumuli di rifiuti ovunque;
I ratti e i topi gironzolano indisturbati anche durante il giorno, anche nei parchi giochi frequentati dai bambini;
Una città più depressa per la sofferenza degli esercizi commerciali;
più sola con pezzi di storia istituzionale che si perdono; più isolata con strade ormai impraticabili;
più debole nel contesto regionale perché una città senza un’autorevole rappresentanza politica;
assolutamente assente nella politica provinciale con ripetuta latitanza nelle assemblee dei sindaci all’Ato rifiuti e allo stop dato all’Ato idrico del quale ha la presidenza.
Dove sono andati a finire le promesse e i buoni propositi annunciati in campagna elettorale?
Il pd insieme alla gran parte dei cittadini registra questo e solo questo. Altro che critico perché brucia la sconfitta. È critico perché vede come l’amministrazione dipietro ha ridotto la città. Provi per una volta Dipietro a non fare sfoggio di demagogia con noi per provare a prendere in giro la gente. Il bilancio che vuole fare votare al consiglio presenta forti criticità che mettono a dura prova perfino un confronto con la corte dei conti. Criticità sollevate oltre che dal pd anche da un componente del collegio di revisione. Criticità che ad oggi, nonostante il senso di responsabilità e la disponibilità del pd, il sindaco e la giunta non hanno neanche provato a superare. In queste condizioni il pd ha il sacrosanto diritto di riflettere su una manovra finanziaria che penalizza la città e di intraprendere la strada che riterrà più opportuna, arrivando perfino alla bocciatura se dovesse essere necessario. E vorremmo ricordare all’avv. Dipietro, che fa terrorismo mediatico, che un’eventuale bocciatura non creerebbe il disastro da lui prefigurato, con finanziamenti e opportunità persi. Fino a prova contraria in uno stato di diritto vige la continuità amministrativa, pertanto, in assenza di consiglio il bilancio verrebbe approvato da un commissario regionale garantendo i creditori del comune. Vorremmo pertanto dire all’avv. Dipietro di stare sereno che il gruppo del pd saprà, insieme alla comunità che lo ha eletto, scegliere il meglio per Enna.

All’avv. Argento, che ha perso l’ ulteriore occasione di stare dalla parte del suo partito e non contro, suggeriamo invece, se ritiene il bilancio della giunta dipietro strumento di bontà insindacabile, senza neanche averlo visto, di dare indicazione di voto ai consiglieri che in sala euno fanno a lui riferimento. Gli altri, il bilancio lo sanno leggere da soli ed essere conseguenti.

Gruppo consiliare Pd